Legislatura 15 Atto di Sindacato Ispettivo n° 3-00256

Atto n. 3-00256

Pubblicato il 21 novembre 2006
Seduta n. 77

VANO - Al Ministro dell'interno. -

Risulta all'interrogante che:

a seguito dell’espletamento del concorso per l’arruolamento nell’esercito di 315 volontari in ferma breve, pubblicato sulla Gazzetta ufficiale del 19 maggio 2000, i primi 315 candidati in graduatoria, risultati idonei, sono stati arruolati nell’esercito dal 2002 al 2005 –per poi continuare a prestare servizio nella Polizia di Stato- a fronte dell’esclusione degli altri 100, ritenuti idonei ma successivi in graduatoria;

in virtù del decreto del Presidente della Repubblica del 6 settembre 2005, sono state autorizzate 4.213 assunzioni a tempo indeterminato nelle pubbliche amministrazioni, di cui 820 nella Polizia di Stato, effettivamente avvenute soltanto in relazione a 400 posti, restando pertanto inspiegabilmente vacanti altri 420 posti;

la legge finanziaria per il 2006 ha autorizzato 1.500 assunzioni nella Polizia di Stato, di cui attualmente sono state effettivamente espletate soltanto 1.115 assunzioni per ausiliari del corpo di Polizia, nonostante l’esubero di personale suscettibile di assunzione ma allo stato privo di occupazione, risultato idoneo in seguito all’espletamento del concorso per l’arruolamento nell’esercito di 315 volontari in ferma breve, pubblicato sulla Gazzetta ufficiale del 19 maggio 2000;

considerato che la situazione attuale di disoccupazione di tali soggetti risultati idonei nel suddetto concorso, a fronte della vacanza di numerosi posti di lavoro nella Polizia di Stato allo svolgimento delle cui funzioni i predetti soggetti sarebbero comunque abilitati, appare immotivata ed irragionevole e, come tale, idonea a determinare un’ingiustificata disparità di trattamento nei confronti di questi cittadini,

si chiede di sapere:

quali siano gli orientamenti del Ministero in merito all’espletamento delle predette procedure di concorso ed alla copertura dei posti messi a concorso, ma tuttora vacanti;

se il Ministro in indirizzo non ritenga necessario intervenire con urgenza per eliminare, a giudizio dell'interrogante, l’evidente ed illegittima disparità di trattamento che caratterizza la posizione dei suddetti soggetti, adempiendo così peraltro alle prescrizioni contenute nella normativa di cui alla legge finanziaria per il 2006, nonché di cui al citato decreto del Presidente della Repubblica del 6 settembre 2005.