Legislatura 15 Atto di Sindacato Ispettivo n° 4-00423

Atto n. 4-00423

Pubblicato il 29 luglio 2006
Seduta n. 29

STRACQUADANIO - Al Presidente del Consiglio dei ministri e ai Ministri dei trasporti, delle infrastrutture e dello sviluppo economico. -

Premesso che:

con proprio decreto del 27 aprile 2006, il Ministro pro tempore delle infrastrutture e trasporti, prof. Pietro Lunardi, ha nominato Commissario dell’Autorità portuale di Trieste la dott.ssa Marina Monassi, già presidente della medesima Autorità: e ciò considerati i positivi risultati raggiunti dalla dott. ssa Monassi durante il suo mandato al vertice dello scalo triestino;

i risultati positivi indicati dal Ministro hanno rappresentato una svolta storica nella gestione dell’Autorità portuale di Trieste; in particolare concretizzandosi:

nella variante urbanistica del Porto Vecchio, che consente di avviare le operazioni per il riuso di 60 ettari di area portuale strategica per lo sviluppo del porto medesimo e della città tutta;

nel rilascio, per la prima volta dopo 90 anni, di una concessione volta alla realizzazione della nuova sede di “Italia Marittima SpA” (già Lloyd Triestino SpA);

nell’approvazione in sede CIPE del progetto per realizzare un’area di 247.000 metri quadri, per un importo di 278,5 milioni di euro;

nell’avvio, dopo 50 anni, delle infrastrutture previste dal Piano regolatore portuale;

nello sblocco e nel conseguente appalto di lavori per 108 milioni di euro;

in dati di traffico positivi su Trieste, in controtendenza rispetto alla generalità dei porti nazionali;

nell’acquisizione, per la prima volta nel mercato delle crociere, del ruolo di hub strategico per le compagnie Costa Crociere e Carnival Cruise, avviando i lavori per la nuova stazione marittima;

nella realizzazione, in sinergia con le Ferrovie italiane ed austriache, di una vera e propria “autostrada del mare” da e per la Turchia (con 6 treni A/R al giorno per Salisburgo), rendendo così Trieste unico porto capolinea;

l’8 giugno 2006, il ministro prof. Alessandro Bianchi, come primo atto della propria gestione in ambito portuale, ha rimosso da Commissario la dott.ssa Monassi, nominando nuovo commissario l’ammiraglio Castellani, comandante della Capitaneria di porto di Trieste;

tale decisione, per quanto consta all'interrogante, sembra determinata dalla richiesta - politicamente pressante - rivoltagli da una delegazione della Giunta regionale del Friuli-Venezia Giulia guidata dal presidente Illy;

la Corte costituzionale nel 2005 ha annullato sia la disposizione regionale che attribuiva al Presidente della Regione Friuli-Venezia Giulia il potere di nomina del Presidente dell'Autorità portuale di Trieste, sia la norma sulla base della quale il ministro Lunardi aveva proceduto, dopo deliberazione del Consiglio dei ministri, alla nomina di un Presidente, unanimemente designato dagli Enti locali, ma sul quale la Regione aveva posto un veto di natura essenzialmente politica; a seguito di ciò, il TAR Friuli Venezia Giulia, con propria sentenza del 5 aprile 2006, (che singolarmente motivava anche su fatti avvenuti a processo concluso, e quindi mai acquisiti né acquisibili agli atti), procedeva all’annullamento della nomina come atto consequenziale alla pronuncia della Corte; appena insediatosi, senza neppure attendere la formale attribuzione della delega e senza alcuna consultazione, il ministro Bianchi ha revocato la nomina della dott.ssa Monassi e ha provveduto alla nuova nomina sopra indicata,

l'interrogante chiede di sapere:

se il decreto di commissariamento dell’Autorità portuale di Trieste rientri nelle specifiche competenze del Ministro dei trasporti, segnatamente perché non si era ancora realizzato il cosiddetto “spacchettamento” delle deleghe alla data del nuovo commissariamento;

quali incontri siano avvenuti tra il ministro Bianchi ed i rappresentanti della Giunta regionale del Friuli-Venezia Giulia guidata dal presidente Illy, incontri propedeutici e determinanti la rimozione del Commissario dott.ssa Marina Monassi;

quali riscontri negativi possano ascriversi alla gestione presidenziale e commissariale della dott.ssa Marina Monassi, considerando anche che tutta la gestione è stata improntata alla sostanziale unanimità di consensi in sede di deliberazioni di Comitato portuale;

per quale ragione, trattandosi di revoca ovvero di un atto di ritiro di precedente provvedimento amministrativo, per motivi di opportunità e non di illegittimità, non sia stato evidenziato, come era doveroso, al Commissario in carica, ai sensi della legge 8 agosto 1990 n. 241, l’intenzione di provvedervi, al fine di acquisirne le eventuali osservazioni, procedura che non risulta essere stata osservata per motivi ignoti all’interrogante;

quali siano state le ragioni di urgenza che abbiano impedito di provvedere a regolarizzare la nomina del nuovo presidente.