Legislatura 15 Atto di Sindacato Ispettivo n° 4-01516
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Atto n. 4-01516
Pubblicato il 13 marzo 2007
Seduta n. 122
MORGANDO - Al Ministro dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare. -
Risultando all'interrogante che:
nell’anno 2000 il Consiglio direttivo dell’Ente Parco nazionale Valgrande, con sede provvisoria in Verbania, ha deliberato all’unanimità (con delibera n. 42/2000) e secondo quanto disposto dalla legge 394/91 di collocare la nuova sede dell’Ente presso il Comune di Vogogna (Verbano-Cusio-Ossola), facente parte del Parco medesimo, al contrario della città di Verbania non inclusa nel medesimo;
in virtù di tale determinazione è stata avviata la procedura amministrativa per l’individuazione della nuova sede dell’Ente, che si è sostanziata dapprima nella predisposizione a cura del Consiglio direttivo e della Giunta dell’Ente Parco di uno studio di fattibilità e successivamente nell’avvio di una procedura ad evidenza pubblica che ha portato all’individuazione di un immobile avente le caratteristiche tecnico-funzionali richieste dall’Ente Parco medesimo all’interno del centro storico del Comune di Vogogna, compreso entro il perimetro dell’area protetta;
tale individuazione ha consentito di avviare un'importante operazione di ristrutturazione di un significativo immobile di pregio sito nel centro storico del Comune di Vogogna (bene vincolato dalla competenze Sovrintendenza) denominato “Villa Biraghi” di sicura valenza storica ed architettonica con grosso parco pertinenziale e composto di struttura aulica e convenientemente estesa, tale da poter agevolmente soddisfare le richieste funzionali di una struttura complessa quale quella di cui si richiede la localizzazione oltre che inserita funzionalmente in un importante complesso architettonico risalente al secolo XIV e recentemente classificato tra i “borghi più belli d’Italia”;
giova ricordare altresì che alla determinazione - cui si è pervenuti con l’espressione unanime degli Enti locali interessati attraverso la relativa Comunità del Parco - si è pervenuti anche in funzione della facilità di accesso dell’abitato di Vogogna, servito sia dalla Strada Statale n. 33 del Sempione sia dalla linea ferroviaria internazionale Milano-Domodossola-Ginevra e dalla linea ferroviaria internazionale Genova-Novara-Domodossola-Basilea;
in funzione di tali determinazioni, si è giunti alla predisposizione di uno specifico Accordo di programma tra il Comune di Vogogna, la Regione Piemonte e il Ministero dell’Ambiente che ha portato allo stanziamento della cifra di 1.905.416,08 euro tra i vari soggetti interessati in funzione del quale è stato individuato nel Comune di Vogogna la stazione appaltante dell’opera e nell’Ente Parco Valgrande il beneficiario dell’infrastruttura al quale in funzione di tale accordo viene trasferito l’utilizzo gratuito del bene immobile di proprietà comunale per 99 anni;
sulla base di tale Accordo di programma sono state esperite tutte le formalità di legge per la progettazione dell’intervento (che ha ricevuto anche il parere favorevole dell’Ente Parco interessato) e per l’appalto delle opere, le quali risultano allo stato regolarmente concluse con l’avvenuta consegna da parte del Comune di Vogogna in data 27 dicembre 2006 all’Ente Parco, avvenuta con relativo verbale alla presenza del Presidente dell’Ente Parco, Alberto Actis, del Presidente della Comunità del Parco Aldo Brocca, e del Sindaco di Vogogna, Marco Zago;
nei giorni scorsi il Presidente dell’Ente Parco ha dichiarato ai mass media locali la propria intenzione di voler bloccare il trasferimento della sede presso il nuovo immobile in attesa di non meglio precisate verifiche di natura tecnica, giungendo a definire “poco lungimirante” la scelta compiuta dagli organi dell'Ente, e dal medesimo Presidente sottoscritta in più occasioni;
l’Ente Parco Valgrande continua ad essere ospitato (previo pagamento di affitto che incide onerosamente sul proprio bilancio) presso una struttura incongrua (già oggetto di evacuazione nel recente passato), situata all’esterno del Parco e non funzionale in termini di efficienza della pubblica amministrazione, oltre che di dubbia rispondenza ai requisiti previsti dalle normative in materia di antinfortunistica e di sicurezza;
tale situazione di stallo amministrativo rischia di ripercuotersi negativamente sulle casse dell’Ente Parco Valgrande, che si ritrova ad avere a disposizione gratuitamente una sede prestigiosa e certamente funzionale che non viene occupata in funzione di non meglio precisate volontà ostracistiche da parte del Presidente, assunte senza la consultazione degli organi dell’Ente Parco medesimo;
la vicenda si inquadra all’interno di un andamento amministrativo dell’Ente Parco caratterizzato nel corso degli ultimi anni da una situazione di assoluto stallo, di perdita di finanziamenti e di mancanza di investimenti sul territorio, circostanza che ha causato malumori e delusioni tra le popolazioni interessate che avevano al contrario accolto positivamente l’istituzione del Parco e dimissioni e mancanza di partecipazione alle riunioni degli organi da parte di amministratori locali in segno di protesta nei confronti della conduzione dell’Ente, il quale risulta ad oggi (a sedici anni dalla sua istituzione) ancora privo del Direttore e con una gestione affidata in maniera impropria al Presidente,
si chiede di sapere se il Ministro in indirizzo:
intenda procedere nei confronti dell’Ente Parco Valgrande e del suo Presidente affinché sia regolarmente dato seguito al trasferimento della sede del Parco dagli immobili attuali, non corrispondenti ai requisiti di legge, al nuovo immobile ristrutturato, sito nel territorio del Comune di Vogogna, nell’ambito della Comunità montana “Valle Ossola”, in provincia del Verbano-Cusio-Ossola;
intenda promuovere (come si propone) una specifica ispezione presso l’Ente Parco nazionale Valgrande, al fine di acquisire notizie e informazioni circa lo stato di malessere amministrativo in esso serpeggiante, evidenziato dalle proteste di numerosi Sindaci e Amministrazioni locali;
intenda valutare la possibilità di compiere un sopralluogo presso il sito in questione, al fine di potersi rendere conto di persona della bontà dell’opera di restauro e ristrutturazione realizzata, pienamente confacente agli indirizzi e alle finalità dell’Ente Parco oltre che largamente apprezzata dalle amministrazioni e dalle popolazioni interessate.