Legislatura 15 Atto di Sindacato Ispettivo n° 4-00842
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Atto n. 4-00842
Pubblicato il 8 novembre 2006
Seduta n. 68
MARTINAT , FLUTTERO - Al Ministro della giustizia. -
Risultando agli interroganti che:
da mesi in Piemonte è in atto un confronto sindacale a garanzia degli equilibri tra la Polizia penitenziaria in servizio nei vari istituti del Piemonte e le direzioni degli stessi;
da pochi giorni una nuova tensione, effetto di un’interpretazione esclusivamente burocratica dell’applicazione della legge Meduri, sta allarmando il personale dell’importante Istituto penitenziario “S. Michele” di Alessandria;
da quattro anni il suddetto istituto è diretto da una dirigente inquadrata nella fascia C2, anche se avrebbe dovuto essere di competenza di un dirigente appartenente alla categoria C3;
in tutti questi anni la Direttrice ha saputo creare un proficuo collegamento tra il suo ruolo direttivo e il personale della Polizia penitenziaria e tutte le altre figure operanti all’interno della struttura detentiva;
oggi, semplicemente per una mera questione anagrafica, contemplata dalla predetta legge Meduri, la direzione dell’istituto “S. Michele” potrebbe essere assegnata ad un nuovo dirigente del Dipartimento dell’amministrazione penitenziaria;
una simile prospettiva sta generando una diffusa demotivazione tra il personale, con conseguenti disorganicità e conflittualità che potrebbero far riaffiorare tensioni che il proficuo operato di questa Direttrice avevano sanato;
l’improvviso ed inatteso avvicendamento del Direttore potrebbe inoltre rendere più complessa la contrattazione sindacale relativa all’Accordo quadro locale;
si chiede di sapere se il Ministro in indirizzo non intenda accertare dettagliatamente quanto sopra descritto, promuovendo una verifica con tutti i soggetti interessati (in primo luogo il Dipartimento dell’amministrazione penitenziaria ed il Provveditorato regionale della stessa amministrazione penitenziaria) al fine di valutare soluzioni equilibrate per la problematica denunciata, che, nel rispetto della legge, consentano di valorizzare le professionalità maturate “sul campo” garantendo al tempo stesso una continuità gestionale che ha dato in questi anni positivi risultati in termini di rapporti con il personale dell’istituto “S. Michele” e con tutte le istituzioni locali.