Legislatura 14 Atto di Sindacato Ispettivo n° 1-00078
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Atto n. 1-00078
Pubblicato il 26 giugno 2002
Seduta n. 198
DATO, VIVIANI, BATTAFARANO, GRUOSSO, MARINO, CADDEO, RIPAMONTI, MICHELINI, GIARETTA, MORANDO, PETRINI, PIZZINATO, PAGANO, SOLIANI, FASSONE, MONTICONE, DEL TURCO, TESSITORE, BERLINGUER.
Il Senato,
premesso che: da mesi ormai la Sicilia sta affrontando, con crescente impazienza e disillusione, l’emergenza idrica che si è fatta giorno dopo giorno insostenibile; quella che i siciliani stanno combattendo quotidianamente, abbandonati dal Governo e dalle istituzioni territoriali, è una battaglia di civiltà, che riguarda il diritto a vivere in maniera dignitosa e ad usufruire dei servizi essenziali per i quali, come tutti i cittadini italiani, pagano le tasse; di fronte a questa situazione di estrema gravità, l’azione dell’Esecutivo e del Commissario straordinario Cuffaro si è indirizzata esclusivamente a mascherare mediaticamente l’assoluta inconsistenza delle soluzioni e dei provvedimenti presi per fronteggiare le richieste che i siciliani formulano da tempo; il 16 maggio 2002 il Consiglio dei ministri annunciava ufficialmente tra le misure per combattere la mancanza d’acqua in Sicilia anche il ricorso alle navi dissalatori. Alla presenza del Presidente del Consiglio Berlusconi, il Ministro per gli affari regionali, La Loggia, garantiva che sarebbero state messe a disposizione dette navi. Il commissario ordinario Cuffaro, lo stesso giorno, assicurava anzi che le navi erano già operative, con una produzione teorica di circa cento litri d’acqua al secondo; di questa acqua, buona solo per le conferenze stampa e gli annunci elettorali, ai siciliani non è arrivata una stilla. Lo ha rivelato ieri sera un’inchiesta televisiva coraggiosa che ha smascherato le menzogne dietro cui si è nascosto in tutti questi mesi il Governo, senza dare risposte alla sete dei siciliani; i dissalatori promessi dall’esecutivo, in Italia non esistono. Si possono costruire, ma ci vogliono almeno 12-13 settimane, a partire dal primo ordinativo, per riuscire ad averne una. Questa è la verità sulle promesse del Governo e del Commissario straordinario; è un caso emblematico dell’inaffidabilità, dell’irresponsabilità e dell’inefficacia di una classe dirigente, impegna il Governo: a venire urgentemente a riferire nell’Aula del Senato in merito alle molte promesse lanciate e dei pochi fatti realizzati per risolvere l’emergenza idrica che sta piegando la Sicilia; a rimettere il mandato del Commissario straordinario nominato dalla Presidenza del Consiglio dei ministri, che ha preso in giro i cittadini sulle navi dissalatori.