Legislatura 15 Atto di Sindacato Ispettivo n° 4-00529
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Atto n. 4-00529
Pubblicato il 19 settembre 2006
Seduta n. 33
SARO , COLLINO - Al Ministro della salute. -
Risultando all’interrogante che:
l’articolo 1, comma 310, della legge 23 dicembre 2005, n. 266 (finanziaria 2006), prevede, al fine di razionalizzare l’utilizzazione delle risorse per l’attuazione del programma di edilizia sanitaria di cui all’art. 20 della legge 67 del 1988, che gli accordi di programma sottoscritti dalle Regioni e dalle Province autonome di Trento e di Bolzano, ai sensi dell’art. 5-bis del decreto legislativo 502 del 1992, e successive modificazioni, e dell’art. 2 della legge 662 del 1996, decorsi diciotto mesi dalla sottoscrizione, si intendono risolti, limitatamente alla parte relativa agli interventi per i quali la relativa richiesta di ammissione al finanziamento non risulti presentata al Ministero della salute entro tale periodo temporale, con la conseguente revoca dei corrispondenti impegni di spesa;
conseguentemente in attuazione delle norme sopraindicate, con decreto del Ministro della salute del 12 maggio 2006 di concerto con il Ministro dell’economia e delle finanze è stato revocato alla Regione Friuli-Venezia Giulia un contributo di 47.067.815,96 euro già stanziati per la realizzazione del 3° lotto del Polo sanitario udinese in quanto l’accordo di programma tra Stato e Regione aveva perso di efficacia e quindi si era risolto;
la Regione autonoma Friuli-Venezia Giulia, con delibera della Giunta regionale del 5 maggio 2006, ha approvato il programma delle opere da realizzarsi con project financing e in leasing finanziario;
per quanto riguarda il Polo ospedaliero udinese, si prevede che la Azienda ospedaliera di Udine sia autorizzata a procedere mediante project financing alla realizzazione delle opere della prima fase di completamento del 1° e 2° lotto, dei laboratori, della centrale impiantistica in integrazione con il programma di teleriscaldamento già previsto dal Comune di Udine;
per il 3° lotto, relativo al completamento del Polo sanitario, si prevede l’utilizzo di fondi statali quale parziale contributo alla consegna e all’attivazione delle opere tramite il leasing finanziario;
l’importo complessivo in project financing e leasing delle due operazioni su indicate è pari a circa 267 milioni di euro;
da informazioni ben fondate, per quanto consta all’interrogante, sarebbe stato raggiunto un accordo tra la CMB (Cooperativa muratori e braccianti di Carpi), il CCC (Consorzio cooperativo di Bologna) rappresentato in Regione dall’ ICI.Coop, la Gemmo S.p.A. di Vicenza e l’Altieri S.p.A. di Thiene (Vicenza), per proporsi come soggetto attuatore del project financing e del leasing finanziario;
al soggetto probabile attuatore del project financing, per quanto consta all’interrogante, sarebbe stata garantita, da ambienti vicini alla Giunta regionale, per trent’anni, la gestione di alcuni servizi del Polo sanitario udinese tra cui: 1) la gestione calore 2) le pulizie 3) i parcheggi 4) la mensa;
il leasing finanziario, per quanto consta all’interrogante, avrebbe invece la durata di dieci anni,
si chiede di sapere:
quali siano le motivazioni che hanno determinato la revoca del contributo statale di 47.067.815,96 euro;
se il Ministro in indirizzo stia negoziando un nuovo accordo di programma che preveda l’assegnazione all’amministrazione regionale di un nuovo contributo per il completamento del 3° lotto del polo sanitario udinese;
se il Ministro in indirizzo sia a conoscenza di un accordo promosso, tra gli altri, da due delle più grandi cooperative d’Italia e se il contributo che lo Stato dovrebbe concedere alla Regione sia da ritenersi determinante per la realizzazione del 3° lotto del Polo sanitario udinese e per l’attuazione del project financing e del leasing finanziario da parte del raggruppamento delle imprese proponenti.