Legislatura 14 Atto di Sindacato Ispettivo n° 1-00024
Azioni disponibili
Atto n. 1-00024
Pubblicato il 16 ottobre 2001
Seduta n. 51
FORLANI, SODANO CALOGERO, D'ONOFRIO, BERGAMO, BOREA, BOSI, CALLEGARO, CHERCHI, CICCANTI, CIRAMI, COMPAGNA, CUTRUFO, DANZI, EUFEMI, FORTE, GABURRO, GUBERT, IERVOLINO, MAFFIOLI, MAGRI, MELELEO, MONCADA, PELLEGRINO, RONCONI, SUDANO, TAROLLI, TREMATERRA, TUNIS, ZANOLETTI.
Il Senato,
in vista della trentunesima sessione della Conferenza Generale dell’Organizzazione per l’Agricoltura e l’Alimentazione delle Nazioni Unite (FAO) che si terrà nel nostro Paese dal 5 al 9 novembre; considerato che: l’Agenda del vertice prevede, oltre alla trattazione di importanti questioni relative alla politica generale dell’Organizzazione, quali i programmi di lavoro, l’impiego delle risorse finanziarie, il rinnovo di cariche, che si tenga la Conferenza mondiale sull’alimentazione per verificare, cinque anni dopo il vertice tenutosi a Roma nel 1996, quali risultati intermedi siano stati realizzati; nel vertice mondiale sull’alimentazione tenutosi a Roma nel 1996 i rappresentanti dei 185 Paesi partecipanti e dell’Unione europea, al fine di ridurre la fame nel mondo, fissarono come ambizioso obiettivo delle azioni da intraprendere il dimezzamento del numero degli affamati nel mondo entro il 2015; i dati raccolti dalla FAO mostrano progressi ancora insufficienti per raggiungere gli obiettivi prefissati; per questo nel prossimo vertice gli Stati saranno chiamati ad un nuovo impegno politico e finanziario; l’Italia, in qualità di ospite dell’importante evento, in un momento di particolare tensione internazionale e in un difficile contesto, deve dare precisi segnali sulle linee di azione cercando di concordare l’azione con gli altri Stati membri dell’Unione europea; nello scenario attuale il Parlamento considera ancora più importante promuovere la cooperazione internazionale multilaterale per guidare la predisposizione di regole che garantiscano una globalizzazione equa che distribuisca i benefici dello sviluppo e consenta attraverso la cooperazione di ridurre il divario Nord-sud. Tali azioni risultano indispensabili per un nuovo ordine economico internazionale e, conseguentemente, per realizzare condizioni di pace e sicurezza; occorre rivolgere particolare attenzione alla sussistenza di precise condizioni da porre ad ogni forma di assistenza tecnica o finanziaria ai Paesi beneficiari. Il rispetto dei diritti umani e delle libertà fondamentali e di valori essenziali come la democraticità dei regimi deve essere posto in primo piano come condizione indispensabile di ogni intervento. Occorre stabilire, nell’ambito delle attività di assistenza, dei meccanismi di verifica più efficaci sulla sussistenza nei Paesi beneficiari di tutte le condizioni, comprese quelle istituzionali, tecniche ed amministrative, per realizzare attraverso la cooperazione l’autosufficienza dei Paesi in via di sviluppo senza che si mantengano legami di dipendenza con i Paesi industrializzati, impegna il Governo: a dare un segnale preciso circa la volontà e l’impegno dell’Italia a contribuire alle strategie di riduzione della fame nel mondo ponendo come principale condizione che ogni forma di intervento sia sottoposta ad una verifica puntuale del rispetto da parte dei Paesi beneficiari del principio democratico e dei diritti dell’uomo e delle libertà fondamentali come precisati nella Dichiarazione universale delle Nazioni Unite sui diritti dell’uomo firmata a New York nel 1948, nei Patti sui diritti civili e politici e sui diritti economici e sociali delle Nazioni Unite, firmati a New York nel 1966, nella Convenzione europea sui diritti dell’uomo e le libertà fondamentali del Consiglio d’Europa, firmata a Roma nel 1950, e di ogni altro atto internazionale di carattere universale o regionale in materia di diritti umani e libertà fondamentali; ad adoperarsi per verificare che ogni forma di intervento sia preceduta da una verifica della possibilità di realizzare nel contesto in cui si opera obiettivi di sviluppo reale e non di tipo assistenziale. Tale verifica dovrà riguardare anche l’assetto istituzionale ed amministrativo, nonché la realizzazione di programmi di formazione professionale in quanto condizione imprescindibile per consentire il pieno sviluppo della persona umana e di una nazione.