Legislatura 15 Atto di Sindacato Ispettivo n° 1-00060

Atto n. 1-00060

Pubblicato il 31 gennaio 2007
Seduta n. 98

BURANI PROCACCINI , SCHIFANI , FAZZONE , SANCIU , BIANCONI , GHIGO , CARRARA , SANTINI , MORRA , LORUSSO , ALBERTI CASELLATI , MALAN , PONTONE , ALLEGRINI

Il Senato,

premesso che:

le cronache giornaliere dei mass-media riportano notizie di bambini sfruttati dalle comunità e/o singole famiglie nomadi, ospiti occasionali o permanenti nei campi di accoglienza delle periferie delle grandi città, per esercitare accattonaggio, prostituzione o piccoli furti;

l'età dei bambini sfruttati va dalla più tenera età (bambini in braccio a sedicenti madri regolarmente addormentati) a età immediatamente prossime all'ingresso scolastico (bambini di pochi anni che si aggirano per piazze, sottopassaggi o metropolitane senza apparente controllo);

luoghi come la metropolitana romana sono divenuti autentiche kasbah dove i bambini sfruttati sono un numero enorme e ciò davanti agli occhi di tutti, polizia e servizi di sicurezza compresi, senza che nessuno senta il dovere civile ed umano, sociale ed istituzionale di fare qualcosa;

l'Italia si è da tempo dotata di strumenti legislativi idonei al contrasto dello sfruttamento dei bambini (leggi sulla tratta degli esseri umani, Codice di Pubblica Sicurezza, leggi di contrasto alla pedo-pornografia, disposizioni regionali o cittadine per l'istituzione di centri di prima accoglienza, importanti perché non traumatici per i minori ma molto rari e poco conosciuti);

estese ed accurate operazioni di polizia non fermano lo sfruttamento di minori e la loro tratta in una sorta di passaggio di vendite e/o affitto fra gruppi e comunità nomadi, ma nulla si fa nel continuum quotidiano ed è sotto gli occhi di tutti l'indifferenza colpevole e generalizzata delle forze di polizia urbane o nazionali che "chiudono ambedue gli occhi" cercando di non vedere e non sentire. Inoltre le stesse, anche se interpellate più volte, non sanno dare risposte adeguate di alcun tipo;

l'ingresso nell'Unione europea di Paesi come la Romania, tradizionalmente luoghi di residenza delle maggiori comunità nomadi crea non poca apprensione per il quasi certo intensificarsi del fenomeno in questione,

impegna il Governo:

a porre in essere iniziative idonee per sottrarre i bambini allo sfruttamento a cui sono ferocemente sottoposti e per assicurare a quegli stessi bambini igiene, protezione, frequenza scolastica, controlli d'identità ed appartenenza familiare accertata e riconosciuta. Tutto ciò perché non è più tollerabile nessuna forma d'incertezza o indifferenza in quanto l'Italia risulta ampiamente inadempiente rispetto alla Convenzione di New York ed a tutte le raccomandazioni e convenzioni europee sui diritti dell'infanzia.