Legislatura 15 Atto di Sindacato Ispettivo n° 3-00223

Atto n. 3-00223 (in Commissione)

Pubblicato il 7 novembre 2006
Seduta n. 65

ALFONZI - Ai Ministri del lavoro e della previdenza sociale e dell'economia e delle finanze. -

Premesso che:

con la legge 662/96 è stato istituito il Fondo credito per i dipendenti pubblici;

tale fondo viene alimentato con un contributo obbligatorio pari allo 0.35% dello stipendio dei dipendenti iscritti alle casse dell’Inpdap;

con il fondo si garantiscono le cosiddette prestazioni sociali, ovvero i prestiti (cessione del quinto), i mutui, l’assistenza agli anziani sotto forma di case di soggiorno, i convitti, le borse di studio e le vacanze studio e climatiche dei figli degli iscritti;

per quanto riguarda i mutui, gli organi di amministrazione dell’Inpdap hanno recentemente modificato il regolamento sui requisiti di concessione, allargandone le condizioni alla seconda casa (purché distante non meno di 50 chilometri dalla prima), alle ristrutturazioni, alla rinegoziazione di mutui accesi con le banche.

considerato il notevole aumento degli affitti e la notevole differenza del tasso d’interesse praticato dall’Inpdap (intorno al 3 – 3,5%) con quello praticato dalle banche, si è verificata una vera e propria esplosione delle domande, che non era stata prevista dall’Inpdap, determinando l’esaurimento delle risorse disponibili messe a bilancio, non congrue rispetto all’allargamento delle condizioni;

l’Inpdap è dovuto quindi intervenire con il blocco dell’accettazione delle domande a decorrere dalla data del 12 luglio 2006, senza per altro darne il preavviso;

si è verificato il problema che tutti coloro che avevano stipulato un compromesso (richiesto nella documentazione di accompagno alla domanda del mutuo) anche per l’acquisto della prima casa, si sono trovati scoperti ed a rischio di forti penali rispetto alla definitiva stipula del rogito, con l’eventualità di dover rinunciare all’acquisto o ricorrere al mutuo bancario;

il sindacato RdB-Cub ha intrapreso una iniziativa di lotta per premere sugli Organi dell’Istituto affinché siano reperite le risorse necessarie per far fronte alle domande presentate, ottenendo l’impegno della copertura delle domande presentate dal 12 luglio (data del blocco) fino al 31 agosto,

si chiede di sapere:

se i Ministri in indirizzo siano a conoscenza di quanto sopra esposto;

se non ritengano grave l'atteggiamento della direzione dell'Inpdap per quanto riguarda l'erogazione dei mutui per la prima casa che, con l'esaurimento dei fondi disponibili, ha danneggiato quei cittadini che avevano fatto richiesta di mutui Inpdap e si sono visti costretti ad abbandonare l'acquisto della casa o a ricorrere al mutuo bancario;

se non ritengano alquanto irrituale la decisione della dirigenza dell'Inpdap di concedere anche mutui per le seconde case senza avere esaurito le istruttorie per le richieste di mutuo per le prime case;

quali iniziative intendano intraprendere per tutelare il corretto svolgimento delle attività dell'Inpdap, garantendo i diritti di quei cittadini.