Legislatura 15 Atto di Sindacato Ispettivo n° 4-00368

Atto n. 4-00368

Pubblicato il 25 luglio 2006
Seduta n. 24

CORONELLA - Al Ministro dell'interno. -

Risultando all’interrogante che:

il Comune di Casal di Principe, cittadina di 20.000 abitanti in provincia di Caserta, è una realtà molto difficile dove il disagio sociale e i protagonismi esasperati diventano gli elementi patologici che hanno, purtroppo, destabilizzato tutte le Amministrazioni da oltre 20 anni a questa parte;

l’ennesimo atto di commissariamento del Comune è avvenuto agli inizi di giugno 2006 a seguito delle dimissioni del Sindaco e della maggioranza dei Consiglieri comunali. Il Prefetto di Caserta provvedeva, quindi, ad affidare la gestione dell’Ente ad un Commissario prefettizio, il dott. Stefano Italiano (vice Prefetto aggiunto) - con compiti sostitutivi degli organi comunali, con due sub Commissari con funzioni di collaboratori, la dott.ssa Savina Macchiarella e il dott. Giuseppe D’Aiello - quest’ultimo collaboratore amministrativo-contabile;

un quotidiano locale, "Il Corriere di Caserta", con diversi articoli, annunciava che il Prefetto di Caserta avrebbe sostituito il Commissario prefettizio, dott. Stefano Italiano, perché colpevole di aver assunto un provvedimento che avrebbe contrariato esponenti politici locali. Si riportano alcuni titoli del giornale: mercoledì 12 luglio 2006, pagina 14, “Esposto contro il Commissario prefettizio: sostituzione in vista” - e, nel corpo dell’articolo - “ma il provvedimento dell’affidamento alla società sportiva dello stadio non è l’unico atto adottato a Casal di Principe che avrebbe deluso alcuni rappresentanti istituzionali locali”; lunedì 17 luglio 2006, pagina 11, “Commissario prefettizio, la Stasi decide sulla possibile sostituzione”; martedì 18 luglio 2006, pagina 15, “Casal di Principe - Commissario sostituito. Revoca anche la delibera incriminata sullo stadio - Macchiarella al posto di Italiano”; mercoledì 19 luglio 2006, pagina 14, “Casale. Dopo l’annullamento della gestione alla società sportiva - Stadio, nuovo affidamento”;

il prof. Alfonso Schiavone, nella qualità di Presidente dell’Associazione sportiva dilettantistica (ASD) Real Casale con sede in Villa di Briano (Caserta), alla via Aristotele n. 6, in data 26 giugno 2006, prot. 4490, presentava richiesta di autorizzazione all’utilizzo dello stadio comunale facendo rilevare che l’Associazione sportiva Real Casale, negli anni calcistici 2004/2005 e 2005/2006 aveva partecipato ai Campionati regionali di calcio di II categoria, campionati regionali juniores, campionati provinciali di Caserta, settore giovanile, scolastico allievi, giovanissimi, esordienti, pulcini e ai tornei piccoli amici. Inoltre, il prof. Schiavone faceva rilevare, nella sua richiesta, che tali attività avevano avuto un’ampia valenza educativa e sociale, in modo particolare per le fasce di ragazzi in condizioni svantaggiate del territorio comunale ed oltre. Al protocollo dell’Ente veniva presentata analoga richiesta da parte del sig. Marco Reccia, quale Presidente di una Associazione denominata A.S. Casale Promotion, della quale non vi sono notizie utili sulla reale e legale costituzione. Il Commissario prefettizio, dott. Stefano Italiano, dopo aver convocato entrambe le associazioni, con delibera n. 11 del 7 luglio 2006, autorizzava la ASD Real Casale ad usare il campo sportivo comunale dando atto che detta società era l’unica legalmente affiliata alla Federazione italiana giuoco calcio per la disputa del Campionato di livello federale allievi e giovanissimi e così da inquadrarsi nella previsione del regolamento comunale per l’uso degli impianti sportivi, approvato con atto consiliare n. 30 del 2 giugno 1994 e vistato dall’organo tutorio nella seduta del 27 giugno 1994 prot. 6137. La delibera veniva comunicata con atto dell’11 luglio 2006, prot. 4870. Intanto, il Commissario, dott. Stefano Italiano, si congeda per ferie dal 10 luglio 2006. Il sub Commissario vicario, con delibera n. 16 del 13 luglio 2006, annulla la delibera n. 11 del 7 luglio 2006, con la motivazione che il provvedimento de quo andava autorizzato dal dirigente ai sensi dell’art. 107 del Testo unico sull’ordinamento degli Enti locali, approvato con decreto legislativo 267/2000;

attesa ogni valutazione circa la legittimità e l’opportunità di annullare la delibera n. 11 del 7 luglio 2006 assunta dal Commissario prefettizio, l’interrogante ritiene che il comportamento della Prefettura sia da indicare a sospetto per aver ceduto a pressioni da parte di esponenti politici locali abbandonando un proprio funzionario, che aveva avuto il coraggio di adottare un provvedimento di legalità nell’autorizzare l’unica Associazione giuridicamente legittimata, all’aggressione mediatica minando, così, l’immagine dell’istituzione Prefettura. Difatti, l’atto autorizzatorio del dott. Stefano Italiano rientra perfettamente nella fattispecie prevista dall’art. 90 della legge 289 del 27 dicembre 2002. La cosa gravissima è che nella cittadina è diffuso il convincimento che sulla vicenda della gestione del campo sportivo abbiano vinto l’illegalità e l’arroganza che hanno condizionato la Prefettura, istituzione che ha sempre rappresentato un presidio di legalità e di trasparenza;

se a tutto questo si aggiunge che il dott. Stefano Italiano, che con impareggiabile entusiasmo e spirito operativo si è calato nella sua funzione di Commissario prefettizio del Comune di Casal di Principe partecipando anche alla processione del Corpus Domini, ha avuto pressione dalla Prefettura affinché inviasse, dal luogo di vacanza, appena due righe di dimissioni dall’incarico si ha il vero quadro della sconcertante situazione in cui è maturata la vicenda,

si chiede di sapere:

se sia vero che la Prefettura di Caserta abbia ceduto a pressioni da parte di esponenti politici locali;

se sia vero che il dott. Stefano Italiano sia stato indotto dalla Prefettura a rassegnare le dimissioni;

se il Ministro in indirizzo sia a conoscenza dei fatti esposti e quali provvedimenti urgenti intenda adottare rispetto alla vicenda sopra esposta.