Legislatura 15 Atto di Sindacato Ispettivo n° 4-02074

Atto n. 4-02074

Pubblicato il 30 maggio 2007
Seduta n. 158

CICCANTI - Al Ministro dello sviluppo economico. -

Premesso che:

il mercato della RC auto registra tariffe a carico dei proprietari dei veicoli a motore tra le più alte dell’Unione Europea;

dal 1995 al 1999, nei cinque anni in cui il mercato assicurativo è stato liberalizzato, ossia le compagnie assicurative avrebbero dovuto farsi concorrenza abbassando le tariffe e migliorando la qualità delle prestazioni, le tariffe in realtà sono aumentate del 63% rispetto alla media europea;

in cinque anni, il mercato libero assicurativo ha determinato in realtà un premio medio pagato dagli automobilisti oltre il doppio di quello pagato nel 1995;

secondo i dati dell’ANIA (Associazione nazionale fra le imprese assicuratrici), tra il 1990 ed il 1998, le tariffe chieste dalle assicurazioni erano aumentate del 100%, a fronte di un aumento dei veicoli a motore in circolazione del 15%;

l'Autorità garante della concorrenza e del mercato, nel 2003, ha chiuso una indagine conoscitiva nel settore delle assicurazione veicoli avendo accertato:

“comportamenti collusivi” da parte delle imprese assicurative e “anomalie che sicuramente non hanno incentivato le imprese a competere ma a cui, dal canto loro, le imprese non hanno saputo reagire efficacemente, come invece accaduto in altri Paesi che hanno sperimentato un’analoga liberalizzazione”;

premi assicurativi cresciuti ad una velocità nettamente superiore ai costi dei sinistri, senza una variazione significativa della qualità delle polizze offerte;

“esistenza di un esteso e pervasivo scambio di informazioni tra numerose imprese relativo a tutti gli aspetti dell’attività assicurativa, ovvero prezzi, sconti, incassi, costi dei sinistri e di distribuzione”;

riunioni all’ANIA di diverse compagnie che hanno discusso in anticipo i nuovi tariffari, stabilendo di fatto un regime assicurativo di oligopolio anziché di libera concorrenza;

una nuova istruttoria, chiusa il 30 novembre 2005 da parte dell'Autorità garante della concorrenza e del mercato, sottolineava le “indebite interferenze dell’ANIA nelle politiche liquidative delle compagnie, che invece dovrebbero costituire il fulcro di autonome strategie commerciali”;

recentemente, come apparso su una rivista (“Diario” n. 22/2007) fatta pervenire ai Senatori, è stata presentata una denuncia alla Procura della Repubblica di Lecce, nella quale si rivela una gigantesca truffa da parte delle compagnie di assicurazione a danno degli assicurati, consistente:

nell’alterazione della frequenza dei sinistri, attraverso la denuncia del sinistro reale a carico dell’assicurato responsabile e della sua replicazione a carico della controparte che aveva ragione;

nella registrazione della duplicazione dei sinistri nel programma informatico di gestione Pegaso (oggi Accenture), che determina la quantità dei sinistri in un anno, su cui l’anno successivo si calcola l’aumento delle tariffe in base alla regola: “più sinistri ci sono in un anno, più alti saranno i premi che gli automobilisti dovranno pagare l’anno dopo”;

nella gestione di “danni gonfiati” con “finte vittorie in sede civile” di INPS ed INAIL, per rivalsa sulle assicurazioni per lesioni personali di lavoratori dipendenti, superiori a 5.000 euro;

nonostante il calo di incidenti dovuti all’introduzione della “patente a punti” il 30 giugno 2003, non vi è stato un corrispondente calo di percentuale delle tariffe;

a fronte di falsi sinistri inventati dai clienti, ovvero all’ipertrofia di quelli veri, è di tutta evidenza anche l’interesse delle compagnie di assicurazione di gonfiare falsi sinistri, il tutto a danno di automobilisti che non fanno incidenti;

l’inaffidabilità del sistema assicurativo italiano è dimostrata anche dalle ingenti multe (700 milioni di lire) comminate dall'Autorità garante della concorrenza e del mercato il 28 luglio 2000 a 39 compagnie di assicurazione, tra cui le più note come Allianz, Fondiaria, Generali, Lloyd Adriatico, Mediolanum, Ras, Sai, Toro, Unipol;

la fine dell’esclusiva per gli agenti assicurativi ed il rimborso di danni a persone o cose, entro certi limiti, dalla propria assicurazione (senza rimborso di costi per assistenza tecnico-legale), introdotti dalle cosiddette “liberalizzazioni”, non hanno in realtà intaccato questo inquietante contesto di “falso libero mercato assicurativo”,

si chiede di conoscere:

quali decise e significative iniziative, nell'ambito delle proprie competenze, il Ministro in indirizzo intenda intraprendere per verificare il rapporto causa-effetto tra la registrazione nel programma (Pegaso) dei sinistri virtuali e l’aumento delle tariffe nell’anno successivo e per verificare, ed eventualmente contrastare o eliminare, gli strumenti organizzativi di collegamento indiretto tra le compagnie nel mercato assicurativo, al fine di contrastare la logica di “cartello” che viola il principio di concorrenza e danneggia il consumatore;

quali iniziative intenda intraprendere a seguito dei rilievi emersi dalla indagine conoscitiva, intrapresa nel 2003 e nel 2005 dall'Autorità garante della concorrenza e del mercato sul mercato assicurativo, dove palesi sono le violazioni al principio di concorrenza;

quali iniziative si intendano intraprendere nei confronti dell’ANIA, che ha dimostrato e sta dimostrando, anche sulla base dei rilievi dell'Autorità garante della concorrenza e del mercato, di non garantire il ruolo di neutralità che deve avere nel mercato assicurativo.