Legislatura 14 Atto di Sindacato Ispettivo n° 4-10309

Atto n. 4-10309

Pubblicato il 28 aprile 2006
Seduta n. 1

MALABARBA - Ai Ministri dell'interno, degli affari esteri e della giustizia. -

Premesso che:

la sig.ra Vidalencia Maria Batista Brito è stata destinataria di un decreto di espulsione in data 8 marzo 2006 ed è stata immediatamente accompagnata al Centro di permanenza temporanea (CPT) di Modena per la convalida del trattenimento presso il CPT medesimo;

il trattenimento veniva convalidato nonostante la particolare situazione familiare della sig.ra Viadalencia Maria Batista Brito: qust'ultima, infatti, al momento della comminazione dell'espulsione conviveva con la sorella Batista Brito Judith Miguelina coniugata con cittadino italiano, Spartaco Santagostino, e madre di una bambina, Cassandra Santagostino, nata a Livorno il 28 gennaio 2004; la sig.ra Brito, dunque, risultava convivente con parente italiana entro il quarto grado e, di conseguenza, non espellibile;

la sig.ra Brito da tempo aveva una relazione sentimentale con il sig. Paolo Brachetti, cittadino italiano, il quale dichiarava la propria intenzione di sposare la sig.ra Brito: alla luce di tale dato di fatto il giudice di pace di Modena decideva di sospendere l'efficacia dell'ordine di espulsione fino alla data dell'11 aprile 2006 in attesa delle pubblicazioni di matrimonio;

il sig. Brachetti, nel frattempo, faceva tutto quanto il possibile per ottenere il nulla osta al matrimonio, superando innumerevoli difficoltà di carattere burocratico: riusciva così non solo a procurarsi il nulla osta ma anche a richiedere le pubblicazioni che, prontamente, venivano inoltrate al legale della sig.ra Brito su Modena il quale le depositava all'udienza fissata;

all'udienza dell'11 aprile 2006, nonostante le pubblicazioni, il giudice si limitava ad "auspicare" che la Questura non provvedesse al suo accompagnamento alla frontiera;

mentre a Modena si tentava di fissare la data del matrimonio, a Livorno l'avv. Erika Vivaldi depositava ricorso avverso decreto di espulsione richiedendo la concessione della sospensione dell'efficacia del provvedimento in attesa della decisione nel merito in modo da poter permettere la sua produzione avanti il giudice di pace di Modena. Purtroppo, nonostante le pubblicazioni di matrimonio, l'imminente celebrazione, la documentazione attestante la convivenza con parente cittadina italiana entro il quarto grado e nonostante la facoltà di sospendere l'efficacia del decreto di espulsione rientri tra i poteri del giudice di pace, tale sospensiva veniva negata;

l'avv. Andrea Ronchi di Modena riusciva a fissare la data per la celebrazione del matrimonio per il giorno 21 aprile 2006: paradossalmente il 20 aprile 2006, ovvero il giorno prima, la sig.ra Brito riusciva a comunicare che veniva preparata per essere accompagnata a Santo Domingo. E questo senza che né l'ufficiale di stato civile né lo sposo né i parenti degli sposi fossero ufficialmente avvertiti che nessun matrimonio si sarebbe in realtà celebrato,

si chiede di sapere:

se i Ministri in indirizzo non ritengano che nei confronti della signora Vidalencia Maria Batista Brito sia stata commessa una grave irregolarità, a partire dalla violazione della legge 30 luglio 2002, n. 189, sull'immigrazione;

se non ritengano, altresì, che l'espulsione, il giorno prima del previsto matrimonio, sia l'ennesima dimostrazione di un atteggiamento persecutorio, arrogante e punitivo nei confronti di un immigrato presente sul territorio italiano;

se non reputino opportuno e urgente attivare il Consolato italiano a Santo Domingo affinché alla Vidalencia Maria Batista Brito venga rilasciato il visto per tornare in Italia a celebrare il matrimonio per il quale sono state prodotte le pubblicazioni ed il nulla osta.