Legislatura 15 Atto di Sindacato Ispettivo n° 4-00362
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Atto n. 4-00362
Pubblicato il 25 luglio 2006
Seduta n. 24
AMATO - Al Ministro dei beni e delle attività culturali. -
Premesso che:
in data 2 maggio 2006, a Firenze, una finta guardia giurata è riuscito a farsi consegnare l’incasso della biglietteria di Palazzo Pitti e a dileguarsi nel nulla poco prima dell’arrivo delle vere guardie giurate, arrecando un danno di più di 200.000 euro alla struttura facente parte del Polo museale fiorentino;
in data 6 giugno 2006, a Firenze, ignoti hanno sottratto, durante l’orario di apertura al pubblico, il “Meriggio”, quadro di Nino Tirinnanzi esposto presso la Sala d’Arme di Palazzo Vecchio nel corso di una manifestazione facente parte della kermesse “Il Genio Fiorentino”, promossa dalla Provincia di Firenze, semplicemente staccandolo dal supporto, favoriti dalla completa assenza di un sistema di videosorveglianza;
in data 13 luglio 2006, a Firenze, è stato commesso un furto al Museo nazionale del Bargello, in orario di apertura ai visitatori, mediante apertura di una teca protettiva di vetro con un diamante e l’asportazione di alcuni gioielli di arte moresca del XII e XV secolo di un valore stimato attorno ai 400.000 euro, in presenza di un sistema di allarme tarato in maniera imperfetta e di un circuito di videosorveglianza obsoleto, che hanno consentito ai ladri di dileguarsi facendo perdere le proprie tracce;
in data 22 luglio 2006, è stato reso noto il trafugamento, occorso il 23 di giugno, di un’antica formella di marmo del XIV secolo proveniente da una lastra tombale, raffigurante l’arme della famiglia Cennamelli del valore di circa 6.000 euro, esposta nel Museo statale di San Marco presso un piccolo chiostro interno sprovvisto di sorveglianza;
considerato inoltre che:
alla luce dei fatti sopraelencati, il Sovrintendente al Polo museale fiorentino, in data 20 luglio 2006, ha reso noto di voler porre, come misura emergenziale, un metal detector all’entrata dei musei di San Marco, del Bargello, e degli Argenti;
il direttore del Museo di San Marco ha rilasciato, in data 21 luglio 2006 al “Il Giornale della Toscana” la dichiarazione: «il metal detector non ci avrebbe messo al riparo dal fatto», sottolineando altresì la necessità di istallare “sistemi più avanzati di protezione”;
la reiterzione di atti criminali contro il patrimonio artistico fiorentino ha generato un sentimento di preoccupazione nella cittadinanza sui rischi ai quali esso è esposto quotidianamente, a causa delle insufficienti condizioni di sicurezza all’interno delle strutture museali e, più in generale, sullo stato di conservazione del patrimonio in questione, tale da aver reso indispensabile un Comitato per l’ordine e la sicurezza pubblica ad hoc, tenutosi presso la Prefettura di Firenze il 20 luglio 2006, nel quale si è convenuto su di un ulteriore innalzamento dei livelli di sicurezza, attraverso un potenziamento dei sistemi di allarme e una maggiore formazione del personale di vigilanza,
si chiede di sapere se il Ministro in indirizzo:
condivida il contenuto e possa indicare i punti principali del piano di interventi stilato durante il vertice sopra menzionato;
possa indicare i tempi, tenuto conto del carattere di urgenza, di attuazione del piano stesso e i relativi costi;
possa illustrare quali siano le eventuali nuove funzioni attribuite ai custodi dei musei in tema di vigilanza e sicurezza e quale ente o struttura siano stati preposti alla formazione del personale stesso;
sia a conoscenza delle valutazioni secondo le quali il Sovrintendente al Polo museale fiorentino, Antonio Paolucci, abbia indicato come immediato destinatario di un metal detector, oltre ai musei di San Marco e del Bargello – recentemente colpiti dai ladri –, anche il Museo degli Argenti presso Palazzo Pitti, fermo restando che l’ingresso di Palazzo Pitti – che funge da ingresso per cinque ulteriori musei – è già dotato di metal detector, e per quale ragione il suddetto metal detector, tuttora in funzione, non garantisca una sufficiente sicurezza.