Legislatura 15 Atto di Sindacato Ispettivo n° 4-00010
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Atto n. 4-00010
Pubblicato il 18 maggio 2006
Seduta n. 4
MARTONE , MALABARBA - Ai Ministri dell'economia e delle finanze, della difesa e della salute. -
Risulta agli interroganti che:
l’art. 3 della legge 24 dicembre 1976, n. 898, come modificato dall’art. 1 della legge 2 maggio 1990, n. 104, prevede che il Comitato Misto Paritetico (Co.Mi.Pa.), che si occupa tra l’altro dei problemi connessi all’armonizzazione tra i piani d’assetto territoriale e di sviluppo economico e sociale della regione ed i programmi delle installazioni militari e delle conseguenti limitazioni, sia formato tra gli altri, da un rappresentante del Ministero dell’economia e delle finanze designato dal rispettivo Ministro;
il Ministro abbia incaricato, in data 15 ottobre 1990, il dr. Mauro Rocchetti quale suo rappresentante presso il citato Comitato Misto Paritetico; incarico riconfermato nel gennaio 2000;
nella riunione dell’8 giugno 2004 il Comitato abbia formulato all’unanimità (compresi i vertici militari presenti all’incontro) parere favorevole condizionato per il secondo semestre 2004, delle esercitazioni a fuoco nei poligoni regionali presenti sul territorio della Sardegna, con la clausola che “il materiale impiegato non sia potenzialmente nocivo a medio e lungo termine e non si continui ad usare uranio impoverito”;
in tale occasione sia stato richiamato dal dr. Rocchetti il vivo allarme sociale evidenziato dalla stampa nazionale e dalle numerose interrogazioni, interpellanze e mozioni parlamentari sul presunto uso di proiettili perforanti all’uranio impoverito, impiego di armi che i responsabili dei poligoni presenti smentiscono;
analogo parere favorevole condizionato sia stato espresso, sempre all’unanimità, per il primo semestre 2005, nella riunione del 3 novembre 2004;
con riferimento alla deliberazione del Senato della Repubblica del 17 novembre 2004 relativa all’istituzione di una Commissione parlamentare di inchiesta sui casi di morte e gravi malattie che hanno colpito il personale italiano impiegato nelle missioni internazionali di pace, sulle condizioni della conservazione e sull’eventuale utilizzo di uranio impoverito nelle esercitazioni militari sul territorio nazionale, sia stato chiesto con nota del 18 febbraio 2005 indirizzata al Comando militare marittimo autonomo in Sardegna e per conoscenza al Presidente della Giunta regionale della Sardegna, che nella riunione del 19 aprile 2005 del Co.Mi.Pa. venisse effettuata, da parte dei responsabili dei poligoni, una esaustiva relazione, a consuntivo, sull’attività svolta nel corso del precedente anno 2004 (con menzione degli armamenti utilizzati sia per sperimentazione che per esercitazioni, su eventuali incidenti e/o danni a persone, animali o cose);
nella riunione del 19 aprile 2005, analogamente a quanto avvenuto per la precedente riunione, sia stato espresso, sempre dal dr. Rocchetti, il vivo allarme sociale sull’impiego di materiale esplosivo utilizzato, la cui reazione chimica potrebbe dar luogo a composti pericolosi per l’ambiente e per l’uomo, a tale proposito il Comitato abbia deciso di formulare per iscritto la richiesta di maggiori e più completi elementi di valutazione, come, oltretutto, richiesto dalla Commissione parlamentare d’inchiesta;
la richiesta del rappresentante ministeriale sia dovuta al fatto che i programmi sottoposti all’approvazione del Comitato per il secondo semestre 2005 risultano reticenti e non esaustivi proprio nella parte essenziale relativa al contenuto esplosivo nei vari proiettili e testate dei missili. Non viene difatti precisato se si tratti di esplosivo inerte o attivo e se il suo utilizzo comporti eventuali reazioni chimiche;
le direttive del Comitato, in relazione alla richiesta di maggiori e più completi elementi di valutazione, siano state completamente disattese, difatti nella riunione del 20 giugno 2005 nessuno dei membri non militari ha espresso parere favorevole alle esercitazioni per il secondo semestre 2005;
la relazione scritta richiesta ai comandi militari abbia costituito per il Comitato l’unico mezzo a disposizione per accertare quanto avviene nel corso delle esercitazioni nei poligoni e l’assenza della stessa non abbia consentito ai membri civili del Co.Mi.Pa. di esprimere parere favorevole alle esercitazioni in programma;
tali esercitazioni siano state in seguito ugualmente autorizzate dal Ministero della difesa;
la relazione sul tipo di munizionamento usato durante le esercitazioni, richiesta dal Comitato, sia stata inviata dai responsabili dei poligoni con nota 15104 del 14 novembre 2005;
tale documento si sia dimostrato estremamente carente proprio nella parte relativa agli esplosivi utilizzati ed al tipo di reazione chimica che si verifica nello scoppio;
in relazione alle informazioni richieste dal documento emerga che per il poligono di Capo Frasca non sussistano problemi;
per ciò che riguarda il poligono interforze di Salto di Quirra siano state allegate schede che si riferiscono alle esercitazioni programmate nel 2004 e non quelle effettivamente realizzate. Inoltre, nella relazione, vi sia un’apparente contraddizione dove si evidenzia che agli atti dello Stato maggiore non è riscontrabile alcuna documentazione che attesti la nocività di armi in uso durante le esercitazioni, ciò evidenziato anche dal fatto della presenza di elementi tossici pesanti in misura minore alla media nazionale;
da quanto contenuto nel documento, nell’attività del poligono fosse stato previsto il lancio di diversi missili di cui viene taciuto il numero, l’esplosivo ed il tipo di reazione chimico-fisica dovuta allo scoppio;
per ciò che riguarda il poligono di Capo Teulada, nel documento siano allegate delle tabelle, a consuntivo delle quali emerge che sono stati effettuati lanci di missili TOW e MILAN a testata sia attiva che inerte, ma non ne viene comunque precisato il numero;
che nei missili TOW e MILAN siano presenti modeste quantità di amianto che non costituiscono pericolo per l’uomo e l’ambiente; ciò comunque potrebbe far supporre che mentre per un solo missile le quantità di amianto non risultano pericolose, per una consistente quantità (nel corso del 2004 sono stati lanciati 49 TOW e 140 MILAN) si può verificare un fenomeno di accumulo che potrebbe risultare pericoloso per l’uomo, l’ambiente, gli animali;
tale fenomeno di accumulo sia stato ovviamente potenziato nel corso degli anni. I rifiuti di amianto sono classificati tra i rifiuti tossici e nocivi;
sempre nella relazione del 14 novembre 2005 non siano stati menzionati altri tipi di missili, come ad esempio ASPIDE, STANDARD SM-1, TESEO, SIDEWINDER, né alcuna nota risulti in relazione alle sperimentazioni effettuate con missili AMRAAM, ASRAAM AM9L, SPADA e IRIS;
secondo dichiarazioni documentate dello Stato maggiore dell’Esercito, non sia mai stato approvvigionato munizionamento all’uranio impoverito. Tale affermazione risulta insufficiente, in quanto non specifica se altre forze (militari italiani, NATO, USA) in attività presso i poligoni sardi abbiano fatto uso di proiettili all’uranio impoverito od altre sostanze tossiche;
il dott. Rocchetti e l’altra rappresentante del Ministero dell’economia e delle finanze dott.ssa Cabras, nella riunione del Co.Mi.Pa. del 29 novembre 2005, abbiano avanzato esplicita richiesta, ai responsabili dei poligoni, di poter acquisire il programma delle procedure di controllo sul rispetto delle norme di sicurezza, nonché l’individuazione dei responsabili di detti controlli;
nella successiva riunione del 12 gennaio 2006 gli elementi integrativi richiesti dai due rappresentanti del Ministero non siano stati forniti, e tale anomala situazione abbia portato il dott. Rocchetti ad esprimere l’obbligo, da parte di tutti i pubblici ufficiali presenti alla riunione, ad informare la Procura della Repubblica presso il Tribunale penale di Cagliari;
successivamente ai fatti si siano tenute ulteriori quattro riunioni del Co.Mi.Pa. alle quali il dott. Rocchetti non è stato invitato, escludendolo di fatto dalla Commissione stessa;
qualche giorno dopo la riunione del 12 gennaio 2006, nel corso della quale il rappresentante del Ministero dott. Rocchetti aveva evidenziato il possibile emergere di responsabilità penali, lo stesso sia stato sostituito con una nota a firma del Capo di gabinetto del Ministero dell’economia e delle finanze, nota peraltro mai comunicata all’interessato;
l’art. 4, comma 1, lettera e, del decreto legislativo 30 marzo 2001, n. 165 – norme generali sull’ordinamento del lavoro alle dipendenze delle amministrazioni pubbliche – espressamente dispone che agli organi di governo spettano, in particolare “le nomine, designazioni, ed atti analoghi ad essi attribuiti da specifiche disposizioni”. Inoltre l’art. 14, primo comma, dello stesso decreto legislativo dispone che “Il Ministro esercita le funzioni di cui all’art. 4, comma 1”,
si chiede di sapere se non si ritenga contrastante e censurabile, viste le attuali leggi, l’annullamento dell’incarico esercitato dal Capo di gabinetto del Ministro dell’economia e delle finanze e se tali atti istituzionali tendano essenzialmente ad impedire che il dott. Rocchetti possa ulteriormente procedere nella giusta linea rigorosa tendente alla sicurezza e alla salute nei poligoni militari e per la salvaguardia delle popolazioni prospicienti le basi militari.