Legislatura 13ª - Disegno di legge N. 2708
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SENATO DELLA REPUBBLICA
———– XIII LEGISLATURA ———–
N. 2708
DISEGNO DI LEGGE
d'iniziativa del senatore BRIGNONE
COMUNICATO ALLA PRESIDENZA IL 30 LUGLIO 1997
Interventi straordinari ed urgenti per la tutela delle condizioni statiche del complesso monumentale di San Costanzo al Monte, sito in provincia di Cuneo
ONOREVOLI SENATORI. - Il Santuario di San Costanzo al Monte, proprietà dell'Amministrazione provinciale di Cuneo, sorge a 800 metri di quota sulle pendici boschive del monte San Bernardo, in una zona altamente suggestiva dal punto di vista paesaggistico, nei pressi di Dronero, in provincia di Cuneo. Venne costruito sul luogo dove, secondo la tradizione, fu martirizzato nel 303 San Costanzo e dove il re longobardo Ariperto, nel 712, fondó l'Abbazia benedettina di Villar San Costanzo, distrutta nel X secolo dai Saraceni e riedificata dalla contessa Adelaide di Torino intorno al 1091.
La costruzione, seppure realizzata in epoche diverse e con una facciata in muratura di pietrame rozzamente intonacata, senza pregi architettonici, é peró uno dei piú interessanti monumenti storico-artistico-religiosi del Piemonte.
Infatti presenta tre absidi semicircolari di architettura romanico-lombarda, un interno a tre navate con una parte romanica caratterizzata da un tiburio ottagonale e da colonne con capitelli scolpiti in modo vario, numerosi pezzi di scultura marmorea inseriti in diversi punti dell'attuale costruzione e risalenti al secolo VIII-IX.
Soprattutto, peró, la caratteristica principale della Chiesa é costituita dalla presenza di una cripta che si estende per tutta la superficie del sacro edificio, tanto da essere considerata una vera e propria chiesa sottostante.
Le due Chiese sovrapposte sono orientate, come di consueto, ad est e denotano due epoche di costruzione e, conseguentemente, sistemi costruttivi diversi: pietra da taglio ben lavorata nel XII secolo, muratura di pietrame nel XIII.
Il complesso monumentale versa in gravi condizioni statiche e di manutenzione, dovute in parte alla spinta del terreno che contrasta lungo il fianco nord per tutta l'altezza della chiesa inferiore e in parte alla spinta degli archi della chiesa superiore, che hanno impresso ai pilastri ed alle murature una sensibile inclinazione verso l'esterno, alterando di conseguenza la curvatura degli archi già in parte deformati, nonostante l'applicazione di chiavi di ferro nell'800.
A ció si aggiunge il fatto che per molti anni l'intera proprietà, frazionata fra privati, fu destinata ad usi diversi ed impropri; pertanto l'Amministrazione provinciale di Cuneo ha voluto anzitutto riunificarla acquisendo anche il terreno circostante.
Nel 1951 la Soprintendenza ai monumenti del Piemonte aveva già posto mano ai lavori di rifacimento del tetto, a capriate in vista, sovrastante le strutture del XIII secolo che minacciavano sicura rovina. In quell'occasione fu consolidata e rifatta la muratura d'appoggio del tetto e si demolirono le strutture murarie esistenti nella navatella di mezzogiorno, edificate per creare delle stanze di abitazione, cosí da restituire alla parte di chiesa del XIII secolo la sua organica completezza.
La demolizione delle volte delle stanze mise in luce affreschi romanici, purtroppo assai rovinati.
Attualmente la Soprintendenza ai beni ambientali ed architettonici del Piemonte sta provvedendo a vari interventi di recupero con un impegno di spesa complessiva pari a lire 1,8 miliardi.
Purtroppo, peró, le condizioni del complesso richiedono interventi piú corposi che né l'Amministrazione né la Soprintendenza sono in grado di eseguire.
In particolare, sin dal 1988, l'Ufficio tecnico della Provincia di Cuneo ha fatto redigere un progetto di massima per arrestare il movimento franoso che mina l'intero complesso. Sono necessarie a questo scopo opere di drenaggio ed una "palificata", per un impegno di spesa di lire 2 miliardi.
Il disegno di legge é quindi volto alla salvaguardia di un monumento che appare un significativo esempio di patrimonio storico-religioso di cui é ricco il nostro paese, un patrimonio che, nella ricorrenza del Giubileo, deve essere opportunamente valorizzato.
DISEGNO DI LEGGE |
Art. 1. (Progetto di tutela delle condizioni statiche del complesso monumentale di San Costanzo al Monte) 1. In occasione della celebrazione del grande Giubileo del 2000, é autorizzato l'intervento per la tutela delle condizioni statiche del complesso monumentale di San Costanzo al Monte, sito nella provincia di Cuneo. |
Art. 2. (Disposizioni finanziarie) 1. All'onere derivante dall'attuazione della presente legge, valutato in lire 2 miliardi, si provvede mediante corrispondente riduzione del capitolo 6856 dello stato di previsione del Ministero del tesoro per l'anno 1997, utilizzando parzialmente l'accantonamento relativo alla Presidenza del Consiglio dei ministri. |