Legislatura 15 Atto di Sindacato Ispettivo n° 4-01951
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Atto n. 4-01951
Pubblicato il 15 maggio 2007
Seduta n. 152
CAMBER - Ai Ministri della salute e della giustizia. -
Premesso che:
nell'aprile 2007 l'Ordine dei medici di Udine ha pubblicizzato due iniziative:
con la prima iniziativa l'Ordine ha predisposto un modulo intitolato "dichiarazioni anticipate di trattamento" consistente in una "proposta di testamento che, firmato, diventerà a tutti gli effetti atto legale (...) consegnandosi una copia ad un fiduciario nominato, altre copie al medico di base, all'avvocato, al notaio oppure all'ordine stesso (...) l'atto deve rinnovarsi ogni due anni pena nullità";
le disposizioni sono "vincolanti (...) per medici ed operatori sanitari", con l'obiettivo dichiarato di "spingere per una legge nazionale sul testamento (...) per dare uno scossone all'immobilismo parlamentare";
nel modulo non si indica alcuna metodologia che aiuti il cittadino per una scelta consapevole, limitandosi a far sottoscrivere un'affermazione del tipo "qualora non si possa più ragionevolmente attendere (...) dispongo che (...) siano/non siano (...) iniziati e continuati i seguenti trattamenti di sostegno vitale"; peraltro includendo tra i "trattamenti" anche l'alimentazione e la idratazione assistita e non precisandosi i tipi di malattia considerati;
con la seconda iniziativa l'Ordine, in relazione alla prescrizione della cosiddetta "pillola del giorno dopo" ha stabilito che l'eventuale "obiettore deve darsi da fare e reperire un altro medico non obiettore naturalmente entro tempi e modalità appropriate" altrimenti l'obiettore è "costretto" a fornire la ricetta della pillola; sostenendo che "l'Ordine è un organo ausiliario dello Stato con il mandato di controllare la professione a salvaguardia della salute pubblica",
si chiede di sapere:
se il medico debba essere un mero fornitore di prestazioni prescindendosi dalle sue convinzioni etico-scientifiche;
se sia compito di un Ordine dei medici locale assumere posizioni coercitive verso i propri iscritti in materie in discussione, peraltro, nelle sedi istituzionali competenti;
se nel caso delle modulistica richiamata per la prima iniziativa non si introduca surrettiziamente (con la sospensione di idratazione ed alimentazione) una pratica di eutanasia omissiva: tra l'altro, agendo in contrasto col deliberato del Comitato nazionale di bioetica sulla nutrizione ed idratazione assistite (documento del 30 settembre 2005), e non prevedendosi metodologie di sorta atte ad informare congruamente il cittadino per consentire una scelta pienamente consapevole.