Legislatura 15 Atto di Sindacato Ispettivo n° 4-02903

Atto n. 4-02903

Pubblicato il 18 ottobre 2007
Seduta n. 234

FERRANTE - Al Ministro dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare. -

Premesso che:

nella zona di Firmano nel Comune di Premariacco e nel comune confinante di Cividale del Friuli nel periodo 1987 – 2006, sono state realizzate ben cinque discariche;

nella gestione di tali impianti sono state riscontrate dalla magistratura nel corso degli anni varie irregolarità segnalate dal Circolo Legambiente Udine e dal Comitato locale;

dal 1997 l’Arpa (Agenzia regionale per la protezione dell'ambiente), Dipartimento di Udine, ha riscontrato un inquinamento della falda acquifera sottostante, con superamenti dei limiti di legge di elevate concentrazioni di ammoniaca, cromo, rame, nichel e arsenico;

nell’indagine eseguita dall’Università di Udine, in base alla convenzione stipulata con l’Arpa e la Provincia di Udine all’interno del progetto “Firmano pulita”, sul suolo del Comune di Premariacco e in quelli limitrofi del manganese e del cividalese, è stato evidenziato uno sforamento dei valori per quello che riguarda i metalli pesanti;

tra luglio ed agosto del 2006 è stato riscontrato in alcuni pozzi privati distanti dalle discariche tre-quattrocento metri un inquinamento da cloruri di sodio, magnesio, calcio, ferro, zinco superiori ai limiti di legge, con conseguente emanazione di un’ordinanza datata 14 agosto 2006 da parte dell’attuale Sindaco di Premariacco, Rocco Iericitano, che vieta l’uso dell’acqua pompata dai pozzi privati presenti nel raggio di un chilometro dal sito delle discariche a Firmano,

si chiede di sapere se il Ministro in indirizzo intenda urgentemente:

sollecitare i Comuni di Premariacco e di Cividale del Friuli, la Provincia di Udine, e la Regione Friuli Venezia Giulia, ognuno per la sua competenza, ad attivarsi per gli atti, le procedure e le modalità di intervento per la messa in sicurezza e bonifica del sito in questione;

alla luce dei grandi ritardi nella messa in sicurezza e bonifica, valutare la possibilità di diffidare gli enti preposti e di agire in via sostitutiva, intraprendendo tutte le attività necessarie al risanamento ambientale del sito inquinato.