Legislatura 15 Atto di Sindacato Ispettivo n° 4-00827
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Atto n. 4-00827
Pubblicato il 8 novembre 2006
Seduta n. 67
PISA - Al Ministro della difesa. -
Premesso che:
il 12 settembre 2006 tredici Paesi partecipanti alla NATO Strategic Airlift Capability (SAC) hanno emesso una Letter of Intent per l’acquisto inizialmente di tre o quattro velivoli Boeing C-17;
tali velivoli dovrebbero avere per base quella tedesca di Ramstein e dovrebbero essere operati da equipaggi multinazionali per far fronte alle esigenze di trasporto strategico dei 13 Paesi aderenti all’iniziativa;
fanno parte della SAC, oltre all’Italia, la Bulgaria, la Repubblica Ceca, la Danimarca, l’Estonia, la Lituania, la Lettonia, l’Olanda, la Polonia, la Romania, la Slovacchia, la Slovenia e gli Stati Uniti;
nei mesi scorsi importanti nazioni europee della NATO, quindici in totale, tra le quali Germania, Francia, Regno Unito, avevano a loro volta creato un’organizzazione denominata SALIS (Strategic Airlift Interim Solution) per rispondere alle medesime esigenze di trasporto strategico mediante il noleggio di sei velivoli Antonov An-124-100 di proprietà di una società russa;
nulla si sa relativamente a quale sarà l’impegno finanziario italiano per la costituzione della flotta di velivoli C-17, un impegno probabilmente gravoso considerando che si tratta di aerei il cui costo di acquisizione ad esemplare è compreso tra i 300 e i 350 milioni di dollari;
è inoltre da prevedere che buona parte di questo impegno per la costituzione iniziale della flotta ricada sull’Italia, che sembra essere il Paese, dei tredici firmatari l’accordo SAC, con le maggiori capacità finanziarie e con le maggiori esigenze di trasporto strategico, considerando gli attuali e futuri impegni internazionali dell’Italia;
la decisione di promuove il SAC è evidentemente una conseguenza della scelta, computa dal Governo Berlusconi, di non partecipare al programma europeo A-400M per privilegiare acquisti di velivoli statunitensi, privando tra l’altro l’industria italiana di importanti ricadute tecnologiche e produttive;
a suo tempo la rinuncia al velivolo A-400M era stata motivata anche con il fatto che l’Italia non aveva necessità di disporre delle capacità di trasporto e raggio d’azione del velivolo europeo, affermazione ora nettamente smentita dalla scelta attuale,
si chiede di sapere:
per quale motivo l’Italia non aderisca al progetto SALIS assieme agli altri grandi partner europei come Francia, Germania e Regno Unito ed abbia invece scelto di costituire l’iniziativa SAC per l’acquisto di veicoli da trasporto C-17 di produzione statunitense;
quale sia l’impegno finanziario necessario alla partecipazione dell’Italia a questo progetto e quale sia la quota parte a carico del Paese rispetto agli altri partecipanti;
se il Ministro in indirizzo non ritenga, considerando la situazione di bilancio e le prospettive delle Forze armate italiane, di valutare altre possibili opzioni, compresa l’eventuale partecipazione, anche in forma consortile, al programma A-400M e l’adesione in alternativa all’iniziativa SALIS.