Legislatura 15ª - Relazione N. 1817-A (ALLEGATO 1)
Azioni disponibili
SENATO DELLA REPUBBLICA
———– XV LEGISLATURA ———–
Nn. 1817 e 1818-A
ALLEGATO 1
RELAZIONE DELLA 5ª COMMISSIONE PERMANENTE
(PROGRAMMAZIONE ECONOMICA, BILANCIO)
SUI
DISEGNI DI LEGGE
Disposizioni per la formazione del bilancio annuale e pluriennale dello Stato (legge finanziaria 2008) (n. 1817)
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Bilancio di previsione dello Stato per l’anno finanziario 2008
e bilancio pluriennale per il triennio 2008-2010 (n. 1818)
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ALLEGATO 1
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RAPPORTI DELLE COMMISSIONI PERMANENTI
RAPPORTI DELLA 1ª COMMISSIONE PERMANENTE
(AFFARI COSTITUZIONALI, AFFARI DELLA PRESIDENZA DEL CONSIGLIO E DELL’INTERNO, ORDINAMENTO GENERALE DELLO STATO E DELLA PUBBLICA AMMINISTRAZIONE)
sullo stato di previsione
del Ministero dell’economia e delle finanze
(1818 - Tabella 2)
(limitatamente a quanto di competenza)
e sulle parti corrispondenti del disegno di legge n. 1817
(Estensore Vitali)
La Commissione, esaminato lo stato di previsione del Ministero dell’economia e delle finanze, per le parti di competenza (relative alla Presidenza del Consiglio dei ministri), e le parti corrispondenti del disegno di legge finanziaria,
dà atto al Governo di aver provveduto a riclassificare e rendere leggibili il bilancio dello Stato e la legge finanziaria annuale suddividendoli in 34 missioni e circa 170 programmi, il che consente di valutare l’efficacia della spesa rispetto ai servizi resi alla cittadinanza e non in riferimento alle amministrazioni che li erogano;
valuta positivamente che il disegno di legge finanziaria per il 2008 recepisca l’Accordo siglato tra il Governo, i Comuni e le Province il 27 settembre scorso sul Patto di stabilità interno superando così il conflitto tra livelli istituzionali che si era determinato nei mesi precedenti;
esprime apprezzamento per le norme, contenute nel disegno di legge finanziaria, volte alla razionalizzazione e all’innovazione nella pubblica amministrazione, poiché il settore pubblico è fondamentale per raggiungere gli obiettivi della crescita, dell’equità e del risanamento posti alla base della manovra finanziaria, e auspica che vengano individuati ulteriori criteri per razionalizzare l’azione del Governo e delle Amministrazioni centrali;
ritiene di grande importanza gli articoli volti a ridurre i costi impropri della politica, i loro effetti perversi sulle istituzioni e a contrastare il cattivo utilizzo delle risorse pubbliche nei vari comparti della pubblica amministrazione;
in riferimento a quest’ultimo tema esprime un giudizio positivo sull’articolo 8 del disegno di legge finanziaria, relativo al congelamento delle indennità dei parlamentari, sull’articolo 9 che riduce i compensi ai Commissari straordinari di Governo, sull’articolo 15 per la soppressione o l’accorpamento di enti in caso di duplicazione di funzioni, sul comma 2 dell’articolo 36 che prevede una riduzione del 10 per cento del fondo rimborsi elettorali ai partiti, sull’articolo 76 che prevede il contenimento dei costi di funzionamento delle amministrazioni pubbliche anche attraverso la diffusione dell’innovazione tecnologica, sull’articolo 81 relativo al contenimento degli uffici di diretta collaborazione, sull’articolo 82 che prevede la soppressione e razionalizzazione degli enti pubblici statali, sull’articolo 85 concernente la riduzione dei componenti degli organi societari delle società in mano pubblica, sull’articolo 86 che si riferisce agli arbitrati, sull’articolo 87 relativo ai limiti per la costituzione e la partecipazione in società delle amministrazioni pubbliche, sull’articolo 91 che stabilisce limiti alle retribuzioni dei dipendenti delle pubbliche amministrazioni, sull’articolo 92 relativo al contenimento degli incarichi, del lavoro flessibile e straordinario;
tale giudizio positivo implica altresì l’auspicio che tali norme possano essere ulteriormente migliorate nell’esame parlamentare della finanziaria;
pertanto la Commissione si pronuncia in senso positivo con le seguenti osservazioni:
1. la riduzione dell’ICI tramite ulteriori detrazioni (articolo 2) deve avvenire garantendo i Comuni della piena compensazione del mancato gettito, in modo che la manovra sia a saldo zero per i loro bilanci;
2. va introdotta in finanziaria una norma che premi gli investimenti dei Comuni e delle Province e il corretto utilizzo delle risorse disponibili in bilancio;
3. la ridefinizione dei criteri per la classificazione dei Comuni montani (articolo 13) nel rispetto delle prerogative costituzionali delle Regioni, e la riduzione dei componenti degli organi assembleari ed esecutivi delle comunità montane, va effettuata nel contesto della discussione sulla nuova Carta delle Autonomie locali che attua il Titolo V della Costituzione e comunque in piena sintonia con i suoi indirizzi di fondo;
4. la ridefinizione della rappresentanza nei consigli circoscrizionali, comunali e provinciali (articolo 14) va effettuata nel contesto della discussione sulla nuova Carta delle Autonomie locali, anche con riferimento alle loro funzioni, e comunque in sintonia con i suoi indirizzi di fondo, tenendo conto della preoccupazione emersa nella discussione circa le conseguenze non positive che potrebbe avere una forte riduzione del numero dei componenti le assemblee elettive;
5. va valutata la possibilità di ridefinire i criteri e la composizione degli organi di certificazione contabile degli enti locali e del complesso della pubblica amministrazione;
6. la riduzione dei contributi all’editoria (articolo 38) non deve tradursi in una penalizzazione per le testate giornalistiche cooperative, autogestite o che, per la loro specificità, sono penalizzate nella raccolta di fondi attraverso la pubblicità;
7. la soppressione degli enti (articolo 82) non deve riguardare quelli a carattere scientifico;
8. i costi complessivi del Senato della Repubblica e della Camera dei deputati debbono essere ridotti rispetto agli esercizi precedenti;
9. la legge finanziaria deve contenere una norma per la massima semplificazione delle diverse forme associative tra gli enti locali affermando il principio che un Comune può fare parte di un’unica associazione mentre tutte le altre vanno superate riattribuendo di conseguenza le funzioni svolte;
10. vanno inserite in finanziaria l’accorpamento, la razionalizzazione o la soppressione di tutti gli uffici periferici dello Stato per assegnare le relative funzioni al sistema delle autonomie territoriali sulla base dei principi di sussidiarietà, differenziazione e adeguatezza, contenuti nell’articolo 118 della Costituzione;
11. va affidato al Ministro per le riforme e le innovazioni nella pubblica amministrazione, di concerto con il Ministro dell’economia e delle finanze, il compito di effettuare una ricognizione di tutti gli enti, agenzie e organismi comunque denominati dipendenti dalla pubblica amministrazione, obbligandoli a motivare efficacemente le ragioni della propria esistenza, con la loro soppressione automatica se tale motivazione non dovesse più corrispondere alle finalità del settore pubblico, valutando altresì la possibilità di introdurre procedure di zero base budgeting;
12. va introdotto il concerto con il Ministro per le riforme e le innovazioni nella pubblica amministrazione all’articolo 50, commi 3, 6, 9 e 16; all’articolo 52, comma 2; all’articolo 77, comma 4, lettera d).
sullo stato di previsione
del Ministero dell’interno
(1818 - Tabella 8)
e sulle parti corrispondenti del disegno di legge n. 1817
(Estensore Sinisi)
La Commissione, esaminati lo stato di previsione del Ministero dell’interno e le corrispondenti disposizioni della legge finanziaria, osserva:
che le previsioni e le corrispondenti disposizioni in esame non contengono interventi in conto capitale per investimenti anche di natura infrastrutturale nel settore della sicurezza pubblica, assolutamente indispensabili, che si stimano nella misura di 120 milioni di euro;
che è altresì indispensabile avviare un programma di ammodernamento tecnologico e formativo delle forze di polizia, da perseguire attraverso specifiche dotazioni finanziarie, ovvero attraverso il rifinanziamento delle leggi sul potenziamento delle Forze di polizia, con specifico riguardo al rafforzamento dell’azione di contrasto del crimine organizzato;
che analoghe esigenze infrastrutturali e di potenziamento sussistono per i Vigili del fuoco;
che sono necessari incentivi per la mobilità del personale che accompagnino gli interventi indispensabili per la riorganizzazione e per il più razionale impiego nel territorio delle Forze di polizia;
che sono, inoltre, auspicabili disposizioni per l’immissione in servizio, soprattutto a tempo indeterminato, di personale dei Vigili del fuoco, per fronteggiare le emergenze connesse alla natura dell’attività svolta e migliorarne la efficienza, nonché di una aliquota di almeno 650 unità di personale della Polizia di Stato, anche a tempo determinato, per le particolari esigenze di funzionalità dei servizi;
che è necessario mantenere l’attuale sistema di pagamento degli stipendi del personale della Polizia di Stato, analogamente a quanto previsto per le Forze armate, compresa l’Arma dei carabinieri, grazie alla deroga di cui all’articolo 1, commi 446 e 447, della legge finanziaria per il 2007;
che è necessario aumentare la dotazione del Fondo unico di amministrazione (FUA) di almeno 4 milioni di euro al fine di mantenere costante il livello di finanziamento di progetti volti all’incremento della produttività e della qualità dei servizi per il personale civile dell’Amministrazione dell’interno;
che è necessario, infine, assegnare al Ministero dell’interno per il 2008, onde evitare disfunzioni nel servizio nel corso dell’esercizio finanziario, risorse non inferiori al bilancio assestato 2007, al netto dei trasferimenti di finanza locale.
Tutto ciò osservato e premesso,
si pronuncia in senso favorevole, per quanto di propria competenza, sui disegni di legge in esame.
RAPPORTO DELLA 2ª COMMISSIONE PERMANENTE
(GIUSTIZIA)
sullo stato di previsione
del Ministero della giustizia
(1818 - Tabella 5)
e sulle parti corrispondenti del disegno di legge n. 1817
(Estensore Ria)
La Commissione giustizia, esaminato lo stato di previsione del Ministero della giustizia per l’anno finanziario 2008; rilevato in particolare che, pur in presenza di un quadro economico complessivo che impone a tutte le Amministrazioni centrali un generale contenimento della spesa, le risorse assegnate al Ministero in rapporto alle spese finali dello Stato si assestano sull’1,49 per cento (al netto dell’inflazione), sostanzialmente in linea con la spesa registrata nei quattro anni precedenti; rilevato, inoltre, che il programma a cui si riferisce la riduzione di risorse più significativa è quello relativo della giustizia civile e penale con una riduzione di oltre 145 milioni di euro, relativa alle tre voci (funzionamento, interventi ed oneri comuni) riguardanti la parte corrente, dal momento che la spesa per investimenti riceve un sia pur lievissimo incremento;
formula un rapporto favorevole sullo stato di previsione del Ministero della giustizia per l’anno 2008, con la seguente osservazione:
la riduzione significativa delle spese per il settore della giustizia del 2,1 per cento rispetto alle previsioni della legge di bilancio del 2007 e del 2,7 per cento rispetto alle previsioni assestate, non iscrivono tale settore nelle priorità urgenti da considerare, affrontare e risolvere ed esprime, pertanto, l’auspicio di una riconsiderazione dell’entità degli stanziamenti.
Quanto alle parti di competenza del disegno di legge finanziaria, considerato che:
– è all’esame di questa Commissione il disegno di legge sulle intercettazioni telefoniche, già approvato dalla Camera dei deputati e che lo stesso Ministro guardasigilli ha ritenuto opportuna la trattazione della materia nella sede predetta;
– anche l’istituzione di un fondo destinato ad un Piano contro la violenza alle donne, soprattutto in riferimento alla violenza perpetrata tra le mura domestiche, si inserisce nelle indicazioni contenute nel DPEF 2008-2011;
– appare, inoltre, altamente coerente con una razionalizzazione complessiva dei costi della pubblica amministrazione la riduzione della dotazione materiale e organica della giustizia militare. A questo proposito, oltre agli evidenti risparmi in termini strutturali, si rileva come ciò consenta un trasferimento nei ruoli della magistratura ordinaria dei magistrati militari in esubero, arrecando un positivo aumento di organico a disposizione al fine di fronteggiare i numerosi processi civili e penali pendenti. Tale riforma, dovrebbe portare pertanto ad una definitiva soppressione, con una sezione speciale nell’ambito della giustizia ordinaria;
formula un rapporto favorevole con le seguenti osservazioni:
– rilevato che la riduzione di risorse più significativa è quella riguardante la giustizia civile e penale, con una riduzione di oltre 145 milioni di euro riguardanti la parte corrente, si chiede un notevole incremento di risorse relative alla gestione dell’amministrazione giudiziaria;
– in considerazione dell’esame parlamentare, e specificatamente presso la Commissione giustizia del Senato, di nuove disposizioni in materia di intercettazioni telefoniche in cui si prevede anche una razionalizzazione dei costi, un sistema unico nazionale articolato su base distrettuale di Corte d’appello;
– lo stanziamento economico che consente l’avvio di un programma straordinario di edilizia penitenziaria, sia con l’adeguamento strutturale degli edifici esistenti sia con la realizzazione di nuove strutture, corrisponde appieno alle indicazioni contenute nel DPEF 2008-2011. Pur rappresentando un elemento significativo, soprattutto rispetto alle legge finanziaria per il 2007, le risorse appaiono scarse, in relazione alla entità di investimenti da affrontare in tale ambito, considerato che l’indulto non ha risolto completamente i problemi relativi al sovraffollamento delle carceri;
– in considerazione del fatto che da un lato si incide su diritti di cui potrebbero beneficiare altri dipendenti della pubblica amministrazione, e dall’altro non si considera che in tale ambito le sentenze di primo grado sono immediatamente esecutive ed efficaci, e che pertanto non vi sarebbe risparmio di spesa, in rapporto alle prevedibili successive condanne, anche per spese, onorari, interessi e rivalutazioni, si chiede la soppressione dell’articolo 78 del disegno di legge in esame.
RAPPORTO DELLA 3ª COMMISSIONE PERMANENTE
(AFFARI ESTERI, EMIGRAZIONE)
sullo stato di previsione
del Ministero degli affari esteri
(1818 - Tabella 6)
e sulle parti corrispondenti del disegno di legge n. 1817
(Estensore Polito)
La 3ª Commissione, affari esteri, emigrazione,
esaminato lo stato di previsione del Ministero degli affari esteri per l’anno finanziario 2008, nonché le parti corrispondenti del disegno di legge finanziaria,
segnalando la necessità che il Governo tenga fede agli impegni assunti con le comunità italiane all’estero, per la promozione della cultura e la diffusione della lingua italiana, l’assistenza socio-sanitaria ai nostri connazionali più indigenti e per l’adeguamento e la razionalizzazione della rete consolare, e che dunque le risorse previste nel disegno di legge finanziaria siano conseguentemente adeguate;
sottolineando il ruolo cruciale dell’aiuto pubblico allo sviluppo nel quadro della politica estera del nostro Paese, ritenendo in tal senso ancora insufficiente il pur lodevole incremento degli stanziamenti relativi, e sottolineando l’opportunità di istituire una commissione di studio sull’esposizione creditizia dell’Italia verso i Paesi in via di sviluppo;
esaminati i documenti di bilancio in titolo, ha deliberato di trasmettere alla 5ª Commissione permanente un rapporto favorevole con le suddette osservazioni.
RAPPORTO DELLA 4ª COMMISSIONE PERMANENTE
(DIFESA)
sullo stato di previsione
del Ministero della difesa
(1818 - Tabella 12)
e sulle parti corrispondenti del disegno di legge n. 1817
(Estensore De Gregorio)
La Commissione Difesa,
esaminato lo stato di previsione del Ministero della difesa per l’anno finanziario 2008, nonché le parti corrispondenti del disegno di legge finanziaria,
preso atto dei contenuti della Nota aggiuntiva allo stato di previsione per la Difesa per l’anno 2008,
rilevato, per quanto di propria competenza:
che per l’impostazione del bilancio del Ministero della difesa, gli obiettivi prioritari individuati dal Governo comportano la riorganizzazione e la razionalizzazione della Difesa, la professionalizzazione delle Forze armate e l’ammodernamento dello strumento militare, al fine di svilupparne la piena operatività anche in contesti internazionali;
che le spese per l’esercizio e per l’investimento sono state oggetto di notevoli riduzioni negli ultimi anni, e pertanto richiedono significativi interventi correttivi;
che, come detto anche nella Nota aggiuntiva, il settore esercizio è risultato «drammaticamente penalizzato dalla preclusiva incongruenza della disponibilità di risorse negli ultimi anni», tanto da «avvicinarsi sempre più alla soglia di una irreversibile inefficienza»;
che, sempre nella Nota aggiuntiva, si sottolinea in più punti come l’inadeguatezza degli stanziamenti potrà ingenerare situazioni di criticità allarmante, tali da rendere difficile garantire tutti gli impegni assunti dal vertice politico in ambito internazionale, e si segnala il rischio di un inarrestabile decadimento che corrono tutte le componenti (interforze, terrestre, marittima, aerea);
che la voce più cospicua è quella relativa al personale, che rappresenta circa il 65 per cento della spesa;
con riferimento alle norme in materia di personale contenute nel disegno di legge finanziaria, e segnatamente all’articolo 22, comma 1, che l’allocazione nel disegno di legge finanziaria 2008 di 30 milioni di euro, a fronte dei circa 120 sottratti con la precedente finanziaria, non è risolutiva. Infatti si mantengono le Forze armate a livelli più bassi di quelli previsti per legge senza discuterne in Parlamento ed in un momento di massimo impegno operativo, e non si scongiura il rischio che migliaia di volontari in ferma breve vengano congedati nel corso dei prossimi anni (2009-2014), creando così una gravissima situazione di assoluta rilevanza politica;
l’assoluta insufficienza delle norme di copertura finanziaria riguardanti i rinnovi contrattuali, di cui all’articolo 95 della legge finanziaria;
che l’articolo 5, in materia di accise ed ulteriori interventi nel settore tributario, si limita a dar corso ad una partita di giro tra l’imposizione di una tassazione e la sua copertura nel bilancio generale dello Stato;
che la lettura della complessiva manovra di bilancio riferita al comparto evidenzia una completa disattenzione del Governo nei confronti degli impegni sottoscritti all’atto della stipula del contratto normativo 2006-2007 e del cosiddetto «patto per la sicurezza»;
che nulla la manovra di bilancio prevede per la questione alloggiativa, a fronte di una nota situazione di disagio del personale;
l’insufficienza degli stanziamenti idonei a dare finalmente soluzione alle questioni connesse agli operatori vittime di patologie causate da esposizione a uranio impoverito;
che non risulta riconosciuto uno status specifico al personale della Difesa, in ragione dei peculiari compiti ad esso affidati, che trovano fondamento nei princìpi costituzionali;
per quanto di competenza, formula rapporto contrario.
RAPPORTI DELLA 6ª COMMISSIONE PERMANENTE
(FINANZE E TESORO)
sullo stato di previsione
dell’entrata (1818 - Tabella 1)
(limitatamente a quanto di competenza)
e sulle parti corrispondenti del disegno di legge n. 1817
(Estensore Barbolini)
La Commissione Finanze e tesoro, esaminato lo stato di previsione dell’entrata per l’anno 2008 nonché il disegno di legge finanziaria, limitatamente alle parti di competenza, esprime un convinto apprezzamento per il sostanziale rispetto del Governo dell’indirizzo volto a non introdurre nuove imposte o nuove forme di prelievo per il prossimo esercizio, tenendo fede all’impegno di avviare una nuova fase della politica tributaria finalizzata ad adeguare il prelievo complessivo alle esigenze della struttura produttiva e secondo le aspettative delle famiglie.
La Commissione, preso atto del carattere strutturale di una quota dell’extragettito verificatosi nel 2007, ritiene che tale dinamica potrà riproporsi nel corso del 2008, recuperando ancora base imponibile attraverso un’incisiva lotta all’evasione fiscale e rendendo sempre più ampia la fascia di contribuenti che adempiono spontaneamente agli obblighi fiscali.
In tale prospettiva, si sollecita una modifica della disposizione recata dal comma 4 dell’articolo 1 del disegno di legge finanziaria, volta a indirizzare le maggiori entrate realizzate nel corso del 2008 prioritariamente alla riduzione del prelievo fiscale sui redditi di lavoro dipendente, sia attraverso una specifica misura volta al recupero del drenaggio fiscale, sia attraverso l’incremento della detrazione prevista per i lavoratori dipendenti a titolo di oneri per la produzione del reddito.
Esprime quindi un rapporto favorevole con le seguenti osservazioni:
La tassazione dei redditi di impresa
La Commissione apprezza le misure in materia di aliquota IRAP e semplificazione degli adempimenti connessi a tale imposta, ma rileva in prima istanza che rimane ancora irrisolta, nonostante le pronunce giurisprudenziali in merito, l’annosa questione dell’inclusione tra i soggetti d’imposta dei professionisti la cui attività è svolta senza una stabile organizzazione produttiva.
Inoltre la Commissione invita a rivedere la decisione del Governo di attenuare la misura agevolativa prevista dalla legge 3 agosto 2007, n. 127, recante la riduzione del costo del lavoro attraverso la riduzione del cuneo fiscale, in concomitanza con la ridefinizione della base imponibile dell’aliquota IRAP.
Non vi è dubbio infatti che la riduzione della misura della deducibilità dalla base imponibile IRAP di 5.000 euro per ogni dipendente assunto (che diventano 10.000 per le imprese operanti nel Sud del Paese) non appare in linea con le indicazioni sempre espresse dalla maggioranza di Governo indirizzate a ridurre il prelievo fiscale sul lavoro. La misura recata dal disegno di legge finanziaria deve pertanto ritenersi aggiuntiva alle misure del cuneo fiscale.
Analogamente, la Commissione invita a rivedere la riduzione della misura delle deduzioni forfetarie consentite in precedenza ai contribuenti ai fini IRAP con base imponibile inferiore a 180.000 euro.
In tema di revisione della base imponibile IRES, esprimendo una valutazione positiva per l’azione di semplificazione e di razionalizzazione delle voci che integrano la base imponibile e la corrispondente riduzione dell’aliquota d’imposta, si suggerisce di prevedere una specifica disposizione transitoria per l’entrata in vigore della norma relativa agli ammortamenti anticipati e accelerati, in relazione ai contratti e agli investimenti già realizzati, a partire dall’anno d’imposta 2008 e si sollecita altresì una revisione della nuova disciplina della deducibilità degli interessi passivi, valutati i possibili effetti distorsivi per le piccole e medie imprese che effettuano investimenti ricorrendo al capitale di debito.
Per quanto concerne la nuova forma opzionale di tassazione degli utili delle microimprese, si osserva che la definizione di un limite di ricavi annui come tetto oltre il quale il regime opzionale cessa di operare potrebbe indurre effetti indiretti di affievolimento della convenienza delle piccole imprese a crescere. Potrebbe essere opportuno quindi individuare un meccanismo maggiormente flessibile che, senza perdere di vista l’obiettivo di considerare il beneficio esclusivamente per le imprese minori, contempli la possibilità di mantenere tale criterio di tassazione forfetaria anche nel caso di scostamenti percentualmente modesti rispetto al monte dei ricavi; si sollecita quindi la previsione di un meccanismo di rivalutazione automatica del limite di ricavi, ovvero la possibilità che l’impresa in questione possa ricorrere anche per periodi di tempo inferiori ad un anno a contratti di collaborazione o a contratti a tempo determinato senza perdere il beneficio. Andrebbe poi individuato un criterio di calcolo del limite dei ricavi in modo da tenere presente la differente organizzazione produttiva dei settori (commerciale, dei servizi o manifatturiero).
Le misure di sostegno al reddito
Per quanto concerne il comporto della famiglia, la Commissione rileva criticamente l’assenza di misure specifiche rivolte al sostegno del reddito familiare ovvero a sostegno della natalità: si propone di elevare il limite di reddito del soggetto fiscalmente a carico, sottolineando peraltro positivamente la disposizione volta a escludere il reddito dell’abitazione dal computo del reddito del soggetto fiscalmente a carico.
Si suggerisce inoltre di prorogare anche per l’anno di imposta 2008 la detraibilità delle spese per asili nido già prevista per gli anni precedenti.
In generale la Commissione suggerisce di prevedere un’ampia revisione di tutte le misure di detrazione e deduzione dal reddito, semplificando il calcolo del reddito complessivo imponibile ai fini IRPEF, razionalizzandone e semplificandone il carattere, anche con una revisione degli scaglioni e delle aliquote. Si sottolinea che tale revisione dovrà comportare anche una sempre maggiore capacità del livello di reddito dichiarato a indicare la ricchezza effettivamente posseduta: in assenza di tale veridicità, infatti, ogni misura fiscale agevolativa costruita sulla scorta di limiti di reddito incontra l’obiezione di un suo sostanziale fallimento.
In termini di prelievo sui redditi da lavoro dipendente e assimilato, la Commissione sollecita per l’anno d’imposta 2008 la previsione di una clausola di salvaguardia per i redditi percepiti a titolo di trattamento di fine rapporto, consentendo l’applicazione delle aliquote IRPEF vigenti per l’anno d’imposta 2006 se più favorevoli, in analogia con quanto previsto nella legge finanziaria per il 2007.
La Commissione suggerisce poi di elevare la misura della deduzione dal reddito imponibile del reddito prodotto all’estero dai lavoratori dipendenti.
Per quanto riguarda le misure tributarie sulla casa, la Commissione valuta positivamente l’impianto delle misure proposte, rivolte sia ai proprietari che agli inquilini, ma osserva che per tali ultimi soggetti la detrazione prevista appare troppo modesta, anche in relazione al limite di reddito previsto per fruire dell’agevolazione.
In relazione alla introduzione di una detrazione dall’imposta comunale sugli immobili, le osservazioni precedentemente espresse sul valore dei limiti di reddito dichiarato, suggeriscono di tenere conto, da un lato, dei soggetti proprietari che, già esentati dal pagamento dell’ICI per espressa previsione degli enti locali, non potranno fruire del beneficio, dall’altro, della esigenza di evitare effetti sperequativi tra i contribuenti, per correggere gli effetti distorsivi indotti dal limite di reddito a 50.000 euro. Inoltre, la Commissione esprime preoccupazione per le difficoltà indotte dalla nuova disciplina in rapporto alla gestione dei trasferimenti ai comuni delle somme non percepite per effetto della nuova detrazione.
Sempre in relazione al trattamento fiscale degli immobili, si sollecita l’incremento della detrazione delle spese per interessi sui mutui per l’acquisto o costruzione dell’immobile adibito ad abitazione principale.
La Commissione valuta poi positivamente il rifinanziamento degli stanziamenti finalizzati a erogare agli enti beneficiari le somme destinate dai contribuenti in percentuale del 5 per mille dell’imposta, ma sollecita un’introduzione a regime di tale meccanismo di sostegno al terzo settore e l’eliminazione del limite finanziario, anche con una correlativa riduzione della percentuale di destinazione.
Per quanto riguarda alcune misure agevolative, si sollecita la proroga per l’anno 2008 delle agevolazioni fiscali per il teleriscaldamento realizzato attraverso l’utilizzo di biomasse e quelle per l’utilizzo del GPL e gasolio impiegati come combustibile da riscaldamento nelle zone montane. Analogamente si sollecita l’introduzione di una disposizione di proroga delle misure agevolative per favorire l’acquisto di personal computer da parte di soggetti con contratti di collaborazione coordinata e continuativa e di collaborazione coordinata a progetto. Analogamente, anche in tema di sostegno alle attività produttive con riguardo agli impatti ambientali, la Commissione suggerisce di prorogare le misure agevolative per rinnovare il parco macchine degli autoveicoli privati favorendo l’acquisto di vetture a bassa emissione di gas di scarico (ecoincentivi).
Inoltre, in tema di sostegno alle attività di ricerca, la Commissione ripropone l’auspicio di incrementare lo stanziamento a favore del CIRA, Centro italiano di ricerca aerospaziale, in ragione della rilevanza delle funzioni svolte da tale ente di ricerca.
Si suggerisce poi di introdurre una modifica alla legge finanziaria per il 2007, al comma 188 dell’articolo 1, riproponendo una disposizione che la Commissione aveva già approvato nel corso dell’esame del disegno di legge Atto Senato n. 1485, in materia di adempimenti fiscali e contributi per le esibizioni musicali e folcloristiche.
Infine la Commissione sollecita l’introduzione di specifiche misure volte a consentire nuove assunzioni di personale specializzato nell’Agenzia delle entrate, delle dogane e della Guardia di finanza, anche utilizzando i candidati risultati idonei in precedenti concorsi svolti dall’Agenzia delle entrate, al fine di incrementare la lotta all’evasione fiscale.
Per quanto concerne l’introduzione di misure che, ad invarianza di pressione fiscale, sono immediatamente produttrici di maggiori incassi per l’erario, si suggerisce di introdurre una disposizione volta ad innovare le modalità di liquidazione e riscossione delle spese di giustizia e delle pene pecuniarie, prevedendo la costituzione di un’apposita società da parte di Equitalia S.p.A. che esercita per legge la funzione di riscossione dei crediti pubblici. Avvalendosi di un soggetto già coinvolto nel recupero delle somme vantate dallo Stato, il Ministero della giustizia, alleggerendo il carico di lavoro dei propri uffici, e stipulando apposite convenzioni con la nuova società, potrà incassare le somme attualmente giacenti e pressoché non recuperate.
sullo stato di previsione
del Ministero dell’economia e delle finanze
(1818 - Tabella 2)
(limitatamente a quanto di competenza)
e sulle parti corrispondenti del disegno di legge n. 1817
(Estensore Rossi Paolo)
La Commissione Finanze e tesoro, esaminato lo stato di previsione del Ministero dell’economia e delle finanze per l’anno finanziario 2008, nonché il disegno di legge finanziaria, limitatamente alle parti di competenza,
premesso:
che la legge finanziaria per il 2007 (legge 27 dicembre 2006, n. 296) prevede, al comma 847, l’istituzione del Fondo per la finanza d’impresa, al quale sono conferite le risorse di altri fondi, tra i quali quello previsto dall’articolo 15 della legge 7 agosto 1997, n. 266, che viene soppresso;
che il fondo del quale si prevede la soppressione è stato originariamente introdotto dall’articolo 2, comma 100, lettera a), della legge 23 dicembre 1996, n. 662, allo scopo di assicurare una parziale assicurazione ai crediti concessi dagli istituti di credito a favore delle piccole e medie imprese;
che, secondo la modifica apportata dall’articolo 15, comma 2, della legge n. 266 del 1997, la garanzia del fondo può essere concessa alle banche, agli intermediari finanziari iscritti nell’elenco speciale di cui all’articolo 107 del decreto legislativo 1º settembre 1993, n. 385, e alle società finanziarie per l’innovazione e lo sviluppo iscritte all’albo di cui all’articolo 2, comma 3, della legge 5 ottobre 1991, n. 317, a fronte di finanziamenti a piccole e medie imprese, ivi compresa la locazione finanziaria, e di partecipazioni, temporanee e di minoranza, al capitale delle piccole e medie imprese;
che la garanzia del fondo è estesa a quella prestata dai fondi di garanzia gestiti dai consorzi di garanzia collettiva fidi di cui all’articolo 155, comma 4, del citato decreto legislativo n. 385 del 1993 e dagli intermediari finanziari iscritti nell’elenco generale di cui all’articolo 106 del medesimo decreto legislativo;
che il fondo di garanzia opera in misura largamente prevalente a favore dei confidi;
che, in base alla legge finanziaria per il 2007, il Fondo per la finanza d’impresa opera con interventi mirati a facilitare operazioni di concessione di garanzie su finanziamenti e di partecipazione al capitale di rischio delle imprese anche tramite banche o società finanziarie sottoposte alla vigilanza della Banca d’Italia;
che di conseguenza la garanzia si applica esclusivamente alle operazioni compiute dagli intermediari finanziari iscritti nell’elenco speciale previsto dall’articolo 107 del decreto legislativo n. 385 del 1993;
soltanto alcuni confidi, tra quelli che utilizzano il fondo di garanzia, risultano attualmente iscritti nell’elenco speciale;
tenuto altresì conto del rilievo sociale ed economico del fondo che, attraverso l’attività dei confidi, rappresenta un volano per l’avvio di iniziative imprenditoriali innovative e con un’adeguata progettualità,
esprime rapporto favorevole con la seguente osservazione:
valuti la Commissione di merito l’opportunità di prevedere una misura volta a stabilire che l’attuazione del regime d’aiuto relativo al fondo di garanzia previsto dall’articolo 15 della legge 7 agosto 1997, n. 266, prosegue, nei limiti delle disponibilità finanziarie del medesimo fondo alla data di entrata in vigore della legge finanziaria per il 2008, anche a favore delle operazioni compiute dai confidi iscritti nell’apposita sezione dell’elenco previsto dall’articolo 106 del decreto legislativo 1º settembre 1993, n. 385, nella prospettiva che occorre disciplinare il definitivo adeguamento delle modalità operative del predetto regime d’aiuto ai criteri, alle priorità di intervento e alle modalità di funzionamento del Fondo per la finanza d’impresa di cui al comma 847 dell’articolo 1 della legge finanziaria per il 2007.
RAPPORTI DELLA 7ª COMMISSIONE PERMANENTE
(ISTRUZIONE PUBBLICA, BENI CULTURALI, RICERCA SCIENTIFICA, SPETTACOLO E SPORT)
sullo stato di previsione
del Ministero dell’economia e delle finanze
(1818 - Tabella 2)
(limitatamente a quanto di competenza)
e sulle parti corrispondenti del disegno di legge n. 1817
(Estensore Scalera)
La Commissione, esaminati lo stato di previsione della spesa del Ministero dell’economia e delle finanze – limitatamente a quanto di competenza – per l’anno finanziario 2008, nonché le parti connesse del disegno di legge finanziaria,
manifesta soddisfazione per la diversa struttura del disegno di legge di bilancio che fornisce una prima valida risposta alle esigenze di maggiore trasparenza e monitoraggio dei servizi erogati;
prende atto che le funzioni in materia di sport sono collocate presso lo stato di previsione del Ministero dell’economia e delle finanze;
con riferimento al disegno di legge di bilancio:
rileva che, nell’ambito della nuova articolazione del bilancio, la missione inerente i profili di interesse della Commissione è la n. 30, giovani e sport, la quale si suddivide in due programmi: attività ricreative e sport (30.1) e incentivazione e sostegno alla gioventù (30.2);
registra che gli stanziamenti relativi al primo programma sono pari a 781,7 milioni di euro per il 2008, con una flessione rispetto alle previsioni assestate 2007 pari a 62 milioni;
esprime compiacimento per l’invarianza, a legislazione vigente, del finanziamento del Comitato olimpico nazionale italiano (CONI), che non subisce modifiche rispetto al 2007;
prende atto con rammarico dell’ulteriore riduzione degli stanziamenti complessivi prevista per il 2009 e il 2010;
riguardo al disegno di legge finanziaria:
giudica con favore l’articolo 72, il quale istituisce il Fondo per lo sport di cittadinanza, con una dotazione di 20 milioni di euro per il 2008, 35 milioni di euro per il 2009 e 40 milioni di euro per il 2010, al fine di promuovere il diritto allo sport come strumento per la formazione e la tutela della salute, nonché di consentire la costituzione e il funzionamento di un Osservatorio nazionale per l’impiantistica sportiva;
rileva che il comma 3 del medesimo articolo incrementa di 10 milioni di euro per il 2008 il Fondo per gli eventi sportivi di rilevanza internazionale, istituito dalla legge finanziaria 2007 per il potenziamento degli impianti sportivi, nonché per la realizzazione di eventi particolari fra cui la partecipazione dell’Italia ai Giochi olimpici di Pechino 2008;
registra positivamente l’aumento di 1 milione di euro per ciascun anno del triennio 2008-2010 del contributo al Comitato italiano paraolimpico, previsto dalla legge finanziaria 2006 e già incrementato dalla legge finanziaria 2007.
Sulla base di tali premesse, formula un rapporto favorevole con le seguenti osservazioni, riferite al disegno di legge finanziaria.
1. Considerata l’attuale collocazione presso lo stato di previsione del Ministero dell’economia e delle finanze delle competenze in materia di sport, si auspica che in futuro sia data piena autonomia ad un settore tanto delicato.
2. Dato che in Italia non esiste ancora un’anagrafe degli impianti sportivi, si auspica che il nascente Osservatorio nazionale per l’impiantistica sportiva risulti utile a fini non solo di controllo, ma anche e soprattutto di gestione, organizzazione e pianificazione degli interventi per l’impiantistica sportiva sul territorio nazionale.
3. In relazione al Comitato italiano paraolimpico, per il quale si sottolinea l’importanza di uno stanziamento aggiuntivo da ritenere un parametro di civiltà, si augura un rafforzamento dell’impegno del Governo a favore dei diversamente abili.
4. Si sollecita una maggiore integrazione con i settori dell’istruzione e dell’università ai fini sia di una più completa formazione della persona che di una migliore tutela della salute.
sullo stato di previsione
del Ministero della pubblica istruzione
(1818 - Tabella 7)
e sulle parti corrispondenti del disegno di legge n. 1817
(Estensore Soliani)
La Commissione, esaminati lo stato di previsione della spesa del Ministero della pubblica istruzione, per l’anno finanziario 2008, nonché le parti connesse del disegno di legge finanziaria,
premesso che la manovra finanziaria di quest’anno è molto diversa rispetto a quella del 2007, in quanto punta alla restituzione fiscale, alla semplificazione, agli investimenti, alla riqualificazione della spesa pubblica e al rafforzamento del sistema di protezione sociale;
ritenuto che, nonostante il contesto sia caratterizzato dall’elevato debito pubblico e da risultati della crescita inferiore alla media europea, l’attuale manovra finanziaria è quella migliore possibile, in quanto equilibrata e pienamente in linea di continuità con l’operato del Governo nella volontà di assicurare una prospettiva nuova ai giovani;
apprezzato l’impegno congiunto dei Ministri della pubblica istruzione e dell’economia e delle finanze, sfociato in uno specifico Quaderno bianco dal quale emergono positivamente le differenze di metodo rispetto al passato nonché l’esigenza di garantire:
– la qualità del capitale umano, la mobilità sociale e la produttività del Paese;
– il miglioramento della rete e dell’organizzazione del servizio, un salto di qualità del sistema di valutazione, nonché l’introduzione di nuove disposizioni sul reclutamento e la formazione dei docenti, cui corrisponde l’articolo 50 del disegno di legge finanziaria;
considerate l’imminente presentazione di un provvedimento sul lavoro e la previdenza e la recente stipula del nuovo contratto per la scuola, siglato pochi giorni fa dopo ventiquattro mesi di attesa;
salutata con favore l’abrogazione per il 2007 – prevista dal decreto-legge 1º ottobre 2007, n. 159, contestualmente all’esame della Commissione – della clausola di salvaguardia stabilita dalla precedente legge finanziaria;
con riferimento al disegno di legge finanziaria:
osservato anzitutto che tra le norme fiscali si collocano disposizioni di rilevante interesse della Commissione, come ad esempio il comma 35 dell’articolo 5, recante detrazioni a favore dei docenti delle scuole di ogni ordine e grado, anche non di ruolo con incarico annuale, per l’aggiornamento e la formazione;
giudicati positivamente i commi 3 e 4 dell’articolo 36 in materia di edilizia scolastica, in base ai quali si incrementa di 20 milioni di euro a decorrere dal 2008 il Fondo per interventi straordinari istituito nel 2003, disponendo l’adeguamento strutturale antisismico degli edifici scolastici tenendo conto dei diversi livelli di rischio, anche in ossequio alle precise direttive comunitarie in materia;
manifestato interesse per l’articolo 50 che realizza una maggiore qualificazione del servizio mediante economie di spesa da reinvestire nel settore, la stabilizzazione in particolare dei docenti di sostegno, il reclutamento, nonché un nuovo modello organizzativo da sperimentare sul territorio;
rilevato l’ammontare complessivo delle economie di spesa, pari a 535 milioni per il 2008, 897 milioni per il 2009, 1.218 milioni per il 2010 e 1.432 milioni a partire dal 2011;
quanto ai commi 3 e 4 dell’articolo 50, tenuto conto che i docenti di sostegno dal 2008-2009 non saranno più del 25 per cento delle sezioni e delle classi dell’organico di diritto riferito all’anno scolastico 2006-2007, mentre nel triennio 2008-2010 la dotazione organica di diritto è contestualmente rideterminata, fino al 70 per cento dei posti di sostegno complessivamente attivati nell’anno scolastico 2006-2007, ponendo così un freno alle nomine in deroga alla dotazione stabilita;
espressa soddisfazione per il comma 5 dell’articolo 50 che aumenta di 10.000 unità il personale amministrativo, tecnico ed ausiliario (ATA) da immettere in ruolo rispetto alla finanziaria 2007, in conseguenza dei collocamenti a riposo previsti per gli anni 2008-2009 e 2009-2010;
ritenuti positivi i commi da 9 a 17 dell’articolo 50 circa la sperimentazione volta ad innalzare la qualità del servizio di istruzione previo coordinamento tra Stato, regioni, enti locali ed istituzioni scolastiche, tenendo conto comunque che dopo il 2010-2011 la fase di sperimentazione potrà essere estesa all’intero territorio nazionale;
manifestata l’esigenza di perseguire le finalità di qualità, riorganizzazione e stabilizzazione, nonché di verifica dei risultati con particolare riferimento agli alunni disabili e stranieri ai fini dell’esercizio del diritto costituzionale all’istruzione;
preso atto dello stralcio del comma 1 dell’articolo 51, in materia di alternanza scuola-lavoro, mentre, quanto al comma 2, rilevata la destinazione di risorse per i servizi istituzionali dell’Amministrazione della pubblica istruzione, per la ricerca e la valutazione del sistema scolastico e per la promozione della cooperazione culturale a livello internazionale;
considerato che l’articolo 67 dispone il finanziamento da parte dell’INAIL di misure per la promozione e la divulgazione della cultura della salute e della sicurezza sul lavoro all’interno delle istituzioni scolastiche;
valutata con favore l’esclusione prevista dall’articolo 74, comma 9, del Fondo per le istituzioni scolastiche dal taglio lineare dei consumi intermedi delle Pubbliche amministrazioni;
osservato che alcune norme del disegno di legge finanziaria hanno carattere trasversale, quali anzitutto l’articolo 79 sul contenimento della spesa, l’articolo 81 sulla riduzione degli uffici di diretta collaborazione e l’articolo 82 in ordine alla razionalizzazione degli enti pubblici nazionali;
tenuto conto che l’articolo 94, al comma 4, prevede accordi di mobilità tra le diverse Amministrazioni per la ricollocazione dei docenti inidonei, senza maggiori oneri per lo Stato;
mostrato compiacimento per gli stanziamenti di cui all’articolo 95, pari a 210 milioni di euro dal 2008, destinati al personale della scuola per la valorizzazione della carriera docente, in attuazione dell’accordo siglato con le organizzazioni sindacali;
per quanto concerne le Tabelle allegate al disegno di legge finanziaria, preso atto con soddisfazione dell’accantonamento di 100 milioni di euro per il 2008 disposto nella Tabella A in favore della Pubblica istruzione, nonché della consistente dotazione, prevista nella Tabella C, del Fondo per l’ampliamento dell’offerta formativa,
con riferimento alla Tabella 7 del disegno di legge di bilancio, recante lo stato di previsione del Ministero della pubblica istruzione:
condivisa l’articolazione per missioni e programmi, che costituisce l’indispensabile presupposto per una valutazione a posteriori dell’efficacia delle singole politiche, in quanto il nuovo metodo può condurre alla razionalizzazione e alla riqualificazione dell’investimento pubblico, tanto più rilevante per il settore scolastico del quale devono essere riconosciute le peculiarità e le complessità, onde evitare scelte inefficaci e lesive del diritto costituzionale all’istruzione;
considerato che il bilancio dell’Amministrazione scolastica è composto per il 96 per cento da spese per il personale, difficilmente comprimibili;
valutate positivamente le missioni facenti capo al Dicastero, quali istruzione scolastica, ricerca e innovazione, l’Italia in Europa e nel mondo, servizi istituzionali generali delle Amministrazioni pubbliche, nonché fondi da ripartire;
osservato che le spese in conto competenza del Ministero della pubblica istruzione sono pari a 42.467,6 milioni di euro con aumento di circa 21,3 milioni di euro per le spese correnti e 50,1 milioni di euro per le spese in conto capitale e che nello stato di previsione del Ministero dell’economia e delle finanze è previsto lo stanziamento di circa 155 milioni di euro sulla missione istruzione scolastica con particolare riguardo al programma sostegno all’istruzione;
formula un rapporto favorevole con le seguenti osservazioni, relative al disegno di legge finanziaria.
1. Si auspica che la detrazione a favore dei docenti per le spese di aggiornamento e formazione possa essere un primo segnale per ulteriori interventi a livello nazionale, regionale e locale a favore della partecipazione degli insegnanti agli eventi e alle attività culturali.
2. Si auspica che l’incremento dei fondi per l’adeguamento strutturale dell’edilizia scolastica, positivo ancorché non esaustivo, possa costituire un elemento propulsivo per lo sviluppo di sinergie, accordi, piani territoriali che coinvolgano regioni, enti locali, organizzazioni economiche e sociali, nonché il CIPE.
3. Si auspica la definizione di un quadro organico e strutturale delle azioni in ordine alla formazione delle classi, al rapporto docenti/studenti, agli obiettivi culturali ed educativi della scuola italiana, alla riorganizzazione della didattica, agli indirizzi della scuola superiore e alla valutazione dei risultati in quanto alcuni degli interventi riguardanti il personale docente, anche alla luce del sensibile aumento degli alunni stranieri, non sono ancora strutturali, pur considerato che il disegno di legge finanziaria rappresenta comunque una buona base per aprire prospettive per il futuro.
4. Si sottolinea l’opportunità che gli interventi previsti dai commi 1 e 2 dell’articolo 50 siano orientati all’esercizio dell’autonomia delle istituzioni scolastiche nella programmazione dell’offerta formativa e del curricolo e alla sua valorizzazione.
5. Si sottolinea la necessità, in relazione agli insegnanti di sostegno, che la riorganizzazione dell’assegnazione secondo parametri quantitativi non incida negativamente sull’offerta formativa per una migliore integrazione degli alunni disabili nelle istituzioni scolastiche, secondo quanto previsto dalla legge 5 febbraio 1992, n. 104. Si propone, in particolare, che la dotazione organica di diritto sia elevata ad almeno l’80 per cento; che in presenza di indifferibili esigenze, rigorosamente accertate, siano previste nomine in deroga; che l’assegnazione degli insegnanti di sostegno sia inserita nella prospettiva dell’organico funzionale in relazione all’autonomia didattica; che si svolga un’azione di monitoraggio degli interventi ai fini della valutazione dei risultati.
6. Con riferimento al reclutamento del personale docente, considerata la portata strategica per il futuro della scuola, si richiama la necessità di definire un piano strategico di reclutamento e formazione, in rapporto con l’università e la ricerca, in relazione agli obiettivi del sistema di istruzione, peraltro già richiamato nella legge finanziaria 2007, che assicuri il pieno coinvolgimento del Parlamento in tutte le fasi della sua elaborazione.
7. Si auspica, con riferimento alla cooperazione culturale a livello europeo e internazionale, l’incremento degli scambi e del partenariato, sia nello spazio europeo, sia nell’area del vicinato, sia nei luoghi che soffrono a causa di conflitti.
8. Con riferimento alla sperimentazione triennale di un nuovo modello organizzativo in alcuni ambiti territoriali, si raccomanda la previa intesa con la Conferenza Stato-Regioni, nonché il coinvolgimento degli enti locali e delle istituzioni scolastiche.
sullo stato di previsione
del Ministero per i beni e le attività culturali
(1818 - Tabella 14)
(limitatamente a quanto di competenza)
e sulle parti corrispondenti del disegno di legge n. 1817
(Estensore Fontana)
La Commissione, esaminati lo stato di previsione della spesa del Ministero per i beni e le attività culturali per l’anno finanziario 2008, nonché le parti connesse del disegno di legge finanziaria,
premesso che la manovra economica per il 2008 conferma la volontà del Governo di «investire» sul patrimonio e sulle attività culturali e di spettacolo, ritenendo la loro valorizzazione strategica e trainante per il nostro Paese, come dimostrano alcuni interventi già attuati nel 2007,
apprezza che da quest’anno il bilancio è per la prima volta strutturato per programmi e missioni, in un’ottica di maggiore trasparenza dei conti pubblici;
con riferimento al disegno di legge di bilancio:
– prende atto con rammarico che si registra una flessione degli stanziamenti pari a circa 90 milioni di euro relativamente alla missione più importante, la n. 21 in tema di tutela e valorizzazione dei beni e attività culturali e paesaggistici, pur rilevando che all’interno dei diversi programmi in cui essa si suddivide si ravvisano comunque alcuni significativi incrementi, come ad esempio quello del programma 21.1 Sostegno, valorizzazione e tutela del settore dello spettacolo, nonché quello dei fondi destinati ai beni architettonici e paesaggistici;
– manifesta apprezzamento per la crescita degli stanziamenti relativi alla missione n. 17 Ricerca e innovazione, per un importo pari a 17 milioni di euro;
– valuta positivamente le priorità politiche per il 2008, quali: l’individuazione di nuovi modelli organizzativi e gestionali dei musei e degli istituti per promuovere la conoscenza e assicurare migliori condizioni per la fruizione del patrimonio culturale; la creazione di una struttura dotata di autonomia tecnico-scientifica ed economico-finanziaria dedicata specificatamente alle attività promozionali del libro e della lettura; l’allargamento della platea dei soggetti pubblici e privati interessati alle attività degli archivi e delle biblioteche; l’avvio di meccanismi virtuosi di incentivazione automatica sia per la compravendita di opere d’arte contemporanea, sia per la loro donazione ai musei, in relazione al completamento del Museo nazionale delle arti del XXI secolo (MAXXI); la promozione e sviluppo dei settori del cinema e dello spettacolo dal vivo, in particolare per i giovani autori e per la diffusione del prodotto italiano all’estero; il coordinamento con il settore turismo per la crescita culturale del «Sistema Italia» rafforzando la presenza italiana nei contesti internazionali; il contenimento della spesa pubblica e nel contempo la riduzione delle giacenze nelle contabilità speciali; lo sviluppo e l’ottimizzazione, a tutti i livelli organizzativi, del sistema del controllo di gestione;
quanto alle norme di interesse della Commissione contenute nel disegno di legge finanziaria 2008:
– manifesta apprezzamento per l’articolo 7, il quale disciplina gli investimenti nella filiera del cinema tramite l’introduzione di crediti di imposta (tax credit) a beneficio sia di persone giuridiche e fisiche titolari di reddito d’impresa, estranee al settore cinematografico, che di imprese facenti parte della cosiddetta filiera (produzione, distribuzione, esercizio); pur rilevando che le norme di natura fiscale saranno oggetto di valutazione da parte della Commissione competente, evidenzia che questo intervento anticipa i provvedimenti di riforma del cinema e risponde positivamente alle urgenti necessità del settore, introducendo misure volte a rivitalizzare il mercato italiano afflitto da troppi anni di stagnazione;
– ritiene positive le disposizioni dell’articolo 40, recante modifiche al testo unico della radiotelevisione, in virtù delle quali è prevista una maggiore presenza del cinema italiano ed europeo nelle programmazioni e negli investimenti delle emittenti televisive;
– condivide l’articolo 49, che ripropone il proficuo meccanismo della riprogrammazione delle risorse finanziarie giacenti nelle contabilità speciali gestite dal Ministero per i beni e le attività culturali e non impegnate, come già attuato in via sperimentale dalla finanziaria 2007, ai fini della razionalizzazione delle risorse;
– prende atto delle norme del disegno di legge finanziaria aventi carattere generale, quali fra l’altro l’articolo 79, recante disposizioni diverse di contenimento e razionalizzazione delle spese, e l’articolo 82, avente finalità di riordino, trasformazione o soppressione e messa in liquidazione di enti ed organismi pubblici statali nonché di strutture amministrative pubbliche statali secondo criteri di razionalizzazione di composizione e competenze;
– valuta favorevolmente il rifinanziamento dell’8 per mille contenuto nell’articolo 84, nonché l’articolo 85 sulla riduzione degli organi societari;
– apprezza l’articolo 93 che, in analogia con il disegno di legge n. 2806 all’esame della Camera dei deputati, autorizza il Ministero per i beni e le attività culturali ad assumere 400 assistenti alla vigilanza, sicurezza, accoglienza, comunicazione e servizi al pubblico, di posizione economica B3, nonché 100 unità di posizione economica C1, tra architetti, archeologi, storici dell’arte e amministrativi;
– manifesta piena soddisfazione per il coraggioso incremento del Fondo unico per lo spettacolo (FUS), che testimonia una radicale inversione di tendenza rispetto alla politica dei tagli allo spettacolo e risulta determinato dalla volontà di procedere a riforme ormai ineludibili in tutti gli ambiti dello spettacolo dal vivo.
Sulla base di tali premesse, formula un rapporto favorevole con le seguenti osservazioni, riferite al disegno di legge finanziaria.
1. Si auspica che il Governo assicuri un’adeguata attenzione alle leggi di riforma dello spettacolo dal vivo.
2. Per quanto riguarda le fondazioni lirico-sinfoniche, che assorbono da sole il 48 per cento del FUS, si chiede che già in sede di discussione della manovra finanziaria e nei conseguenti atti del Governo vengano assunti provvedimenti incisivi e in sintonia con il delicato clima in cui il Paese vive; si raccomanda inoltre l’introduzione di misure volte al contenimento della spesa e che l’aumento dei fondi sia finalizzato tanto ad azioni di risanamento quanto al riconoscimento delle gestioni rivelatesi particolarmente efficaci.
3. Si auspica che l’aumento del FUS venga ulteriormente finalizzato al settore del cinema, già efficacemente sostenuto dall’introduzione del «tax credit» ma per il quale è indispensabile una particolare attenzione al riammodernamento delle sale.
4. Si sollecita il Governo ad incrementare gli stanziamenti a favore dei beni culturali ed in particolare degli istituti, delle associazioni, degli enti, delle fondazioni e degli organismi culturali non statali, di cui alla legge 17 ottobre 1996, n. 534, in considerazione delle fondamentali funzioni di interesse pubblico svolte, anche al fine di reintegrare i tagli subiti nel quinquennio 2001-2005.
5. Si raccomanda una maggiore valorizzazione dei musei scientifici.
sullo stato di previsione
del Ministero dell’università e della ricerca
(1818 - Tabella 17)
e sulle parti corrispondenti del disegno di legge n. 1817
(Estensore Ranieri)
La Commissione, esaminati lo stato di previsione della spesa del Ministero dell’università e della ricerca, per l’anno finanziario 2008, nonché le parti connesse del disegno di legge finanziaria,
manifestata soddisfazione per il passaggio da una finanziaria di contenimento, quale era quella del 2007, ad una di investimenti, sia pur nei limiti delle difficoltà di bilancio;
rilevato il positivo incremento delle risorse dell’università pari a circa il 4,7 per cento rispetto al 2007, che testimonia una scelta di investimenti sul settore, confermata dall’articolo 52, comma 2, del disegno di legge finanziaria;
tenuto conto che la volontà di riqualificazione del settore è accompagnata da numerosi provvedimenti rilevanti, quali l’approvazione della legge delega sugli enti di ricerca, l’imminente varo dell’Agenzia nazionale di valutazione del sistema universitario e della ricerca (ANVUR) – la quale assicura credibilità istituzionale al piano disposto dal citato articolo 52, comma 2 – e il Patto per l’università siglato tra i Dicasteri dell’università e dell’economia;
in relazione al disegno di legge finanziaria:
mostrata condivisione sulle finalità dell’articolo 3, comma 19, che eleva le agevolazioni fiscali per le imprese che investono in ricerca e sviluppo in collaborazione con università ed enti di ricerca, attraverso l’aumento dell’aliquota del credito fino al 40 per cento nonché l’importo massimo degli investimenti su cui calcolare il credito stesso;
espresso un giudizio positivo sull’articolo 5, comma 36, che amplia l’ambito di applicazione delle detrazioni fiscali introdotte dalla finanziaria 2007 ai canoni di ospitalità relativi ad enti per il diritto allo studio, università e collegi, sostenendo la mobilità degli studenti;
rilevato che l’articolo 52, comma 2, subordina l’assegnazione delle risorse all’adozione di un piano programmatico orientato al miglioramento della qualità del sistema universitario ripartendo la spesa sulla base di un meccanismo di incentivi;
ritenuto che l’andamento degli stanziamenti previsti nel disegno di legge di bilancio sia in linea con l’evoluzione della spesa in base alle leggi vigenti;
manifestato apprezzamento per la semplificazione della manovra finanziaria, peraltro auspicato già durante lo scorso anno al fine di evitare l’introduzione di disposizioni a carattere ordinamentale, e per la prevalenza della dimensione dei costi;
formula un rapporto favorevole con le seguenti osservazioni, relative al disegno di legge finanziaria.
1. Pur concordando con lo snellimento del disegno di legge finanziaria, si segnala tuttavia il rischio di un possibile irrigidimento della disciplina, atteso che potrebbe risultare difficile reperire risorse in corso d’anno per esigenze normative sopravvenute. Si auspica pertanto un completamento della riforma del bilancio non limitata solo all’esclusione della parte normativa dal testo della legge finanziaria ma orientata piuttosto a stabilire una congrua dotazione per i Ministeri tale da supportare eventuali ulteriori misure legislative.
2. Nonostante il Patto tra i Dicasteri dell’università e delle finanze abbia segnato, in linea con l’articolo 52 del disegno di legge finanziaria, un passaggio fondamentale per il rilancio del settore, si sollecita una più decisa inversione di tendenza, che faccia degli investimenti in sapere l’asse fondamentale della politica economica.
RAPPORTI DELLA 8ª COMMISSIONE PERMANENTE
(FINANZE E TESORO)
sullo stato di previsione
del Ministero delle infrastrutture
(1818 - Tabella 10)
(limitatamente a quanto di competenza)
e sulle parti corrispondenti del disegno di legge n. 1817
(Estensore Massa)
La Commissione, esaminato lo stato di previsione del Ministero delle infrastrutture per l’anno finanziario 2008, nonché le parti corrispondenti del disegno di legge finanziaria,
considerata l’importanza che la politica dello sviluppo infrastrutturale riveste nell’ambito del più generale rilancio dell’economia e della competitività del Paese, tenendo conto delle compatibilità ambientali e degli impegni assunti dal Governo anche in ambito internazionale;
sottolineata la centralità degli interventi per la modernizzazione delle reti di trasporto del Paese, da perseguirsi anche con riferimento alle iniziative volte alla realizzazione dei grandi corridoi europei di comunicazione;
tenuto conto della necessità di sfruttare al meglio le nuove potenzialità per il Paese derivanti dall’accresciuto flusso di traffico commerciale e turistico nel Mediterraneo;
espresso apprezzamento per i programmi relativi al potenziamento della rete dei porti commerciali e delle opere infrastrutturali connesse;
condivise le misure riguardanti le politiche abitative finalizzate a fronteggiare le problematiche connesse alla scarsità degli alloggi disponibili, con particolare riferimento alle categorie sociali maggiormente in difficoltà;
valutata positivamente la previsione di interventi di carattere infrastrutturale finalizzati al miglioramento della mobilità e della logistica nell’area dello Stretto di Messina;
espressa condivisione per l’introduzione del divieto di sottoscrizione delle clausole compromissorie da parte delle pubbliche amministrazioni, volto a correggere le pesanti criticità manifestatesi nel settore degli arbitrati
esprime un rapporto favorevole osservando quanto segue:
– con riferimento al principio del federalismo infrastrutturale per la realizzazione delle opere autostradali sarebbe necessario valutare l’opportunità di prevedere un più organico quadro normativo, al fine di definire in maniera più puntuale, ed in modo uniforme su tutto il territorio nazionale, i limiti ed i poteri spettanti alle società partecipate Anas S.p.a. – Regioni;
– in relazione al divieto di sottoscrizione di clausole arbitrali da parte delle pubbliche amministrazioni, sarebbe necessario valutare la possibilità di individuare soluzioni che assicurino una rapida definizione delle controversie;
– è indispensabile procedere alla valutazione e selezione delle opere prioritarie, in relazione alle previsioni del redigendo Piano della mobilità, nonché alla riforma della legge obiettivo;
– in relazione ai problemi determinati a seguito dello «spacchettamento» e nelle more della definizione della nuova pianta organica del Ministero, sembra opportuno non derogare per il 2008 al blocco delle assunzioni.
sullo stato di previsione
del Ministero delle comunicazioni
(1818 - Tabella 11)
e sulle parti corrispondenti del disegno di legge n. 1817
(Estensore Montino)
La Commissione, esaminato lo stato di previsione del Ministero delle comunicazioni per l’anno finanziario 2008, nonché le parti corrispondenti del disegno di legge finanziaria,
considerato favorevolmente il contributo all’emittenza locale, di cui all’articolo 38 del disegno di legge finanziaria, che rappresenta un sostegno al pluralismo nell’informazione ed alla libera circolazione del pensiero nonché una facilitazione dell’accesso alla informazione ed alla comunicazione da parte dei cittadini, sulla base di princìpi costituzionalmente garantiti e fondamentali per lo sviluppo di una società democratica;
sottolineato che per garantire una più efficace tutela del pluralismo nell’informazione sarebbe opportuno prevedere più congrui finanziamenti anche alle imprese editrici;
espresso apprezzamento per le misure per lo sviluppo della banda larga e del digitale terrestre anche al fine di rendere fruibile per l’intera popolazione italiana la televisione nella nuova tecnologia, nel rispetto degli impegni assunti a livello comunitario;
evidenziata l’esigenza, al fine di favorire la definitiva transizione verso la tecnologia digitale, di prevedere forme di sperimentazione progressiva e differenziata in relazione alle diverse aree del Paese
esprime un rapporto favorevole.
sullo stato di previsione
del Ministero dei trasporti
(1818 - Tabella 16)
e sulle parti corrispondenti del disegno di legge n. 1817
(Estensore Palermo)
La Commissione, esaminato lo stato di previsione del Ministero dei trasporti per l’anno finanziario 2008, nonché le parti corrispondenti del disegno di legge finanziaria,
considerato che nell’ambito della missione n. 13 sono stati previsti stanziamenti per la gestione della sicurezza e della mobilità stradale, per lo sviluppo della logistica e della intermodalità, nonché dei sistemi portuali, per lo sviluppo del trasporto e della sicurezza nei settori aereo, ferroviario e marittimo;
considerato che all’interno della missione n. 7 è stato valorizzato il programma volto a garantire la sicurezza ed il controllo nei mari, nei porti e sulle coste, intensificando le azioni di controllo e vigilanza sulle coste e per la salvaguardia della vita umana in mare, nonché per la protezione dell’ambiente marino;
considerato che la missione n. 17, relativa a ricerca e innovazione, destina 23 milioni di euro al finanziamento delle attività di ricerca nel settore dei trasporti;
esprime un rapporto favorevole, con le seguenti osservazioni:
– con riguardo al trasporto pubblico locale ed al rilancio della mobilità collettiva, appare necessario che il fondo all’uopo istituito venga reso permanente, così da dare stabilità e certezza alle città ed al settore, promuovendo in modo più efficace ed organico lo sviluppo della mobilità sostenibile;
– in considerazione della loro elevata rilevanza sociale, occorre incrementare le risorse finanziarie per l’attuazione dei programmi ed investimenti relativi allo sviluppo della mobilità locale, alla sicurezza stradale, allo sviluppo della logistica e della intermodalità;
– con riferimento alle somme stanziate per la ricerca nel settore dei trasporti, così come evidenziato nel documento di programmazione economico-finanziaria, occorre far sì che le attività di ricerca siano finalizzate a migliorare il livello di sostenibilità ambientale, in linea con gli impegni assunti dall’Italia in sede internazionale con la ratifica del Protocollo di Kyoto;
– è necessario procedere all’attuazione dei commi 1017 e 1022 dell’articolo 1 della legge finanziaria per il 2007 relativi al finanziamento degli investimenti ferroviari e dei servizi ferroviari e metropolitani con un fondo alimentato dai proventi dei sovrapedaggi autostradali su determinate tratte della rete;
– in relazione ai problemi determinati a seguito dello «spacchettamento» e nelle more della definizione della nuova pianta organica del Ministero, sembra opportuno non derogare per il 2008 al blocco delle assunzioni.
RAPPORTO DELLA 9ª COMMISSIONE PERMANENTE
(LAVORI PUBBLICI, COMUNICAZIONI)
sullo stato di previsione
del Ministero delle politiche agricole alimentari e forestali
(1818 - Tabella 13)
e sulle parti corrispondenti del disegno di legge n. 1817
(Estensore Cusumano)
La Commissione, esaminati lo stato di previsione del Ministero delle politiche agricole alimentari e forestali per l’anno finanziario 2008, nonché le parti corrispondenti del disegno di legge finanziaria,
premesso che:
il settore primario riveste una importanza di primo piano nell’ambito dell’intera economia nazionale e svolge un ruolo strategico per lo sviluppo dell’intero sistema Paese;
preso atto che la manovra di finanza pubblica posta in atto dal Governo con il complesso dei documenti di bilancio e gli interventi di urgenza adottati rappresenta la prosecuzione e la conferma delle misure già adottate nel corso della precedente manovra di bilancio e ulteriormente ribadite anche in sede di Documento di programmazione economico-finanziaria;
richiamata l’esigenza di integrare e ulteriormente perfezionare il complesso degli strumenti fiscali, legislativi e complessivamente di sostegno al settore primario,
formula un rapporto favorevole con le seguenti osservazioni:
a) sottolinea l’esigenza di assicurare una piena stabilizzazione del quadro agevolativo fiscale al settore completando il quadro delle misure già previste per il comparto, al fine di garantire un quadro di certezze agli operatori del settore;
b) in particolare, per il settore della pesca: ribadisce la necessità che sia generalizzato a tutti gli operatori del comparto ittico il regime IVA speciale già previsto per il settore agricolo, anche a fini di equità fiscale, recuperando, in particolare, lo stanziamento di circa 12 milioni di euro, già destinato al settore, evitando il rischio della perenzione dei fondi medesimi; sottolinea altresì la necessità di uniformare il regime IRAP della pesca marittima a quello della piccola pesca e dell’agricoltura, prevedendo altresì la sospensione degli studi di settore della pesca per un triennio, a partire dall’anno di imposta 2008, anche alla luce dei consistenti aumenti registrati nei costi di carburante. Ribadisce l’esigenza di una definitiva soluzione in relazione all’uso degli apparecchi satellitari blue box sui pescherecci in materia di accollo delle spese; sottolinea altresì l’opportunità di prevedere l’istituzione di un Fondo per lo sviluppo dell’imprenditoria ittica, finalizzato a favorire gli investimenti nelle imprese del settore, al fine di incrementare la competitività e l’efficienza delle aziende e di incentivare l’accesso al credito delle medesime, prevedendo, altresì, l’estensione del Fondo per l’imprenditoria giovanile già in vigore per il settore agricolo anche al settore dell’economia ittica, la previsione di contributi per garantire l’operatività delle coperture assicurative nel settore della pesca e, infine, misure di recupero dei canoni ricognitori demaniali;
c) per il settore bieticolo-saccarifero, richiama l’esigenza di integrare lo stanziamento, già previsto dalla legge finanziaria, con un ulteriore, adeguato incremento di fondi, necessario a rendere fruibili i contributi comunitari;
d) in relazione all’esigenza di assicurare una razionale gestione delle risorse idriche, ribadisce la necessità sia di prevedere contributi agli investimenti delle imprese agricole per la promozione di forme di irrigazione con risparmio idrico, sia di estendere i contributi già previsti per il Primo piano irriguo fino all’anno 2010, sia di prevedere la realizzazione di un piano per gli invasi, mettendo altresì in atto gli strumenti per avviare il Secondo piano irriguo, al fine di assicurare adeguate prospettive di sviluppo del settore agricolo, anche in considerazione dei gravi problemi di approvvigionamento idrico registrati in molte aree del Paese;
e) in relazione al sistema dei controlli per il settore agricolo ed agroalimentare, sottolinea l’opportunità di potenziare i meccanismi di controllo già previsti, evitando le duplicazioni e attuando un necessario riordino della politica dei controlli medesimi, con l’obiettivo di trasformare il Comitato nazionale per la sicurezza alimentare elevandolo al rango di Agenzia nazionale per la sicurezza alimentare;
f) in relazione all’esigenza di sostenere lo sforzo competitivo delle imprese del settore, in particolare sui mercati esteri, richiama l’esigenza di favorire gli indispensabili processi di aggregazione delle realtà imprenditoriali del comparto e di promuovere le politiche di integrazione della filiera, sia sotto la forma di organizzazioni dei produttori, sia anche con lo strumento dei distretti, assicurando piena operatività a tutte le misure già previste per le crisi di mercato e per il Fondo di solidarietà nazionale, tutelando le produzioni sotto il profilo della qualità, della sicurezza alimentare, della tracciabilità e della tipicità;
g) in relazione, quindi, all’esigenza di razionalizzazione e semplificazione della pubblica amministrazione, che costituisce uno degli obiettivi fondamentali dell’attuale manovra di bilancio, richiama in particolare l’attenzione sulla necessità di provvedere ad un indispensabile riordino delle competenze nei settori decisivi per il comparto primario, attraverso il riordino graduale di una serie di competenze attualmente imputate a una pluralità di enti, a partire dal settore della ricerca;
h) in relazione al fondamentale settore delle energie rinnovabili, ribadisce la necessità di proseguire le politiche di incentivazione e di sostegno, già realizzate con la passata manovra di bilancio, attraverso una razionalizzazione e un riordino degli incentivi previsti per il settore agroenergetico e l’attuazione di un efficace apparato sanzionatorio;
i) in relazione, poi, all’esigenza di assicurare la massima operatività all’importante e delicato settore del contrasto e della lotta agli incendi boschivi, e alla luce delle rilevanti e delicate funzioni assicurate dal Corpo forestale dello Stato, ribadisce, infine, l’esigenza di assicurare, già a partire dal piano sicurezza, un ulteriore potenziamento del relativo organico, al di là di quello già previsto all’articolo 93 del disegno di legge Atto Senato n. 1817, prevedendo la realizzazione anche di adeguati interventi di tutela del patrimonio forestale nazionale, assicurando altresì una piena equiparazione delle cooperative forestali alle cooperative agricole;
j) inoltre, richiama l’attenzione sulla necessità di contrastare in modo efficace tutti i fenomeni di infiltrazione criminale contro gli imprenditori agricoli, contrastando i fenomeni di capolarato e assicurando anche condizioni di piena sicurezza nelle campagne;
k) rileva la necessità di prevedere un incremento delle risorse per il Fondo della montagna, sottolineando l’opportunità di utilizzare altri parametri oltre a quello altimetrico per l’individuazione delle aree montane;
l) in relazione alla necessità di migliorare l’accesso delle fasce sociali in condizioni di disagio ad un’alimentazione equilibrata, comprendente i prodotti ortofrutticoli freschi, sottolinea l’opportunità di promuovere un progetto di intervento finalizzato a sostenere tali consumi nei soggetti particolarmente vulnerabili aventi i requisiti per l’accesso all’assistenza;
m) in relazione alla situazione dei consorzi agrari, sottolinea l’opportunità di prorogare al 31 dicembre 2008 il termine previsto dall’articolo 1, comma 9-bis, del decreto-legge 18 maggio 2006, n. 181, convertito, con modificazioni, dalla legge 17 luglio 2006, n. 233, già prorogato al 31 dicembre 2007 dall’articolo 1, comma 1076, della legge 27 dicembre 2006, n. 296 (legge finanziaria 2007);
n) richiama l’attenzione sulla necessità di incrementare lo stanziamento di competenza del Ministero delle politiche agricole alimentari e forestali in Tabella A, Fondo speciale di parte corrente, e in Tabella B, Fondo speciale di parte capitale, al fine di consentire nuove iniziative legislative nel comparto agricolo e della pesca nel corso del 2008.
RAPPORTI DELLA 10ª COMMISSIONE PERMANENTE
(INDUSTRIA, COMMERCIO, TURISMO)
sullo stato di previsione
del Ministero dell’economia e delle finanze
(1818 - Tabella 2)
(limitatamente a quanto di competenza)
e sulle parti corrispondenti del disegno di legge n. 1817
(Estensore Mercatali)
La Commissione, esaminato lo stato di previsione del Ministero dell’economia e delle finanze per l’anno finanziario 2008 (Tabella 2), limitatamente a quanto di competenza, nonché per le parti corrispondenti del disegno di legge finanziaria;
considerato che:
– il turismo rappresenta uno dei settori produttivi più importanti della nostra economia, con impatto rilevante su altri settori commerciali, industriali e dei servizi e sul livello di occupazione, in particolare nelle aree del Mezzogiorno;
– il settore del turismo ha un enorme potenziale di sviluppo, che va sostenuto con particolare attenzione, anche al fine di rispondere alle esigenze dei turisti italiani e stranieri;
constatato che:
– la manovra di bilancio per il 2008, conferma complessivamente le risorse per il settore del turismo rispetto a quella dell’anno precedente;
esprime rapporto favorevole con la seguente osservazione:
che sia prevista una riduzione, anche in via temporanea, dell’aliquota IVA per affari e turismo, al fine di contribuire al rilancio del settore turistico alberghiero.
sullo stato di previsione
del Ministero dello sviluppo economico
(1818 – Tabella 3)
e sulle parti corrispondenti del disegno di legge n. 1817
(Estensore Mercatali)
La Commissione, esaminato lo stato di previsione del Ministero dello sviluppo economico per l’anno finanziario 2008 (Tabella 3), nonché le parti corrispondenti del disegno di legge finanziaria, valutato positivamente il contenuto complessivo della manovra di bilancio per l’anno 2008, che ha quali obiettivi principali il sostegno alla competitività e allo sviluppo economico delle imprese e l’equità sociale, attraverso l’utilizzo della leva fiscale e la prosecuzione degli interventi di risanamento dei conti pubblici,
considerato che:
– la manovra di bilancio si sviluppa in un quadro di crescita economica positiva, anche se la crisi dei mutui subprime statunitensi ha ridimensionato all’1,5 per cento la crescita del PIL per il 2008, rispetto all’1,9 per cento delle stime del DPEF 2008-2011;
– le politiche di finanza pubblica, impostate sul rigore e la riqualificazione della spesa pubblica hanno consentito al nostro Paese, nel corso dell’ultimo anno, di rispettare gli impegni assunti a livello comunitario riducendo l’indebitamento netto entro la soglia del 2,5 per cento e il debito pubblico al 105 per cento sul PIL;
– le politiche fiscali improntate alla lotta all’evasione e all’elusione fiscale sono state alla base del significativo extragettito tributario per l’anno in corso, grazie al quale, per la prima volta dopo diversi anni non è stato necessario ricorrere a manovre finanziarie correttive in corso di anno;
– in tale quadro di crescita economica e di ritrovata stabilità dei conti pubblici il Governo ha avviato, con la manovra di finanza pubblica, un graduale processo di riduzione della pressione fiscale per i cittadini, attraverso le politiche sulla casa e gli affitti;
– nella manovra finanziaria per il 2008 con le risorse rese disponibili è stato predisposto un ampio spettro di interventi per lo sviluppo e la crescita economica e infrastrutturale del Paese;
in tale contesto, appaiono particolarmente positive:
a) le misure in materia di semplificazione fiscale e di riduzione delle aliquote fiscali dell’IRES e dell’IRAP a favore delle imprese e dei lavoratori autonomi, in linea con quanto si sta verificando nel resto dei Paesi comunitari ed in particolare in Germania;
b) le misure per lo sviluppo economico del Mezzogiorno, con particolare riguardo alla rimodulazione delle risorse del Fondo per le aree sottoutilizzate (FAS), con la quale si rendono disponibili per l’anno 2008 maggiori risorse per un ammontare di 1 miliardo di euro, e all’avvio delle zone franche urbane;
c) le misure in materia di incentivi fiscali, con particolare riguardo all’aumento del credito d’imposta per la ricerca e la collaborazione con l’università e alla riconversione del sistema degli incentivi verso meccanismi di incentivazione automatica a sostegno degli investimenti produttivi;
d) le misure per il sostegno alla nascita delle imprese start-up nel settore delle alte tecnologie, attraverso la totale esenzione del pagamento degli oneri sociali per tutti gli addetti alla ricerca per un periodo di otto anni dalla loro creazione;
e) l’aumento delle risorse destinate al sostegno del made in Italy finalizzate al sostegno dell’internazionalizzazione delle piccole e medie imprese italiane;
Esprime rapporto favorevole con le seguenti osservazioni:
1. che siano stanziate ulteriori risorse per il triennio 2008-2010 per il credito d’imposta per l’occupazione a tempo indeterminato, al fine di consentire una maggiore competitività alle imprese ed in particolare alle piccole e medie imprese del Mezzogiorno;
2. con riguardo alle misure sul credito d’imposta per la ricerca, sia previsto l’aumento delle soglie del credito d’imposta anche per la parte riguardante gli investimenti in ricerca effettuati all’interno dell’azienda, almeno fino al 15 per cento;
3. con riguardo al comparto energetico, siano adottate apposite norme per lo sviluppo dell’energia elettrica prodotta da fonti rinnovabili per far fronte agli impegni europei, che prevedano in particolare: a) la modifica del sistema di incentivazione differenziato per far fronte alle richieste delle imprese del settore, portando il periodo di incentivazione a quindici anni; b) l’incremento della quota d’obbligo per il periodo 2009-2012; c) che sia garantita l’incentivazione della produzione di energia elettrica da fonti rinnovabili oltre la quota d’obbligo fino al raggiungimento degli obiettivi europei; d) un coinvolgimento attivo delle regioni nel raggiungimento degli obiettivi di sviluppo delle fonti energetiche rinnovabili;
4. con riguardo alle politiche per lo sviluppo sia prevista una deroga al patto di stabilità interno per regioni ed enti locali per le spese relative ai programmi finanziati con risorse comunitarie e risorse nazionali (FAS), con particolare attenzione al risparmio energetico, nonché una proroga dei termini per il completamento dei contratti di programma.
sullo stato di previsione
del Ministero del commercio internazionale
(1818 – Tabella 19)
e sulle parti corrispondenti del disegno di legge n. 1817
(Estensore Mercatali)
La Commissione, esaminato lo stato di previsione del Ministero del commercio internazionale per l’anno finanziario 2008, nonché le parti corrispondenti del disegno di legge finanziaria,
– sottolinea l’importanza della riforma effettuata sulla struttura del bilancio, da molti anni attesa, che con la nuova articolazione per missioni e programmi offre una maggiore trasparenza dei dati di bilancio e perciò permette una maggiore efficacia nelle politiche di allocazione delle risorse con una verifica delle priorità, degli obiettivi di qualificazione e controllo della spesa;
– evidenziato che nel complesso della manovra annuale di bilancio quello di previsione assume una importanza assolutamente preponderante per le decisioni sull’allocazione delle risorse;
– richiamata la necessità di dare progressivamente attuazione alle indicazioni formulate nel libro verde sulla spesa pubblica, in riferimento ad una struttura di bilancio che è caratterizzata da rilevanti elementi di rigidità, anche in relazione al livello del debito pubblico il cui servizio richiede la destinazione di una quota di risorse sottratte ad impieghi finalizzati alla prestazione di servizi, trasferimenti economici per l’equità sociale e lo sviluppo, ed al rafforzamento degli investimenti infrastrutturali;
– condividendo l’impostazione dello stato di previsione relativo al Ministero del commercio internazionale, che, nell’ambito delle compatibilità finanziarie complessive, registra una positiva riorganizzazione della spesa in direzione di una maggiore efficienza e di una più attenta valutazione delle priorità,
Formula rapporto favorevole.
RAPPORTI DELLA 11ª COMMISSIONE PERMANENTE
(LAVORO, PREVIDENZA SOCIALE)
sullo stato di previsione
del Ministero del lavoro e della previdenza sociale
(1818 - Tabella 4)
e sulle parti corrispondenti del disegno di legge n. 1817
(Estensore Roilo)
La 11ª Commissione permanente (lavoro, previdenza sociale),
esaminata la tabella 4, relativa allo stato di previsione del Ministero del lavoro e della previdenza sociale per il 2008, e le connesse parti del disegno di legge finanziaria,
considerato:
che il disegno di legge finanziaria per il triennio 2008-2010 si sviluppa a partire dal conseguimento degli obiettivi di risanamento dei conti pubblici, di sostegno allo sviluppo e di ripristino dell’equità sociale, realizzati con la legge 27 dicembre 2006, n. 296 (legge finanziaria 2007);
che l’azione di risanamento dei conti pubblici, che già nel 2007 ha consentito di realizzare risultati migliori di quelli previsti, proseguirà nel 2008, con la progressiva riduzione del debito pubblico (che dovrebbe scendere al di sotto del 100 per cento nel 2010) e con la previsione di un rapporto deficit-PIL del 2,2 per cento nel prossimo esercizio finanziario;
che l’avanzo primario, pressoché azzerato nel 2006, nel 2007 è stato ricostituito, nella misura del 2,5 per cento del PIL, e dovrebbe raggiungere il 2,6 per cento nel 2008, in un contesto di graduale riduzione della pressione fiscale;
che, per effetto dei risultati già conseguiti, tra gli obiettivi qualificanti della manovra di finanza pubblica per il triennio sono stati indicati dal Governo: l’avvio della riduzione della pressione fiscale; la riutilizzazione delle risorse derivanti dalla lotta all’evasione fiscale per la casa, le persone non autosufficienti, le fasce sociali più deboli; la semplificazione e la riduzione dei costi fiscali per le imprese; l’applicazione al Protocollo sul lavoro e sul welfare del 23 luglio scorso; lo sviluppo delle infrastrutture, dell’università e della ricerca; il reperimento di risorse aggiuntive per la sicurezza; il sostegno alla cooperazione; la riqualificazione della spesa pubblica, anche attraverso la riduzione dei costi della politica;
esprime rapporto favorevole con le seguenti osservazioni:
per quel che concerne le indicazioni contenute nella relazione che accompagna il disegno di legge finanziaria circa le finalizzazioni degli accantonamenti del Ministero del lavoro e della previdenza sociale iscritte alla tabella A (recante indicazione delle voci da includere nel Fondo speciale di parte corrente), valuti il Governo la possibilità di rimodulare lo stesso Fondo speciale di parte corrente, in modo tale da assicurare una allocazione delle risorse pienamente coerente con la missione istituzionale del Dicastero;
con riferimento all’articolo 64, che dispone un parziale riutilizzo per il 2008 delle risorse destinate all’incremento di organico del personale del Comando dei carabinieri per la tutela del lavoro, si rileva l’esigenza che sia data attuazione in tempi estremamente brevi all’incremento suddetto. Occorrerebbe, quindi, rimodulare ed eventualmente elevare le risorse di cui all’articolo 64, al fine di assicurarne la compatibilità con la suddetta esigenza;
all’articolo 67, comma 2, sarebbe opportuno chiarire se la nuova copertura finanziaria prevista per i princìpi di delega di cui alla lettera p), comma 2 dell’articolo 1 della legge 3 agosto 2007, n. 123, in materia di salute e sicurezza del lavoro, faccia riferimento, oltre che ai princìpi e criteri direttivi di cui ai numeri 1) e 2) (riguardanti, rispettivamente, la realizzazione di un sistema di governo per la predisposizione di programmi formativi e il finanziamento di investimenti in materia di salute e sicurezza del lavoro nelle piccole, medie e micro imprese), anche ai princìpi e criteri direttivi di cui al numero 3) della stessa lettera p) il quale prevede la promozione e la divulgazione della cultura della salute e sicurezza sul lavoro all’interno dell’attività scolastica ed universitaria e nei percorsi di formazione, nel rispetto delle disposizioni vigenti e dei princìpi di autonomia didattica e finanziaria;
si raccomanda al Governo di prevedere l’inserimento, nell’ambito del disegno di legge finanziaria per il 2008, di risorse adeguate per il rinnovo dei contratti collettivi del personale statale per il biennio 2008-2009;
alla tabella C si segnala la necessità di rivedere la distribuzione delle risorse per la formazione professionale: infatti, non è previsto alcun rifinanziamento dell’articolo 1, comma 1163, della legge finanziaria per il 2007, che provvede al finanziamento delle attività degli enti di formazione professionale di cui alla legge 14 febbraio 1987, n. 40. Inoltre, viene rimodulata, con uno specifico stanziamento triennale, la spesa disposta all’articolo 80, comma 4, della legge 23 dicembre 1998, n. 448, che, a sua volta, assicura la copertura delle spese generali di amministrazione degli enti privati gestori di attività formative. Sembrerebbe ragionevole unificare le due voci, quella presente nell’attuale testo e quella rinveniente dalla legge finanziaria 2007, in un unico finanziamento destinato agli enti di formazione professionale;
con riferimento all’articolo 93, si raccomanda che quanto previsto in ordine alla sostituzione del turn-over con rapporto 1/5 sia applicato con rapporto più alto, 2/5, per l’esercizio delle funzioni socio-assistenziali da parte delle autonomie locali;
si raccomanda infine al Governo di adottare quanto prima il decreto ministeriale per l’attivazione del Fondo di sostegno per le famiglie delle vittime di gravi infortuni sul lavoro, di cui all’articolo 1, comma 1187, della legge finanziaria 2007.
sullo stato di previsione
del Ministero della solidarietà sociale
(1818 - Tabella 18)
e sulle parti corrispondenti del disegno di legge n. 1817
(Estensore Di Siena)
La Commissione, esaminato lo stato di previsione della spesa del Ministero della solidarietà sociale per il triennio 2008-2010 e, per le parti di competenza, il disegno di legge finanziaria per il 2008,
premesso che:
nella valutazione complessiva della manovra di finanza pubblica all’esame, occorre tenere conto anche delle disposizioni contenute nel decreto-legge 1º ottobre 2007, n. 159, nelle quali figurano misure di notevole impatto sotto il profilo delle politiche sociali, come, ad esempio, l’articolo 44, recante misure fiscali di sostegno a favore dei contribuenti a basso reddito, e l’articolo 45, che integra il finanziamento del Piano straordinario per i servizi socio-educativi e il Fondo per le politiche sociali;
alla base delle politiche promosse con il disegno di legge finanziaria per il 2008 è ravvisabile altresì l’intento di intervenire a sostegno delle fasce sociali più deboli; di favorire la conciliazione dei tempi di vita e di lavoro, che pongano in essere nuovi servizi per l’infanzia e la famiglia e nuove opportunità per le donne, e di promuovere una politica dell’immigrazione che valorizzi i processi di integrazione nel tessuto economico-sociale, atteso anche il rilievo assunto dalla manodopera straniera, attualmente impiegata in settori particolarmente delicati, quali ad esempio quello relativo all’assistenza agli anziani;
nel disegno di legge finanziaria sono state inserite, al comma 3 dell’articolo 2, norme fiscali in favore dei contribuenti titolari di contratti di locazione di immobili adibiti ad abitazioni principali, suscettibili di alleggerire il carico fiscale sulle famiglie e di promuovere l’autonomia dei giovani,
esprime rapporto favorevole con le seguenti osservazioni:
– per quel che concerne le indicazioni contenute nella relazione che accompagna il disegno di legge finanziaria circa le finalizzazioni degli accantonamenti del Ministero della solidarietà sociale iscritte alla Tabella A (recante indicazione delle voci da includere nel Fondo speciale di parte corrente), valuti il Governo la possibilità di rimodulare lo stesso Fondo speciale di parte corrente, in modo tale da assicurare un’allocazione delle risorse pienamente coerente con la missione istituzionale del Dicastero rispetto ai compiti che dovrebbero spettare al Ministero della giustizia;
– occorre che le misure fiscali in favore delle fasce sociali più deboli abbiano carattere strutturale e non episodico; in particolare, nel contesto di iniziative più organiche di contrasto alla povertà ed alla marginalità sociale, si segnala l’esigenza di misure per assicurare il recupero delle detrazioni non godute per incapienza del debito d’imposta e per promuovere una politica fiscale di sostegno alla famiglia, a partire dalla attribuzione di detrazioni fiscali per le spese sostenute per l’assistenza alle persone non autosufficienti, a tal fine valorizzando anche il Fondo istituito con la legge finanziaria per il 2007;
– al fine di contrastare il tendenziale peggioramento delle condizioni economiche e lavorative delle giovani generazioni, caratterizzate da bassi tassi di occupazione, da un peggioramento delle retribuzioni, che ha riguardato in particolare i laureati e i diplomati, e da una strutturale difficoltà a rendersi indipendenti dalla famiglia d’origine (con conseguenze facilmente comprensibili anche sui tassi di natalità) occorre altresì porre tra le premesse di un nuovo patto tra le generazioni misure concrete sia di sostegno alla genitorialità sia di sostegno all’ingresso sul mercato del lavoro delle giovani generazioni, anche mediante la costituzione di fondi finanziati con l’intervento pubblico e il risparmio privato, come peraltro prevedono i disegni di legge nn. 1515, 1544 e 1576, attualmente all’esame della Commissione. In tale ambito, occorre anche valutare l’esigenza di elevare, in generale, la durata del periodo obbligatorio del congedo di maternità nonché la durata e la copertura retributiva dei congedi parentali facoltativi.
RAPPORTO DELLA 12ª COMMISSIONE PERMANENTE
(SANITÀ)
sullo stato di previsione
del Ministero della salute (1818 - Tabella 15)
e sulle parti corrispondenti del disegno di legge n. 1817
(Estensore Bodini)
La 12ª Commissione permanente, esaminati, per le parti di competenza, il disegno di legge di bilancio dello Stato per il 2008 e il disegno di legge finanziaria 2008, si pronuncia in senso favorevole con le seguenti osservazioni:
– si giudica in termini positivi che, con il disegno di legge finanziaria (in particolare, gli articoli 18 e 46) e con l’articolo 5 del decreto-legge 1º ottobre 2007, n. 159, attualmente in fase di conversione alle Camere, si dia completa attuazione agli accordi con le regioni in materia di spesa farmaceutica e ai piani di rientro dal disavanzo sanitario concordati con le singole regioni interessate;
– si osserva, peraltro, che i commi 1 e 2 dell’articolo 46 del disegno di legge finanziaria recano limitazioni ragionevoli (all’uso dei medicinali non ancora autorizzati in Italia ed all’uso dei farmaci in termini diversi rispetto all’autorizzazione), in quanto si fa riferimento alle sperimentazioni cliniche almeno di fase seconda, che appaiono costituire un criterio più congruo rispetto a quelli formulati dall’articolo 1, comma 796, lettera z), della legge 27 dicembre 2006, n. 296;
– si invita a valutare l’esigenza che le misure per il ripiano dell’eventuale superamento dei limiti per l’assistenza farmaceutica territoriale gravino in quantità minore sulle farmacie, anche in considerazione del tasso di sconto già a loro carico e dell’incidenza piuttosto limitata delle stesse nel processo di determinazione degli eccessi di spesa;
– si esprime apprezzamento per l’incremento, disposto dalla Tabella D del disegno di legge finanziaria, delle risorse per gli interventi di ristrutturazione edilizia e di ammodernamento tecnologico del patrimonio sanitario pubblico, incremento relativo all’anno 2010 e pari a 1.600 milioni di euro. In materia, si invita a valutare l’esigenza di definire una disciplina maggiormente vincolante circa l’effettivo utilizzo delle risorse da parte delle regioni e di introdurre una quota di riserva – analogamente a quanto già previsto per le cure palliative – per gli investimenti relativi al settore dell’assistenza ai pazienti in stato vegetativo, all’istituzione di unità di terapia intensiva neonatale ed all’introduzione di screening neonatali per le malattie rare per le quali esistono possibilità terapeutiche; da ultimo si ritiene opportuno aumentare la quota di riserva per le cure palliative;
– si giudica in termini favorevoli la previsione di cui all’articolo 48, comma 1, del disegno di legge finanziaria, che reca uno stanziamento pari a 30 milioni di euro per il 2008, inteso ad agevolare la diffusione tra le dodicenni della vaccinazione HPV, mediante l’offerta attiva del vaccino;
– si rileva l’esigenza sia di elevare la quota minima di riserva – nell’ambito del fondo per la ricerca sanitaria e la sperimentazione – in favore dei progetti di ricerca sanitaria presentati (ai sensi dell’articolo 1, comma 814, della legge 27 dicembre 2006, n. 296) da soggetti di età inferiore ai quaranta anni, portandola dal 5 al 10 per cento, sia di incrementare la dotazione complessiva del suddetto fondo;
– si ribadisce la necessità che agli attuali livelli di finanziamento della spesa sanitaria corrente (come incrementati dall’articolo 95, comma 7, del disegno di legge finanziaria) si faccia fronte senza alcuna forma di reintroduzione di ticket.
RAPPORTI DELLA 13ª COMMISSIONE PERMANENTE
(TERRITORIO, AMBIENTE, BENI AMBIENTALI)
sullo stato di previsione
del Ministero dell’economia e delle finanze
(1818 - Tabella 2)
(limitatamente a quanto di competenza)
e sulle parti corrispondenti del disegno di legge n. 1817
(Estensore Bruno)
La Commissione, esaminate le parti di competenza dello stato di previsione del Ministero dell’economia e delle finanze per l’anno finanziario 2008, e le parti corrispondenti del disegno di legge finanziaria,
esprime rapporto favorevole.
sullo stato di previsione
del Ministero dell’ambiente e della tutela
del territorio e del mare
(1818 - Tabella 9)
e sulle parti corrispondenti del disegno di legge n. 1817
(Estensore Piglionica)
La Commissione, esaminato lo stato di previsione del Ministero dell’ambiente e della tutela del territorio e del mare per l’anno finanziario 2008, e le parti corrispondenti del disegno di legge finanziaria,
considerato che:
– l’ambiente e la sua tutela si manifestano sempre più come elemento centrale delle politiche mondiali e assumono rilevanza peculiare nelle società più avanzate e che conseguentemente presentano un più elevato livello di consumo di risorse ambientali. Questo elemento è presente con evidenza all’interno del Documento di programmazione economico-finanziaria che dichiara la sostenibilità come asse decisivo per le scelte strategiche;
– all’interno del disegno di legge Atto Senato n. 1817 «Disposizioni per la formazione del bilancio annuale e pluriennale dello Stato (legge finanziaria 2008)» vi sono diversi articoli concernenti le materie ambientali;
– il comma 14 dell’articolo 2 proroga fino al 31 dicembre 2010 le agevolazioni per la riqualificazione energetica degli edifici, di parti di edifici o unità immobiliari, per quanto riguarda una serie di interventi che vanno dalla installazione di pannelli solari alla sostituzione di impianti di climatizzazione invernale come regolato dai commi da 344 a 347 dell’articolo 1 della legge 27 dicembre 2006, n. 296 (legge finanziaria 2007);
– l’articolo 16 al comma 1 incrementa il Fondo nazionale per la montagna portandolo a 50 milioni di euro per il 2008, rispondendo così a quanto enunciato nel DPEF circa la necessità di una forte politica di sostegno a favore dei comuni e dei territori di montagna. Al comma 2 è prevista l’istituzione di un Fondo di sviluppo delle isole minori, dotato di 34 milioni di euro per il 2008, destinato a politiche ed interventi atti a migliorare le condizioni e la qualità di vita nelle isole minori; gli interventi sono destinati soprattutto a migliorare le politiche energetiche, dei trasporti e della concorrenza, anche al fine di migliorare la competitività delle imprese insulari;
– l’articolo 30 interviene sulle disposizioni dei commi 1117 e 1118 dell’articolo 1 della legge n. 296 del 2006 con l’obiettivo di recepire in maniera corretta la direttiva 2001/77/CE del Parlamento europeo e del Consiglio, del 27 settembre 2001, relativa ai finanziamenti alla produzione di energia da fonti rinnovabili. La norma, restringendo ai soli impianti realizzati e resi operativi i finanziamenti del cosiddetto CIP 6, è tesa ad impedire che i finanziamenti volti a incentivare la produzione di energia da fonti rinnovabili finiscano in gran parte ad impianti che utilizzano fonti non rinnovabili;
– l’articolo 44 predispone l’attivazione di programmi per combattere il dissesto idrogeologico ed istituisce fondi per il solare termodinamico e per l’innovazione ambientale. Viene inoltre potenziato il Piano straordinario di telerilevamento per la raccolta di dati ambientali;
– l’articolo 45 istituisce presso il Ministero dell’ambiente e della tutela del territorio e del mare un fondo di 50 milioni di euro per gli anni 2008, 2009 e 2010 destinato alla riforestazione di aree incolte e antropizzate e alla realizzazione di parchi urbani anche al fine di ridurre la quantità di emissioni di CO
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in atmosfera;– l’articolo 70 prevede l’istituzione di un fondo denominato «Fondo per la gestione delle quote di emissione di gas serra di cui alla direttiva 2003/87/CE» da destinare alla «riserva nuovi entranti» dei piani nazionali di assegnazione delle quote di cui al decreto legislativo 4 aprile 2006, n. 216. Il finanziamento di questo ed altri fondi dell’articolo 70 deriva dalle economie derivanti dai provvedimenti di revoca totale o parziale delle agevolazioni di cui alla legge 19 dicembre 1992, n. 488, di conversione in legge, con modificazioni, del decreto-legge 22 ottobre 1992, n. 415, nel limite dell’85 per cento;
– l’articolo 90 esclude gli enti parco dal limite di prelevamento del 2 per cento dai conti aperti presso la Tesoreria dello Stato;
esprime rapporto favorevole con le seguenti osservazioni:
– si valuti la possibilità di riconfermare nel pacchetto di agevolazioni per il miglioramento dell’efficienza energetica di cui al comma 14 dell’articolo 2 le agevolazioni per l’acquisto di frigoriferi ad alta efficienza energetica come previsto nella finanziaria 2007 e l’eventualità di estendere le agevolazioni ad altri elettrodomestici ad alto consumo di energia (lavatrici e lavastoviglie) e alle pompe di calore;
– all’articolo 30 siano introdotte norme per lo sviluppo dell’energia elettrica prodotta da fonti rinnovabili per far fronte agli impegni europei e che prevedano in particolare:
– di modificare il sistema di incentivazione differenziato portando il periodo di incentivazione a quindici anni;
– di incrementare la quota d’obbligo per il periodo 2008-2012;
– di garantire l’incentivazione della produzione di energia elettrica da fonti rinnovabili oltre la quota d’obbligo fino al raggiungimento degli obiettivi europei;
– un coinvolgimento attivo delle regioni nel raggiungimento degli obiettivi di sviluppo delle fonti energetiche rinnovabili;
– all’articolo 44 si provveda a rendere più omogeneo l’articolato estrapolando innovazione ambientale e solare termodinamico dallo stanziamento relativo al dissesto idrogeologico, specificando altresì a quali strumenti programmatori ci si riferisca in assenza di piani nazionali di intervento;
– anche all’articolo 70 appare necessario un intervento di riorganizzazione delle misure che appaiono raggruppate in maniera piuttosto disomogenea;
– all’articolo 90 appare opportuno precisare che i soggetti esclusi dal limite del 2 per cento sono i soggetti gestori delle aree naturali protette;
– la Commissione infine ritiene improrogabile un intervento volto ad una progressiva stabilizzazione del personale precario che lavora presso il Ministero dell’ambiente e della tutela del territorio e del mare, non potendosi accettare che a funzioni così decisive e della cui centralità si è detto in premessa siano assegnate risorse umane con rapporti di lavoro non stabilizzati.
sullo stato di previsione
del Ministero delle infrastrutture
(1818 - Tabella 10)
(limitatamente a quanto di competenza)
e sulle parti corrispondenti del disegno di legge n. 1817
(Estensore Bruno)
La 13ª Commissione permanente, esaminate le parti di competenza dello stato di previsione del Ministero delle infrastrutture per l’anno finanziario 2008 e le parti corrispondenti del disegno di legge finanziaria,
esprime rapporto favorevole.
sullo stato di previsione
del Ministero per i beni e le attività culturali
(1818 - Tabella 14)
(limitatamente a quanto di competenza)
e sulle parti corrispondenti del disegno di legge n. 1817
(Estensore Bruno)
La Commissione esaminate le parti di competenza dello stato di previsione del Ministero per i beni e le attività culturali per l’anno finanziario 2008, e le parti corrispondenti del disegno di legge finanziaria,
esprime rapporto favorevole.
sullo stato di previsione
del Ministero dell’economia e delle finanze
(1818 - Tabella 2)
(limitatamente a quanto di competenza)
e sulle parti corrispondenti del disegno di legge n. 1817
(Estensore Enriques)
La Commissione, esaminati lo stato di previsione del Ministero dell’economia e delle finanze per l’anno finanziario 2008, limitatamente a quanto di competenza, e le parti corrispondenti del disegno di legge finanziaria 2008,
ricordato che il Consiglio dei ministri economici e finanziari (Ecofin), con la raccomandazione indirizzata all’Italia del 12 luglio 2005, aveva avviato una procedura per deficit eccessivo, che impegnava ad un rientro dell’indebitamento nella pubblica amministrazione al di sotto della soglia del 3 per cento del prodotto interno lordo entro il 2007 e ad una riduzione tendenziale del rapporto tra debito pubblico e PIL;
rilevato che tali impegni risultano sostanzialmente adempiuti, come risulta anche dalla Nota di aggiornamento al DPEF 2008-2011, tanto da consentire la probabile archiviazione della predetta procedura di deficit eccessivo in occasione della riunione di primavera 2008 dell’Ecofin;
considerato inoltre che l’obiettivo di medio termine (OMT), previsto dal Programma di stabilità dell’Italia aggiornato al dicembre 2006 e approvato dallo stesso Ecofin nel febbraio del 2007, di riportare il rapporto deficit/PIL ad un sostanziale pareggio entro il 2011 e di ridurre il rapporto fra debito pubblico e PIL al 95 per cento entro lo stesso periodo, risulta confermato dalla manovra di bilancio in cui il Governo conferma gli obiettivi di indebitamento netto del 2,2 per cento del PIL per il 2008, dell’1,5 per cento per il 2009, dello 0,7 per cento per il 2010 e del sostanziale pareggio nel 2011;
espressa preoccupata attenzione alla possibilità che i predetti obiettivi di medio termine possano non essere raggiunti appieno entro le scadenze temporali previste, in considerazione dei possibili sviluppi congiunturali in senso meno favorevole, in termini di crescita del prodotto interno lordo, di andamento delle entrate e di contenimento delle spese;
considerato che la manovra per il 2008, pari a 11 miliardi di euro, si inscrive nella strategia economica del Governo, come già evidenziata in sede di DPEF, che mira a procedere congiuntamente, con una equilibrata politica di redistribuzione, sia verso il risanamento, sia verso la crescita;
valutata positivamente la nuova struttura del bilancio, articolata in missioni e programmi, che consente una maggiore trasparenza e orientabilità dei conti pubblici, essendo incentrata più su «cosa» viene realizzato con le risorse a disposizione, che su «chi» le gestisce, esprimendo peraltro l’auspicio di una sua maggiore funzionalità anche ai fini del processo di integrazione europea dell’Italia;
considerato il programma «Partecipazione italiana alle politiche di bilancio in ambito UE», inserito nella missione «L’Italia in Europa e nel mondo», di cui alla tabella 2 annessa al disegno di legge di bilancio, per il quale è previsto uno stanziamento totale di 21.516 milioni di euro, ripartito in: 4,8 milioni di euro (unità previsionale di base - UPB 3.1.1 «funzionamento») per spese relative al personale e all’acquisto di beni e servizi funzionali alle strutture amministrative; 15.801 milioni di euro (UPB 3.1.2 «interventi»), relativi al contributo italiano al bilancio dell’Unione europea a titolo di risorse proprie; 11,5 milioni di euro (UPB 3.1.3 «oneri comuni di parte corrente»), che rientrano nella categoria dei trasferimenti correnti ad amministrazioni pubbliche; 5.699 milioni di euro (UPB 3.1.6 «investimenti»), destinati al fondo di rotazione per le politiche comunitarie, utilizzato per i programmi cofinanziati dall’Unione europea, a cui vanno aggiunti i 3.200 milioni stanziati dalla tabella D del disegno di legge finanziaria 2008 e la giacenza di tesoreria di 9.858,7 milioni di euro;
rilevato che le somme da versare per il finanziamento del bilancio dell’Unione europea a titolo di risorse proprie risultano inferiori di 1.600 milioni di euro, in considerazione della revisione del meccanismo delle risorse proprie deciso dal Consiglio europeo di Bruxelles del 15 e 16 dicembre 2005 e attuato con la decisione 2007/436/CE Euratom del Consiglio, del 7 giugno 2007, e che lo stanziamento per il fondo di rotazione per le politiche comunitarie, previsto per il 2008, risulta notevolmente incrementato rispetto ai 4.255 milioni di euro del 2007,
formula, per quanto di competenza, un rapporto favorevole, con le seguenti osservazioni:
in relazione ai commi 30 e 31 dell’articolo 3 del disegno di legge finanziaria 2008, che prevedono l’estensione della detraibilità dell’IVA per prestazioni alberghiere e somministrazioni di alimenti e bevande inerenti alla partecipazione a convegni, congressi e simili, erogate nei giorni di svolgimento degli stessi, anche ai cosiddetti «pacchetti congressuali» acquistati dalle agenzie di viaggi e turismo, previa autorizzazione della Commissione europea, ai sensi dell’articolo 395 della stessa direttiva 2006/112/CE del Consiglio, del 28 novembre 2006, relativa al sistema comune di imposta sul valore aggiunto, si ricorda che lo stesso articolo 395 della direttiva prevede che possano essere concesse deroghe alla direttiva «allo scopo di semplificare la riscossione dell’imposta o di evitare talune evasioni o elusioni fiscali», fattispecie in cui non sembra poter rientrare la detrazione in oggetto;
in relazione ai commi 3 e 4 dell’articolo 5, recanti misure agevolative per il settore dell’autotrasporto, si auspica una loro migliore formulazione e la previa autorizzazione comunitaria al fine di evitare la possibilità che le stesse possano configurarsi come aiuti di Stato alle imprese ai sensi dell’articolo 87 del Trattato CE;
in relazione all’articolo 31, comma 1, diretto a rifinanziare il decreto-legge 17 giugno 1996, n. 321, convertito, con modificazioni, dalla legge 8 agosto 1996, n. 421, per le agevolazioni, previste dalla legge 24 dicembre 1985, n. 808, di attività di ricerca e sviluppo svolte da imprese nazionali partecipanti a programmi in collaborazione internazionale per la realizzazione di aeromobili, motori, equipaggiamenti e materiali aeronautici, si ricorda che nel 2003 taluni finanziamenti relativi alla predetta legge n. 808 del 1985 erano stati dichiarati incompatibili dalla Commissione europea e che pertanto sarebbe opportuno subordinare la norma in esame ad una autorizzazione in sede comunitaria, o comunque al rispetto della normativa comunitaria in materia, al fine di evitare il rischio di incorrere nuovamente in una censura da parte delle istituzioni europee;
analogamente, potrebbe essere opportuno introdurre un richiamo al rispetto della normativa comunitaria in materia di aiuti di Stato, anche per quanto riguarda gli aiuti alla imprenditoria femminile, di cui all’articolo 32, comma 1, e alle imprese di radiodiffusione di cui all’articolo 38, comma 3, nonché per i generici interventi di cui all’articolo 70, comma 1, lettera e), concernenti l’attività di ricerca nel sistema energetico e il riutilizzo delle aree industriali del Mezzogiorno;
in relazione all’articolo 71, che riformula la norma della finanziaria 2007 in tema di aree franche urbane, considerato che tale norma non ha trovato attuazione per difficoltà di ordine comunitario, si ritiene opportuno, al pari della disciplina francese in argomento, prevedere un tetto al reddito percepito nella zona franca su cui applicare l’esenzione fiscale.