Legislatura 15 Atto di Sindacato Ispettivo n° 4-01931

Atto n. 4-01931

Pubblicato il 15 maggio 2007
Seduta n. 152

TOMASSINI - Al Ministro della salute. -

Considerato che:

la decisione della Commissione europea del 19 marzo 2002 stabilisce la definizione dei casi ai fini della dichiarazione delle malattie trasmissibili alla rete di sorveglianza comunitaria istituita ai sensi della decisione n. 2119/98/CE del Parlamento europeo e del Consiglio prevedeva definizione e criteri di classificazione delle malattie infettive soggette a rilevazione, al fine di poter disporre, nei Paesi europei, di dati omogenei e quindi confrontabili, delle principali malattie infettive e detta decisione impone l’adeguamento dei sistemi in uso nei Paesi membri entro il 1° gennaio 2003;

allo stato attuale la rilevazione delle malattie infettive in Italia avviene ancora sulla base dell’elenco e dei criteri di classificazione del decreto ministeriale 15 dicembre 1990 e che, quindi, il sistema di notifica italiano presenta delle incongruità con quanto previsto a livello europeo;

alle direttive previste dal decreto ministeriale 15 dicembre 1990 si sono affiancate, negli anni, ulteriori circolari per la rilevazione delle malattie infettive ( meningiti batteriche, legionellosi, meningite da chingunya, rosolia in gravidanza e focolai di morbillo, aids), con ulteriori e differenti flussi di dati, da cui derivano statistiche a sé stanti, creando un complessivo sistema farraginoso, con sovrapposizioni e incongruenze;

le misure di controllo, da porre in atto a fronte di casi di malattie contagiose atte a evitare la diffusione e l’insorgenza di casi secondari, risalgono alla circolare n. 4 del 13 marzo 1998 - misure di profilassi per esigenze di sanità pubblica e comprendono misure superate dalle acquisizioni scientifiche (come il caso della pediculosi o delle malattie esantematiche), rispetto alle quali la letteratura scientifica non ha evidenziato alcuna evidenza nell’essere effettivamente efficaci a prevenire il contagio e che, di contro, si rivelano in taluni casi discriminatorie;

nel programma dei CCM (Comitati consultivi misti) del 2004 all’area “Malattie infettive e diffusive” era assegnato un finanziamento complessivo di 5.400.000 euro, ma che, ad oggi, non risulta alcun tangibile risultato sul fronte dell’aggiornamento del sistema di rilevazione e notifica delle malattie infettive,

si chiede di sapere quali attività siano state realizzate e con quali relative risorse, sia del Ministero che dei CCM, e con quali risultati, relativamente a: 1) predisposizione di sistemi informatici per la rilevazione di malattie infettive (indipendentemente dall’assoggettamento a notifica): applicativi disponibili, stato di avanzato, utilizzo effettivo; 2) adeguamento del sistema di notifica alle direttive europee: situazione, adozione effettiva di criteri uniformi; 3) diffusione di statistiche aggiornate e report periodici su scala nazionale sulle principali malattie infettive e confronti spazio-temporali; 4) aggiornamento delle linee-guida sulle misure di controllo delle malattie infettive, con particolare riguardo alle parassitosi, alle malattie trasmesse da alimenti, alle malattie esantematiche dell’infanzia.