Legislatura 15 Atto di Sindacato Ispettivo n° 4-02999

Atto n. 4-02999

Pubblicato il 7 novembre 2007
Seduta n. 244

DIVINA , DAVICO - Al Ministro della difesa. -

Premesso che:

la Scuola Allievi “Cernaia” di Torino è la sede dal 1864 del più antico Istituto di formazione dell'Arma dei Carabinieri che a breve potrebbe essere chiusa. Inizialmente, nel 1822, la sede della Scuola era il Mastio della Cittadella; la “Cernaia”, assieme al complesso della Scuola di Applicazione ed Istituto di Studi Militari dell’Esercito, mantengono viva e vitale la tradizione che evidenzia Torino come luogo di formazione per coloro che intendono intraprendere e proseguire la professione che li vede protagonisti nella tutela e nella protezione della collettività. Un retaggio didattico, sia tecnico-scientifico che giuridico, nato il 1° gennaio 1678, con la creazione della Regia Accademia di Artiglieria e Genio, primo istituto militare al mondo, precedendo l'Accademia militare di artiglieria Mikhajlovsk (1717) con sede a San Pietroburgo;

l’ultimo corso accademico, svoltosi presso la Caserma “Cernaia” tra gennaio e giugno 2007, ha formato 604 allievi su circa 2.500 a livello nazionale. Allievi che, durante le ore di libera uscita, interagiscono con il tessuto civile della città di Torino;

infatti, la cittadinanza torinese, che sino a pochi anni fa poteva contare anche sugli allievi ufficiali della Scuola di applicazione, poiché veniva loro consegnato uno specifico porto d’arma per Ufficiali in s.p.e. (servizio permanente effettivo), oggi, senza nemmeno più gli allievi carabinieri che, anche loro si muoverebbero nelle ore di libera uscita, si ritroverà depauperata di una importante e significativa presenza, non solo in termini di sicurezza, ma anche di immagine;

la chiusura della Scuola, che non si deve mai dimenticare essere stata la sede operativa del gen. Dalla Chiesa, potrebbe essere interpretata come un segnale non positivo da parte della pubblica opinione, oggi non solo a Torino, particolarmente sensibile dalle problematiche della criminalità e del terrorismo;

si fa rilevare che l’allievo che si forma presso la Scuola della “Cernaia”, oltre ad essere fonte di sicurezza e di orgoglio della città di Torino, può usufruire di mezzi che gli permettono di raggiungere rapidamente, e senza difficoltà, stazione ferroviaria ed aeroporto; infatti la stazione di Porta Susa, che diventerà la stazione ferroviaria principale, dista poche centinaia di metri (una situazione logistica non certo paragonabile a quella di altre ubicazioni, come Iglesias); difficoltà che non contribuirebbe certo ad incrementare il rendimento che è la base nella formazione degli allievi;

la situazione di gravi ristrettezze finanziarie dell’Amministrazione della difesa deve indurre ad essere molto attenti sugli investimenti. La chiusura della Scuola “Cernaia” per la sua trasformazione in un centro di comando, ovvero lo spostamento dell’attuale sede di Piazza Carlina posta a fianco di Palazzo Gramsci, richiederà un cospicuo investimento che, a fronte delle oggettive difficoltà dei Carabinieri già solo per riparare le auto-pattuglie o per far loro il pieno, è assolutamente inaccettabile. Infatti, sarà necessario modificarne l’attuale complesso organizzativo, realizzando nuove reti e cablature: operazioni che, effettuate su strutture di moderna concezione, sono di facile realizzo e, quindi, di costi “normali”, ma che effettuate su strutture storiche non possono che risultare più complicate ed onerose, con il ragionevole rischio di un “depauperamento vandalico” che non può che offendere la storia e l’anima della città di Torino,

gli interroganti chiedono di sapere quali siano le valutazioni e gli intendimenti del Ministro in indirizzo in merito alle problematiche sopra menzionate e se non si ritenga di mantenere, in attività la Scuola Allievi Carabinieri Cernaia.