Legislatura 15 Atto di Sindacato Ispettivo n° 4-00764

Atto n. 4-00764

Pubblicato il 24 ottobre 2006
Seduta n. 60

FLUTTERO - Al Ministro del lavoro e della previdenza sociale. -

Risultando all'interrogante che:

le aziende CMS ed Olit (specializzate nella produzione di personal computer) di Scarmagno (Torino) sono da tempo pesantemente in crisi: la Olit ha 285 lavoratori in Cassa integrazione straordinaria (CIS) dal luglio 2006, dopo che per mesi non erano stati pagati gli stipendi, mentre, per la CMS, la stessa CIS è partita il 6 settembre 2006 per 220 persone;

tale situazione crea enormi difficoltà per più di cinquecento lavoratori, che rischiano di perdere il posto di lavoro, dipendenti in attesa di gruppi industriali e finanziari in grado di rilevare la proprietà delle due aziende per garantire la ripresa dell’attività produttiva;

a questo proposito alcune imprese del Canavese e della provincia di Torino sono state interpellate per capire se esistano la volontà e le condizioni per mantenere in vita un comparto produttivo così importante non solo per l’occupazione, ma anche per il tessuto industriale dell’intera zona. Fino ad oggi, però, nessuno scenario alternativo si è ancora concretizzato;

diventa oltremodo necessario fare fronte comune fra istituzioni, lavoratori e sindacati, a meno di voler assistere passivamente all’agonia di due aziende così importanti per struttura economica e sociale dell’intera area canavesana, che ha la necessità di vedere l’elaborazione di un piano industriale credibile per il rilancio delle due realtà produttive,

si chiede di sapere:

quali possibili soluzioni il Ministro in indirizzo intenda adottare per affrontare la crisi della Olit e della CMS di Scarmagno (Torino);

in che modo ritenga di intervenire per accelerare l’utilizzo degli ammortizzatori sociali, al fine di consentire una rapida erogazione della CIS soprattutto ai lavoratori della CMS;

quali misure ritenga di adottare per limitare la crisi occupazionale che investe l’intero territorio dell’Eporediese che ancora sconta le pesanti conseguenze sociali ed economiche della disastrosa disfatta del Gruppo Olivetti.