Legislatura 15 Atto di Sindacato Ispettivo n° 4-01825

Atto n. 4-01825

Pubblicato il 2 maggio 2007
Seduta n. 145

Titolo: sulla distribuzione di acqua inquinata a Palermo

FERRANTE - Al Ministro della salute. -

Premesso che:

si apprende da notizie di stampa ("la Repubblica", 14 marzo 2007, pagine locali di Palermo) della denuncia fatta da parte di Legambiente e del Movimento difesa del cittadino circa l’alto livello di solfati nell’acqua della città di Palermo, nonostante “il sindaco minimizza e l’Amap annuncia, a seguito di alcuni controlli interni, che (…) la presenza dei solfati è rientrata nella norma: 247 milligrammi, tre in meno del massimo";

dalle stesse notizie di stampa si apprende che l'Amap, l'azienda municipalizzata che gestisce la risorsa acqua a Palermo, ritiene che “il problema degli sforamenti è destinato a ripetersi in futuro, tanto che l'Amap e il Comune ribadiscono l'intenzione di chiedere alla Regione e al Ministero della sanità una deroga sui limiti di legge";

il Sindaco di Palermo, si legge nell'articolo, avrebbe dichiarato, che "non c'è mai stato alcun allarme né emergenza sui livelli di solfato (...) anzi (...) la situazione è sotto controllo e lo è sempre stata" ma anche che "nelle scorse settimane (...) i rilevamenti dell’Ausl 6 hanno accertato un dato compreso tra 300 e 350 milligrammi, superiore alla soglia di legge, ma inferiore a quanto consentito in altre regioni che hanno ottenuto la deroga ministeriale come il Veneto e il Lazio";

lunedì 12 marzo 2007, secondo il Comune e l’Amia, società per l'igiene cittadina, nell'acqua erogata ai cittadini palermitani c'erano 270 milligrammi per litro, che ieri sono scesi a 247. Il quantitativo di solfati presenti nell'acqua varia però da zona a zona. Non esiste, dunque, un'analisi che possa accomunare tutti i quartieri di Palermo;

buon senso e saggia amministrazione avrebbe voluto che i cittadini palermitani fossero prontamente informati dei rischi derivanti dall’utilizzo dell’acqua distribuita nella rete cittadina ed ancor di più sarebbe stata opportuna l’emissione di un'apposita ordinanza al fine di non utilizzare l’acqua per il consumo umano; tutto questo a preventiva tutela della salute pubblica,

si chiede di sapere:

se il Ministro in indirizzo non intenda attivare tutte le procedure tecnico amministrative che portino immediatamente alla realizzazione di analisi sulle acque della rete idrica di Palermo per verificare la potabilità dell'acqua a tutela della salute dei cittadini di Palermo;

se non ritenga di dover intervenire per verificare se ci sono stati comportamenti omissivi da parte degli organi preposti alla tutela e controllo della salute pubblica.