Legislatura 15 Atto di Sindacato Ispettivo n° 3-00467

Atto n. 3-00467

Pubblicato il 13 marzo 2007
Seduta n. 122

MUGNAI , TOTARO - Al Ministro dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare. -

Premesso che:

recentemente, il Presidente dell’Autorità portuale di Livorno ha annunciato alla stampa che non sarà più necessario far confluire nella vasca di colmata tutti i fanghi scavati dai fondali portuali e che una parte di essi sarà sversata in mare;

sempre da articoli apparsi sulla stampa si legge che questo dovrebbe “rallentare la velocità con cui si va ad esaurire lo spazio attualmente rimasto nella vasca di colmata” ovvero circa 30-40.000 metri cubi;

di recente, a seguito di un'indagine avviata dall'autorità giudiziaria, i Carabinieri del Nucleo ecologico (Noe) hanno messo sotto sequestro una parte dell'area della vasca di colmata;

la decisione del Giudice per le indagini preliminari era stata adottata a seguito di uno dei prelievi di controllo avvenuti dall'Arpat (Agenzia regionale per la protezione dell’ambiente e del territorio), ed il campione era risultato ben al di sopra dei parametri consentiti per quanto riguarda l’inquinamento da idrocarburi;

per i laboratori privati dell’Autorità portuale di Livorno lo stesso campione non costituiva elemento di preoccupazione;

già in un passato non troppo lontano, erano stati riversati fanghi nel mare di fronte alla costa livornese con danni all' ecosistema che tutti ricordano;

i fanghi che il Presidente dell’Autorità portuale intende scaricare a mare, saranno riversati nel bel mezzo del "Santuario dei Cetacei", dell'istituenda area marina protetta della Meloria e di fronte al Parco nazionale dell'Arcipelago toscano, con gravi conseguenze inquinanti, grave attentato alla biodiversità della flora e della fauna marina di tali aree e ingenti danni alla costa con pesanti ripercussioni sull'immagine del territorio livornese e sull'attività turistica;

la normativa ambientale messa a punto dal Ministro dell'ambiente e per la tutela del territorio nella XIV Legislatura, ponendo particolare attenzione in questo specifico settore, aveva individuato con le vasche di colmata la corretta soluzione del problema impedendo di riversare i fanghi in mare;

anche le recenti disposizioni inerenti tali problematiche contenute nel comma 996 dell'articolo 1 della legge 27 dicembre 2006, n. 296 (legge finanziaria per il 2007) - che reca modifiche aggiuntive all'articolo 5 della legge 28 gennaio 1994, n. 84 - precisano, tra l'altro, che i materiali derivanti dalle attività di dragaggio possano essere sversati, su autorizzazione del Ministero dell'ambiente, purché non esibiscano positività ai test ecotossicologici, e che tale idoneità viene verificata mediante apposite analisi da effettuare nel sito sulla base di metodologie e criteri stabilite con apposito decreto del Ministro dell'ambiente;

a giudizio degli interroganti, le amministrazioni locali di centro-sinistra continuano a non mostrare alcun interesse per i problemi ambientali e per la qualità del mare che bagna questo tratto della costa toscana,

gli interroganti chiedono di sapere:

se il Ministro in indirizzo sia a conoscenza delle intenzioni del Presidente dell'Autorità portuale di Livorno;

alla luce di quanto esposto in premessa, quali azioni di competenza intenda intraprendere per evitare gli ingenti danni che l'eventuale scarico dei fanghi scavati dai fondali portuali determinerebbe nell'intera area marina prospiciente la costa livornese.