Legislatura 15 Atto di Sindacato Ispettivo n° 4-01822

Atto n. 4-01822

Pubblicato il 2 maggio 2007
Seduta n. 145

Titolo: Sulla mancata ricomposizione di una opera di Beato Angelico

AMATO - Al Ministro per i beni e le attività culturali. -

Risultando all'interrogante che:

due dipinti su legno rivestito di sfoglia d’oro del Beato Angelico, uno dei maggiori pittori fiorentini del Rinascimento, risalenti al 1493, parti mancanti di un capolavoro composto da otto tavole esposto nella chiesa di San Marco a Firenze poi disperso durante il periodo delle guerre napoleoniche, componevano la collezione privata di Jean Preston, morto ad Oxford nel 2006;

in seguito al decesso di Preston, i dipinti, riscoperti nel novembre 2006 dalla comunità artistica internazionale dopo la misteriosa scomparsa nel XIX secolo, sono stati messi all’asta in data 20 aprile 2007, in Inghilterra, presso la casa d’aste Duke’s a Dorchester;

il Governo italiano, per il tramite del Soprintendente al Polo museale Fiorentino, prof.ssa Cristina Acidini, ha partecipato all’asta con la speranza di riportare in Italia i pannelli per ricomporre l’opera originale composta da otto parti;

il budget di 1,5 milioni di sterline messo a disposizione dal Governo per concorrere all’asta ed aggiudicarsi i dipinti del Beato Angelico si è rivelato insufficiente di fronte all’offerta avanzata da un anonimo collezionista privato che ha vinto l’asta con l’offerta finale di 1,7 milioni di sterline;

considerato che :

l’occasione, ormai perduta, di riportare, dopo due secoli, in Italia un assoluto capolavoro del Rinascimento fiorentino ha carattere di irripetibilità, lasciando così incompleta l’opera del Beato Angelico, senza possibilità di reintegrare le tavole mancanti;

in occasione del prestito, per la rassegna ‘Primavera Italiana’ a Tokyo in Giappone de "L’Annunciazione" di Leonardo da Vinci, il Ministro ha più volte ribadito l’esistenza di una contropartita tecnico-scientifica nonché economica da parte del Governo e degli sponsor giapponesi a fronte dell’eccezionale prestito,

si chiede di sapere:

in base a quali valutazioni sia stato fissato il budget messo a disposizione dal Governo per l’asta di Dorchester in soli 1,5 milioni di sterline;

se non ritenga che fosse doveroso, per la salvaguardia del patrimonio artistico nazionale, impegnarsi maggiormente e con più consistenti fondi, magari derivanti dal prestito all’estero di capolavori italiani come “l’Annunciazione” di Leonardo da Vinci, per cogliere l’irripetibile occasione di poter ricomporre in Italia l’opera del Beato Angelico.