Legislatura 15 Atto di Sindacato Ispettivo n° 4-00677

Atto n. 4-00677

Pubblicato il 10 ottobre 2006
Seduta n. 49

IOVENE - Al Ministro della difesa. -

Premesso che:

la ristrutturazione dell'organizzazione sanitaria delle Forze armate - in base ai provvedimenti di cui ai decreti legislativi 464/1997 e 214/2000, nonché a norma dell'articolo 5 della legge 6 luglio 2002, n. 137, - ha previsto la soppressione del Centro militare di medicina legale di Catanzaro;

il Centro militare di medicina legale di Catanzaro, già Ospedale militare, istituito nel 1863, è stato soppresso alla data 31 dicembre 2005 con disposizione del Capo di Stato maggiore, su delega del Ministro della difesa;

dal 1° gennaio 2006 e fino al 30 settembre 2006 è stato in funzione un Nucleo stralcio, con il compito di smaltire le pratiche arretrate dall'ex Centro militare di medicina legale e, contemporaneamente, si sono messe in atto le procedure di trasferimento degli ufficiali, sottoufficiali e personale civile in altre sedi di servizio;

tale soppressione sta arrecando enorme disagio all'utenza calabrese (militari, corpi militari e di polizia, civili della difesa e di altre amministrazioni dello Stato, enti locali e cittadini), che dal gennaio del 2006 sono costretti a viaggiare per la sede di Messina con notevole dispendio di risorse economiche e di tempo;

tale spostamento, inoltre, crea notevoli disagi ai pazienti che per le problematiche medico-legali inerenti al loro servizio sono costretti a recarsi presso altre strutture lontane molte centinaia di chilometri: Messina, Caserta, Bari, Palermo;

il centro in questione, l'unica struttura militare di questo tipo in Calabria, ha garantito ininterrottamente dalla sua fondazione un eccellente e funzionale servizio di qualità;

la città capoluogo di Regione, Catanzaro, risulta esclusa dalla mappa dei Centri di selezione del servizio volontario di leva, nonostante vi sia un interesse a tale servizio, come dimostrano i 5.000 giovani calabresi che nel 2005 hanno sottoscritto il servizio volontario per un anno e le domande pervenute al Distretto militare di Catanzaro che, alla data del 30 luglio 2006, erano già 3.000;

considerato, inoltre, che:

in Sicilia sono stati mantenuti in funzione 3 enti sanitari militari;

il Centro militare di medicina legale di Catanzaro aveva un bacino di utenza vastissimo che comprendeva circa 2 milioni di calabresi, a quali vanno aggiunti i tre reggimenti operanti più un quarto che sarà istituito a Cutro;

la chiusura del Centro militare di medicina legale di Catanzaro costringe il personale civile e militare, nonché i cittadini calabresi ad utilizzare altre strutture militari fuori regione;

il personale militare, ufficiali e sottufficiali, ed il personale civile in servizio presso il Centro di Catanzaro è stato costretto a trasferirsi in altre sedi, con tutto il disagio che questo comporta;

fino ad oggi il Centro militare di medicina legale di Catanzaro ha garantito alla collettività un servizio medico-legale di riconosciuta qualità,

si chiede di sapere:

se non si ritenga di rivedere la decisione della soppressione del Centro militare di medicina legale di Catanzaro modificando i decreti legislativi emanati dal precedente Governo;

se non si ritenga, comunque, di prorogare il funzionamento del Nucleo stralcio;

per quali motivi, nonostante siano in prevalenza giovani calabresi e di altre regioni meridionali ad arruolarsi nelle Forze armate, la città di Catanzaro risulti esclusa dalla mappa dei Centri di selezione del servizio volontario di leva e se non si ritenga di istituire tale centro nella città capoluogo.