Legislatura 15 Atto di Sindacato Ispettivo n° 4-00048
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Atto n. 4-00048
Pubblicato il 13 giugno 2006
Seduta n. 8
ZUCCHERINI - Al Ministro dell'ambiente e della tutela del territorio. -
Premesso che:
da diversi anni, con l'approssimarsi della stagione balneare i numerosi turisti che affollano alcuni tratti della costa tirrenica calabrese sono obbligati a fare i conti con i rifiuti che arrivano sugli arenili a causa delle particolari correnti marine che interessano quei tratti di costa;
per molte associazioni ambientaliste, tale fenomeno è da attribuire, tra l'altro, all'illegale consuetudine di numerose navi di scaricare in mare i rifiuti;
non è un caso che questo fenomeno aumenti, in modo particolare, nella stagione estiva, interessata da un notevole aumento del traffico marittimo nel basso Tirreno;
la diffusa presenza di rifiuti su alcuni arenili del Tirreno calabrese, in modo particolare lungo le coste del Golfo di Sant'Eufemia, rappresenta una minaccia concreta all'ambiente e all'economia di intere comunità;
queste pratiche sono la conseguenza del mancato rispetto del decreto legislativo 182/2003 che recepisce la direttiva 2000/59/CE relativa agli impianti portuali di raccolta di rifiuti prodotti dalle navi e che introduce, tra l'altro, l'obbligo per le navi di notificare alle autorità portuali la quantità di rifiuti a bordo prima dell'attracco: questa misura, associata ai controlli effettuati nei porti ed a sanzioni adeguate (previsti dal decreto), avrebbe dovuto migliorare notevolmente le possibilità di verificare il rispetto delle norme;
a giudizio dell’interrogante, pare modesto, ad oggi, il numero di contravventori colti in flagrante, visto che sembra che gli scarichi vengano effettuati per lo più di notte,
si chiede di sapere:
se il Ministro in indirizzo sia a conoscenza dei fatti suddetti;
quante siano state le infrazioni sanzionate nel corso del 2005 nel tratto di mare in questione, a carico di quei soggetti che non hanno rispettato il decreto citato;
quanti e quali siano i porti del Tirreno meridionale che, in ottemperanza del decreto, si siano dotati di impianti di raccolta dei rifiuti prodotti sulle navi;
quanti e quali porti si siano dotati di un piano di raccolta e di gestione dei rifiuti prodotti dalle navi e dei residui del carico;
se nei suddetti porti esistano modalità codificate di registrazione dell'uso effettivo degli impianti capaci di registrare, tra l'altro, le navi approdate (tipologia e stazza lorda), le navi che hanno conferito i rifiuti e le navi che non hanno conferito i rifiuti (per deroga o esenzione);
se esistano modalità di registrazione dei quantitativi dei rifiuti e dei residui conferiti suddivisi per tipologia secondo i codici C.E.R., destinazione (recupero o smaltimento) e quantitativo in metri cubi e tonellate;
quali azioni si intenda intraprendere per garantire che le autorità marittime provvedano ad effettuare le ispezioni previste dal decreto;
se si intenda avviare un’indagine ministeriale al fine di verificare l'applicazione del decreto nel Tirreno meridionale;
se i compiti demandati alle Regioni dal suddetto decreto siano stati rispettati dalla Regione Calabria o, nel caso specifico, dall'Ufficio del Commissario straordinario per l'emergenza ambientale di quella regione;
quali misure si intendano adottare per migliorare la raccolta dei rifiuti prodotti dalle navi, in modo da conseguire effettivamente i risultati auspicati dalla direttiva CE e dal decreto legislativo;
quali iniziative si intendano intraprendere per sostenere ed incoraggiare l'attività turistica in una realtà economicamente debole come quella calabrese.