Legislatura 15 Atto di Sindacato Ispettivo n° 4-01266

Atto n. 4-01266

Pubblicato il 6 febbraio 2007
Seduta n. 102

SODANO - Al Ministro dell'interno. -

Risultando all'interrogante che:

nel corso di un’indagine antiabusivismo disposta dalla Procura della Repubblica di Nola, in data 1° febbraio 2006 veniva clamorosamente alla luce l'esistenza di un intero quartiere abusivo, situato in Casalnuovo di Napoli, in località via Tamburello, e composto da 29 edifici in avanzata fase di costruzione, mancanti dei relativi titoli autorizzativi e dei permessi di costruzione. Gli edifici, composti di un numero di piani variabile da quattro a sette, avrebbero potuto ospitare almeno 200 nuclei familiari, unitamente ad esercizi commerciali, il tutto senza che nel sito vi fossero le necessarie infrastrutture;

l’insediamento è sorto in una zona qualificata dagli strumenti urbanistici come agricola, in prossimità di un’area con suolo fortemente friabile e di natura paludosa, sottoposta negli anni passati a scarichi di natura industriale con accertate infiltrazioni di agenti tossici nelle falde acquifere;

in data 6 febbraio 2007, nel corso di un'ulteriore operazione, le forze di polizia hanno accertato l'esistenza di altri 21 edifici abusivi, per un totale di 135 appartamenti, situati in via Filichito, la cui e storia è del tutto analoga al caso precedente;

ancor più grave, tuttavia, è il fatto che 5 famiglie abitano regolarmente altrettanti appartamenti, presso cui hanno residenza, la qual cosa implica che il necessario iter autorizzativo abbia coinvolto sia l'ufficio tecnico che il corpo di Polizia municipale, cui spettano gli accertamenti del caso;

altrettanto rilevante è il fatto che per gli edifici in via Filichito risultava domanda di sanatoria edilizia, presentata nel 2004 e sottratta dall'ufficio tecnico in seguito ad un furto;

più volte associazioni e forze politiche del territorio avevano denunciato un clima pesante ed intimidatorio, con evidenti segni di speculazione edilizia, dietro cui le indagini in corso sembrano rilevare la presenza di personaggi legati alla criminalità organizzata;

secondo quanto riportato dagli organi di stampa, questi fatti gravi potrebbero delineare una rete di complicità e coperture che giungerebbe a coinvolgere proprietari dei suoli, imprenditori edili, tecnici comunali e amministratori pubblici, nonché le organizzazioni criminali presenti sul territorio;

secondo l’ipotesi istruttoria della Procura di Nola, i personaggi iscritti nel registro degli indagati, legati a clan camorristici, avrebbero contattato i politici locali, che a loro volta avrebbero assicurato il condono per i manufatti in questione;

il controllo del territorio e la denuncia di fenomeni di abusivismo sono compiti delle amministrazioni locali, della polizia municipale, degli uffici tecnici preposti;

come la magistratura ipotizza, appare davvero inverosimile che l'amministrazione comunale di Casalnuovo, dotata di apparati preposti al controllo del territorio, non si sia accorta della nascita di un intero rione abusivo, tesi invece sostenuta dallo stesso sindaco del Comune napoletano;

è tra i poteri del sindaco quello di disporre l’acquisizione forzata degli immobili abusivi e l’utilizzo a scopi civici, così come la demolizione,

si chiede di sapere:

se si intendano attivare, nell'ambito delle proprie competenze, i necessari strumenti di controllo e verifica dell’operato dell’amministrazione comunale di Casalnuovo, per accertare eventuali responsabilità o anche omissioni che abbiano potuto favorire interessi illeciti o produrre ulteriori elementi di danno ad un città che ha già subito negli anni un enorme sacco edilizio;

se si stia valutando, nell'ambito delle proprie competenze, la possibilità di inviare una commissione di ispettori al Comune di Casalnuovo per verificare se sussistono gli estremi per uno scioglimento del Consiglio comunale per infiltrazioni o condizionamenti di natura camorristica;

se si intendano sollecitare, nell'ambito delle proprie competenze, l'amministrazione comunale di Casalnuovo e la Giunta regionale della Campania a dare attuazione alle normative vigenti, come la legge 18 aprile 1962, n. 167, e successive modificazioni ed integrazioni; la legge 28 febbraio 1985, n. 47, art. 7; il decreto-legge 23 aprile 1985, n. 146, art. 2, convertito, con modificazioni, dalla legge 21 giugno 1985, n. 298; il decreto legislativo 18 agosto 2000, n. 267, articoli 107 e 109; nonché la legge regionale 10/2004, art. 10 (Interventi sostitutivi della Regione ai sensi dell’articolo 31, comma 8, del decreto del Presidente della Repubblica 380/2001). Tale disposto normativo prescrive l'abbattimento dei manufatti abusivi ed autorizza la Regione a sostituirsi alle amministrazioni inadempienti;

quali ulteriori provvedimenti di competenza si intendano adottare per fare chiarezza su eventuali coperture e complicità che potrebbero coinvolgere tecnici comunali e amministratori locali, e riportare la legalità in un territorio dove impera il controllo della criminalità organizzata, spesso garantita da forme di connivenza con la pubblica amministrazione che provocano danni incalcolabili al territorio e ai cittadini.