Legislatura 15 Atto di Sindacato Ispettivo n° 3-00938

Atto n. 3-00938

Pubblicato il 19 settembre 2007
Seduta n. 215

BORNACIN - Ai Ministri dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare, dello sviluppo economico e della salute. -

Premesso che:

con decreti interministeriali dei Ministri dell’ambiente, delle attività produttive e della salute del 16 dicembre 2005, sono stati approvati cinque progetti di bonifica con escavo dei fondali del Golfo della Spezia ricadenti nella giurisdizione dell’Autorità portuale della Spezia;

i predetti progetti, redatti ed elaborati da quest’ultimo Ente, sono stati sottoposti al vaglio delle previste Conferenze dei Servizi nei mesi di aprile e luglio 2005;

con provvedimenti del dicembre 2005, sono state bandite le gare per l’affidamento dei lavori inerenti le bonifiche dei fondali antistanti il Terminal Ravano e il bacino di evoluzione;

con ordinanza del settembre 2006, il Consiglio di Stato ha annullato la sentenza del TAR Liguria del maggio precedente che, di fatto, impediva l’esecuzione dei lavori di bonifica autorizzati dal Governo;

conseguentemente, sono stati affidati dall’Autorità portuale della Spezia i lavori per l’escavazione delle operazioni di bonifica dei fondali antistanti il Terminal Ravano, in conformità del progetto elaborato dalla stessa;

quest’ultimo prevede che il materiale di risulta sia trasportato via mare in Germania per essere successivamente smaltito in apposita discarica;

nonostante il tempo intercorso dal perfezionamento degli atti formali, le attività di bonifica si sono arrestate non appena iniziate per inidoneità delle modalità di trasporto del materiale escavato;

a quanto è dato di sapere, la predetta inidoneità sarebbe derivata dal fenomeno dello “scorrimento” dei fanghi durante la navigazione, con conseguente pericolo per le attività di trasporto, tanto che l’Autorità marittima è stata costretta a negare la necessaria autorizzazione;

considerato che

l’interruzione delle operazioni di bonifica per cause non imputabili agli affidatari dei lavori è potenzialmente in grado di determinare un pesante contenzioso fra questi ultimi e il soggetto affidante (l’Autorità portuale) estensore del progetto attuativo, con il rischio concreto di cospicue richieste di risarcimento danni;

la mancata esecuzione degli interventi comporta, oltre ad un evidente danno di carattere ambientale, un ulteriore, gravissimo danno alle attività degli operatori portuali, che, dopo anni di ritardi e attese, vedono ulteriormente compromesse le possibilità di render più competitivo lo scalo spezzino nei confronti dei porti concorrenti;

a quanto è dato di sapere tramite le notizie apparse sugli organi di informazione, la discarica tedesca rifiuterebbe di ricevere il materiale scavato, con ulteriori ritardi e complicazioni nella realizzazione della bonifica,

si chiede di conoscere:

le modalità tecniche di redazione e attuazione del progetto di bonifica dei fondali antistanti il Terminal Ravano predisposto dall’Autorità Portuale della Spezia, con particolare riferimento agli accadimenti che hanno provocato l’arresto delle attività;

se dei problemi emersi dopo l’avvio dei lavori sia stata resa comunicazione ai Ministeri cui compete la vigilanza;

se gli impedimenti sopravvenuti potevano essere evitati o previsti in sede di predisposizione del progetto alla luce del criterio generale della migliore scienza ed esperienza;

quali iniziative concrete il Governo intenda assumere per far sì che le operazioni di bonifica riprendano al più presto, in condizioni di sicurezza per l’ambiente e di rispetto delle normative esistenti.