Legislatura 15 Atto di Sindacato Ispettivo n° 3-00242

Atto n. 3-00242

Pubblicato il 14 novembre 2006
Seduta n. 71

CAPRILI - Al Ministro della salute. -

Premesso che:

un articolo de "La Nazione", cronaca di Viareggio, ha riportato l'8 novembre 2006 la vicenda di un cittadino viareggino affetto da una gravissima patologia, la Sclerosi Laterale Amiotrofica (SLA), malattia rara di derivazione genetica che colpisce 6 persone su 100.000. L'esito della patologia comporta, nella maggior parte dei casi, la morte dei pazienti;

il paziente, un uomo di 64 anni, avrebbe sinora perso 20 chili di peso e sofferto un forte indebolimento delle articolazioni superiori e inferiori, con difficoltà nella deglutizione e nella parola;

la tradizionale terapia immunologica non ha avuto, sinora, effetto alcuno sul paziente;

vi è una molecola sintetizzata e prodotta negli Stati Uniti d'America dalle aziende farmaceutiche Chiron e Pharmacia denominata, nella sua prima versione, IGF-1 (somatomedicina C) che, somministrata nella detta patologia, avrebbe prodotto significativi e positivi risultati positivi sui pazienti affetti da SLA;

nella risposta ad un atto di sindacato ispettivo tenutosi nel corso della XIII Legislatura, il Ministro pro temporeaffermava l'efficacia dell'IGF-1 nell'ottenimento di risultati brillanti nella cura della SLA, questo proprio alla luce dei dati emersi dalla sperimentazione negli USA;

nel luglio del 2001 il Ministro pro tempore ha siglato un protocollo di intesa con le case farmaceutiche Chiron e Pharmacia, produttrici della molecola, affinché venisse garantita la fornitura allo Stato italiano, nella persona del Ministero della salute, dell'IGF-1 per la somministrazione ad "uso compassionevole" per la cura delle malattie rare. Tale protocollo è ancora in vigore;

nel 2003 le dette case farmaceutiche interrompevano la produzione della molecola IGF-1. Un'altra casa farmaceutica americana, la Insmed, avviava la produzione aggiornata della molecola denominata IGF1BP3. Tale molecola, che non viene venduta a privati ma soltanto a Stati, è utilizzata dal Ministero della salute per la cura della Sindrome di Laron e della SLA;

vi è un ricorso presso il Tribunale del lavoro di Lucca da parte del cittadino citato per ottenere l'erogazione da parte del Ministero della salute del farmaco, non commercializzato, derivante dalla molecola IFG1BP3, peraltro regolarmente prescritto al paziente, o in via subordinata l'esborso da parte del Ministero della somma equivalente all'acquisto del farmaco che è quantificabile in 141.000 euro annui per la somministrazione quotidiana;

vi è una richiesta in via subordinata affinché il Ministero della salute, mutuando il protocollo già stabilito nel 2001, abbia la possibilità di produrre le quantità sopraindicate del farmaco su licenza della ditta produttrice;

il caso del paziente sopra citato si aggiunge ad altri casi di malati di SLA che hanno presentato ricorso contro il Ministero per avere garantita la somministrazione "ad uso compassionevole" del suddetto farmaco ottenendo, in diciassette casi su diciassette, sentenza ad essi favorevole dai Tribunali competenti. In quattro casi la sentenza giungeva purtroppo tardivamente dato che i pazienti erano deceduti prima di poter iniziare le cure,

si chiede di sapere:

per quale motivo il Ministero della salute, nonostante l'elevato numero di sentenze ad esso sfavorevole, continui ad opporre il proprio diniego alla somministrazione gratuita del farmaco suddetto;

se non sia più opportuno velocizzare le eventuali procedure di accoglimento di tali istanze, oltre le vie ordinarie;

se il Ministro in indirizzo intenda aggiornare e proseguire l'operato del protocollo del 2001, allargandolo alla casa farmaceutica Insmed attualmente produttrice della nuova versione della molecola;

quali azioni intenda porre in essere al fine di tutelare la salute e la vita dei cittadini affetti dalla SLA nel rispetto dell'art. 32 della Costituzione della Repubblica italiana.