Legislatura 15 Atto di Sindacato Ispettivo n° 4-00900

Atto n. 4-00900

Pubblicato il 21 novembre 2006
Seduta n. 77

FERRANTE - Ai Ministri dello sviluppo economico, dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare e per i beni e le attività culturali. -

Premesso che:

il decreto legislativo 29 dicembre 2003, n. 387, prevedeva l’individuazione di specifiche “linee guida” per l’approvazione dei progetti di impianti da fonti rinnovabili; in particolare, l’articolo 12 prevede che tali linee guida, approvate in Conferenza Unificata, “su proposta del Ministro delle attività produttive, di concerto con il Ministro dell’ambiente e della tutela del territorio e del Ministro per i beni e le attività culturali, (…) sono volte ad assicurare un corretto inserimento degli impianti (…) nel paesaggio”; tali linee guida non risultano ad oggi emanate;

in diverse Regioni sono state approvate moratorie nei confronti della realizzazione di nuovi impianti eolici, provocando gravi conseguenze alle aziende del settore, nonché allo sviluppo di una delle fonti rinnovabili che ha le maggiori potenzialità di sviluppo;

la realizzazione di impianti fotovoltaici in diversi Comuni italiani sta evidenziando ritardi e problematiche procedurali, proprio perché non esistono normative di riferimento;

nel disegno di legge finanziaria per il 2007 sono previsti incentivi per la diffusione di impianti solari termici, ed è imminente l’approvazione da parte del Ministero dello sviluppo economico della revisione degli incentivi per gli impianti solari fotovoltaici; a tali interventi si dovrebbe inoltre accompagnare una semplificazione della normativa di intervento;

nel programma dell’Unione è fissato l’obiettivo di giungere nel 2011 a produrre in Italia il 25% di energia elettrica da fonti rinnovabili;

l’Italia - a dispetto degli innegabili vantaggi arrecati dall’uso di fonti rinnovabili di energia alla salute dei cittadini e all’ambiente, e nonostante le sue caratteristiche climatiche e geologiche la rendano idonea più di molti altri Paesi allo sviluppo di alcune di tali fonti - continua ad essere inspiegabilmente in ritardo rispetto agli altri Stati europei nella promozione dell’utilizzo di fonti rinnovabili;

in particolare, la promozione delle fonti energetiche rinnovabili è da tempo una delle priorità della politica dell’Unione europea, che, nel Libro bianco del 1997, ha fissato i propri obiettivi di sviluppo delle fonti energetiche rinnovabili: raggiungere un contributo al fabbisogno energetico dell’Unione Europea pari al 12% entro il 2010, e del 22% nella produzione di energia elettrica (25% per l’Italia);

rispetto alla produzione energetica complessiva, le fonti rinnovabili in Italia nel 2005 rappresentano solo il 7%, ma in realtà la quota di rinnovabili vere e proprie (escludendo il settore idroelettrico, ma anche i rifiuti, che non sono considerati tra le fonti rinnovabili dall’Unione europea) è ferma al 6,1%. Eppure il “Libro bianco per la valorizzazione energetica delle fonti rinnovabili”, approvato con la delibera del CIPE 126/1999, individuava per ciascuna fonte gli obiettivi di diffusione al 2008-2012. Per l’eolico l’obiettivo da raggiungere è 2.500 megawatt, a fronte di 1.700 megawatt installati e degli oltre 18.000 megawatt che può vantare la Germania. Per il solare termico il CIPE stabiliva che l’Italia avrebbe dovuto raggiungere i 3 milioni di metri quadrati, a fronte degli attuali poco più di 516.000 metri quadrati installati; mentre, per il fotovoltaico in Italia sono installati appena 36 megawatt a fronte dei 1.537 megawatt installati in Germania;

inoltre, questi ritardi influiscono anche sullo sviluppo dell'utlizzo delle biomasse, che potrebbero contribuire per circa il 3% ai consumi nazionali di energia, ma che hanno - se opportunamente incentivate - ampie possibilità di aumentare il proprio contributo in pochi anni. Si potrebbe, ad esempio, dalle operazioni di manutenzione dei boschi e dalla produzione agricola destinare ad uso energetico all’incirca 15 milioni di metri cubi, che corrispondono a un potenziale energetico di circa 3 Mtep (milioni di tonnellate equivalenti di petrolio);

inoltre, è fondamentale ricordare ed evidenziare che la promozione delle fonti rinnovabili per la produzione di energia elettrica costituisce una delle principali opportunità per il raggiungimento degli obiettivi del Protocollo di Kyoto,

si chiede di sapere quali tempi e quali modalità i Ministri in indirizzo intendano utilizzare, nell’ambito delle rispettive competenze, al fine di arrivare all’emanazione delle fondamentali e specifiche linee guida per l’approvazione dei progetti di impianti da fonti rinnovabili, che ad oggi ancora non sono note, e in assenza delle quali gli interventi sul territorio rischiano di mettere in pericolo gli obiettivi fissati dal Governo.