Legislatura 15 Atto di Sindacato Ispettivo n° 4-00007

Atto n. 4-00007

Pubblicato il 18 maggio 2006
Seduta n. 4

IOVENE , MONGIELLO - Al Ministro degli affari esteri. -

Premesso:

che due italiani, Estella Dominga Furulli, argentina di origine calabrese, e il marito Angelo Ricci, sono da 16 mesi in carcere in Kenya rischiando l'ergastolo;

che tutto ha avuto inizio il 16 dicembre 2004 quando la polizia keniota li ha tradotti in cella nella notte con l'accusa - a quanto pare infondata perché non esiste una sola prova a loro carico - di essere al centro di un affare da 76 milioni di euro (tale sarebbe il valore della cocaina sequestrata nella villa di Malindi che i Ricci avevano in gestione e affittata a 6 olandesi ed un keniota, i quali sarebbero i veri responsabili del gigantesco traffico di droga, riusciti a fuggire il giorno prima del blitz, probabilmente per una soffiata);

che la signora Estella Dominga Furulli è in una cella non più grande di 6 metri per 4 del "Langata Prison Women", poco distante dal centro di Nairobi, e la divide con altre tre donne e due bambini;

che il signor Ricci è in una cella poco più grande e la divide con un keniota (figlio di un ex Ministro), anch'egli coinvolto nel blitz antidroga con i Ricci ed altre 5 persone che si dichiarano estranee alla vicenda;

che le condizioni di vita all'interno delle carceri del Kenya sono durissime e questo sta incidendo sulla salute dei due connazionali lì detenuti;

che in questi giorni è partita una campagna per la loro liberazione che vede in prima fila il “Corriere della Sera” a cui si è aggiunto “il Quotidiano della Calabria”;

che nel corso del processo diverse persone, tra cui alcuni italiani, hanno testimoniato l'estraneità della coppia alla vicenda senza essere presi in seria considerazione dalle autorità keniote;

che il Kenya, come altri Stati africani, è vittima di fenomeni quali la corruzione, tanto che le cronache hanno recentemente parlato di una "tangentopoli africana", che ha provocato in questi ultimi mesi dimissioni a catena di Ministri e alte cariche dello Stato, non ultime quelle del titolare della giustizia e del Ministro della sicurezza nazionale,

si chiede di sapere:

se l'Ambasciata italiana a Nairobi abbia fatto tutto quanto era nelle sue competenze e nella sua responsabilità, nel corso di questi lunghi 16 mesi, per risolvere l'incredibile situazione che vede coinvolti Estella Dominga Furulli e il marito Angelo Ricci;

se non si ritenga opportuno intervenire immediatamente presso il Governo del Kenya al fine di accertare l'estraneità alle accuse a carico dei due connazionali, ritenuti da tutti in Kenya assolutamente innocenti.