Legislatura 15 Atto di Sindacato Ispettivo n° 2-00080

Atto n. 2-00080

Pubblicato il 24 ottobre 2006
Seduta n. 60

QUAGLIARIELLO - Al Presidente del Consiglio dei ministri e ai Ministri degli affari esteri e della difesa. -

Premesso che:

con la Risoluzione 1701 dell'11 agosto 2006 il Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite ha previsto il potenziamento del contingente militare di UNIFIL dispiegato in Libano, con lo scopo, tra gli altri, di monitorare la fine delle ostilità fra Israele e Hezbollah e contribuire alla creazione di condizioni idonee alla realizzazione di una situazione di pace e sicurezza;

l’Italia partecipa attivamente, con un ingente contributo di uomini e mezzi, alla Missione UNIFIL;

al momento le unità sul campo sono poco più di un terzo delle 15.000 previste dal Consiglio di Sicurezza, mentre quelle libanesi, di cui si richiede un uguale ammontare, sono ancora meno, e tale grave ritardo nel dispiegamento dei soldati pregiudica seriamente il controllo dell’entroterra, con la conseguente difficoltà nel monitorare le attività dell’Hezbollah;

in un’intervista al “Corriere della Sera" dell’11 ottobre 2006, Nabil Kaouk, ritenuto uno dei più fidati collaboratori di Hassan Nasrallah, leader di Hezbollah, ha definito l’Italia del presente Governo «il nostro partner europeo più prossimo»;

il 18 ottobre 2006 la stampa nazionale ha ripreso la notizia, divulgata dalla agenzia israeliana Debka, secondo la quale il Presidente del Consiglio dei ministri avrebbe dato al Ministero della difesa l'incarico di trattare con il premier libanese Fouad Siniora la vendita di quindici missili terra-aria, la cui finalità sarà quella di impedire a Israele il monitoraggio delle attività terroristiche sul territorio libanese;

secondo l’agenzia israeliana si tratterebbe di missili “Aster”, di produzione franco-italiana, e rappresenterebbero lo strumento più sofisticato che esiste oggi sul mercato delle armi terra-aria, in grado di intercettare l'obiettivo con un sistema di guida in grado di correggere la traiettoria sino all'ultimo istante. I missili “Aster” sono prodotti in Italia da Alenia/Finmeccanica, in Francia da Thompson-Csf;

considerato che:

sempre secondo notizie apparse sulla stampa nazionale e internazionale, un rapporto dell’intelligence militare israeliana avrebbe dimostrato con prove inconfutabili la cadenza quotidiana delle consegne di armi ai guerriglieri, che dal nord della Siria giungono a destinazione nel sudovest del Libano;

sul “Jerusalem Post” del 22 settembre 2006 il generale francese Pellegrini, capo della missione ONU, a proposito della consegna di armi a Hezbollah, ha dichiarato: «Noi dobbiamo innanzitutto osservare e quindi informare l'esercito libanese. [...] Se noi vediamo qualcosa di pericoloso, informiamo l'esercito libanese il quale deciderà sull'eventuale azione, indipendentemente o concordando con noi le forme di una reazione congiunta»;

sul “Corriere della Sera” dell’11 ottobre 2006 l’esponente di Hezbollah Nabil Kaouk ha, dal suo canto, dichiarato: «Se l’UNIFIL nei suoi pattugliamenti sul territorio dovesse vedere convogli di armi, potrebbe allora segnalare all’esercito libanese di requisirle. Ma, ne sono certo, nessuno vedrà mai le nostre armi. Queste al momento sono le regole sul campo»; [...] «Guai se i contingenti internazionali in Libano dovessero venire usati per isolare o condizionare l’Hezbollah»; [...] «Senza dubbio. Ma (le nostre armi) sono nascoste bene, nessuno può vederle. E non sta all’UNIFIL venirle a cercare o spiare i nostri movimenti»;

il 50% delle forze armate libanesi è costituito da musulmani sciiti, alleati di fatto di Hezbollah;

il Capo di Stato maggiore libanese, generale Michel Suleiman, il 13 ottobre 2006 ha lodato il governo Siniora per tutti gli «straordinari sforzi» che sta facendo per dotare l'esercito di nuove armi che possano colpire meglio le forze di difesa israeliane;

il Ministro della difesa israeliano, Amir Peretz, lunedì 16 ottobre 2006, alla Knesset ha affermato che le truppe francesi dell'UNIFIL hanno avuto ordine di far fuoco contro gli aerei israeliani in perlustrazione,

si chiede di sapere:

se corrisponda a verità la notizia secondo la quale l’Italia fornirà missili terra/aria all’esercito libanese;

se corrisponda al vero che il Governo invierà anche degli istruttori che insegneranno ai militari libanesi come usare i missili “Aster”;

se i colloqui tra il Presidente del Consiglio dei ministri e il premier libanese Fouad Siniora, durante il loro recente incontro a Beirut, abbiano avuto ad oggetto, tra l'altro, la fornitura di missili terra/aria;

se il Governo sia a conoscenza di un presunto accordo informale tra il Governo libanese ed esponenti di Hezbollah vicini ad Hassan Nasrallah che permetterebbe alla guerriglia, in violazione della Risoluzione 1701, di conservare le armi, purché non le mostri in pubblico e le tenga nascoste nei depositi sotterranei a ridosso d’Israele, nella Valle della Bekaa, nei sobborghi delle città e nei campi profughi palestinesi, luoghi proibiti per l’esercito libanese e per l’UNIFIL.