Legislatura 15 Atto di Sindacato Ispettivo n° 4-00901

Atto n. 4-00901

Pubblicato il 21 novembre 2006
Seduta n. 77

IOVENE - Ai Ministri dell'interno e dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare. -

Premesso che:

dal 12 al 14 novembre del 2004 la provincia di Catanzaro fu colpita da fenomeni atmosferici particolarmente intensi;

a Tiriolo, Comune della provincia di Catanzaro, dopo tre giorni di pioggia battente si verificarono una serie di frane e smottamenti che toccarono da vicino il centro abitato;

a seguito di queste frane e smottamenti il Sindaco di Tiriolo, Domenico Greco, ed il Consiglio comunale hanno chiesto lo stato di calamità ed emesso una serie di ordinanze di sgombero lungo la direttrice via Due mari - viale Cavour - piazza Italia - via Cigala - piazza della Libertà, al fine di consentire il ripristino delle normali condizioni di sicurezza e le azioni di contenimento delle situazioni che hanno fatto temere per l'incolumità dei cittadini;

tali zone ai sensi dell'art. 21 delle norme di attuazione del Piano dell’assetto idrogeologico ricadevano in aree a rischio R4 (massimo rischio idrogeologico);

nonostante lo stato di calamità e le ordinanze di sgombero, l'Autorità di Bacino Regionale, su richiesta di alcuni privati cittadini e, risulterebbe, senza nessuno studio geologico di supporto, trasmetteva al Comune di Tiriolo gli elaborati con le nuove perimetrazioni riguardanti le vie oggetto di smottamento, declassandole da R4 a 0;

successivamente, nell'inverno 2005, il Comune di Tiriolo ha rilasciato una concessione ad edificare in via Due Mari appena declassata da R4 a 0;

a seguito della concessione edilizia sono partiti i lavori di sbancamento con un conseguente cedimento del terreno che ha coinvolto un tratto della sovrastante via Cavour (transennata) ed alcuni palazzi adiacenti che hanno subito vistose lesioni;

a seguito di una serie di sopralluoghi, successivi allo smottamento, tutti i rapporti degli enti che li hanno effettuati indicano nei lavori del cantiere le cause del cedimento del terreno, ed in particolar modo nel rapporto del Dipartimento dei lavori pubblici della Regione Calabria si legge della presenza di “un serio e preoccupante pericolo potenziale con rischio di collasso con conseguenze traumatiche e dannose per la strada ed i sovrastanti fabbricati”;

successivi controlli hanno evidenziato numerose anomalie progettuali ed esecutive, nonché la mancanza di specifici documenti, che alimentano seri dubbi sulla validità dell’iter seguito per il rilascio della concessione comunale;

della vicenda si è interessata anche la Procura della Repubblica di Catanzaro;

a distanza di un anno dal verificarsi degli eventi, dopo i primi sommari interventi per frenare il dissesto, il Comune di Tiriolo, nonostante le relazioni tecniche che indicano un lento ma costante scivolamento degli edifici ubicati a monte dello scavo, ha nuovamente rilasciato una concessione edilizia per la ripresa del cantiere,

si chiede di sapere:

se il declassamento da R4 a 0 operato dall'Autorità di bacino regionale della Calabria delle vie oggetto di smottamento sia avvenuto nel pieno rispetto delle normative vigenti e sia da considerarsi congruo rispetto alla situazione oggettiva dei luoghi;

se non si ritenga indispensabile verificare se il rilascio della concessione edilizia da parte del Comune di Tiriolo in via Due Mari, appena declassata da R4 a 0, sia avvenuto nel rispetto delle norme e delle procedure vigenti anche in considerazione della richiesta di stato di calamità naturale fatta in precedenza e dei danni registrati successivamente nell'area interessata;

se non si ritenga opportuno intervenire al fine di mettere in sicurezza il versante colpito dall'evento atmosferico in modo da salvaguardare strade ed edifici, nonché la pubblica incolumità degli abitanti di Tiriolo.