Legislatura 14 Atto di Sindacato Ispettivo n° 4-10166
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Atto n. 4-10166
Pubblicato il 8 febbraio 2006
Seduta n. 956
PIANETTA - Al Ministro delle infrastrutture e dei trasporti. -
Premesso che con riferimento ai lavori pubblici del Comune di Settala, ed in particolare al Piano di Lottizzazione Premenugo C, sono apparse sul sito www.volasettala.org una serie di considerazioni tra cui:
" (...) Con Premenugo C viene individuata la lottizzazione in corso a Premenugo tra viale delle Industrie, via Brescia, via Milano, in prossimità della rotonda.
Il menzionato documento è stato emesso dal T.A.R. in data 23 maggio 2003 e regolarmente comunicato (in data 27 maggio 2003) al Comune di Settala nella persona dell’avv. Giuliano che aveva difeso il Comune nella controversia pertinente.
Il 23 luglio 2003, i proprietari dell’area individuata come Premenugo C, presentano all’amministrazione comunale istanza al fine di eseguire la lottizzazione residenziale in suddetta area, previa adozione di una variante al piano regolatore generale.
Tale variante consisteva in una diversa perimetrazione del piano di lottizzazione, in conformità con la Legge Regionale n. 23.
La circostanza anomala è che veniva presentata, allegata all’istanza, una scheda informativa da cui si evinceva che nel piano presentato non figurava la quota di edilizia convenzionata - pari a 4000 mc (il 20%) - prevista dall’articolo 20 delle Norme Tecniche di Attuazione del Piano Regolatore del comune di Settala.
In sede di Consiglio Comunale, riunitosi il 27 novembre 2003, la Giunta ha liquidato con poche frasi l’approvazione della variante perimetrale dilungandosi invece notevolmente sulla giustificazione del costruttore per mancato rispetto del vincolo del 20% di edilizia convenzionata: variante al piano regolatore generale non delegabile al Consiglio Comunale dalla legge regionale n. 23 e quindi non approvabile!
La furbizia è stata quella di richiamare una ordinanza precedente del T.A.R., di considerarla ancora viva ed estenderla anche a questo Piano di Lottizzazione. Così è riportatato in verbale: ”fino a quando l’ordinanza in questione non verrà rimossa… essa sarà efficace anche nei confronti dei futuri piani di lottizzazione” (il giudice l’aveva già rimossa il 23 maggio, ben 6 mesi prima!!!) (...)
In data 10 febbraio 2004, il consigliere di maggioranza Mario Tresoldi, sollevava, per iscritto, delle perplessità sulle "ragioni della misteriosa scomparsa della quota del 20% di edilizia convenzionata" dal Piano di Lottizzazione Premenugo C.
Il Consiglio Comunale, riunitosi il 20 aprile 2004, in seguito alle spiegazioni apportate dal Sindaco e dall’Ufficio Tecnico, respingeva la segnalazione del suo consigliere con la solita motivazione: fino a quando il giudice non si pronuncerà… (a tale data il giudice si era già pronunciato, con l’annullamento, da ben 11 mesi!!).
Il 26 giugno 2004, appena 2 settimane dopo la riconferma di Settala Democratica alla guida del Comune, appaiono due cartelloni di Dichiarazione Inizio Attività, di cui uno facente riferimento ad una società dell’attuale Assessore al Patrimonio, Sicurezza e Protezione Civile nonché consigliere della precedente Amministrazione.
Insospettiti, abbiamo richiesto al Comune (il 15 luglio 2004) tutta la documentazione inerente al piano Premenugo C.
In varie fasi successive ci viene consegnato il materiale richiesto ad eccezione della sentenza di annullamento della sospensiva da parte del T.A.R. e della informativa al Comune di Settala nella persona dell’avv. Giuliano (documenti sulla cui dichiarata inesistenza, la precedente Giunta aveva fatto approvare il Piano di Lottizazione senza i 4000 mc di edilizia popolare!).
Con i riferimenti ottenuti dalla documentazione consegnataci siamo andati al T.A.R. e abbiamo chiesto di visionare la cartella inerente la pratica. Siamo così venuti in possesso, in pochi minuti e senza l’esborso di un centesimo, dei due documenti (citati nel capoverso precedente) non consegnatici dal Comune.
Dal Catasto Terreni, da noi visionato, è risultato un passaggio di proprietà, datato 4 giugno 2004, di 1346 mq di terreno della Lottizzazione Premenugo C alla Cooperativa Edificatrice Lavoratori Settalesi 1° maggio, il cui presidente è risultato essere l’Assessore al Patrimonio, Sicurezza e Protezione Civile della attuale Giunta e consigliere della precedente.
Già in possesso del documento di annullamento, rintracciato senza fatica al T.A.R., chiediamo espressamente al Comune (in data 31 agosto2004) "l’atto di estinzione della sospensiva da parte del T.A.R."
Ancora in data 8 novembre 2004 (18 mesi dopo il suo pronunciamento!) ci viene scritto dal Comune che “Il giudice non si è ancora pronunciato…. dichiarando l’estinzione del giudizio; pertanto l’ordinanza di sospensione continua a promanare i suoi effetti impedendo all’Amministrazione comunale di imporre ai privati operatori il rispetto dell’applicazione della quota di edilizia convenzionata di cui all’art. 20 delle NTA del vigente piano regolatore generale”.
Alquanto perplessi sulla correttezza e sulla legittimità dell’operato dell’Amministrazione comunale di Settala, abbiamo chiesto alla Giunta attuale un incontro per chiarimenti.
L’incontro è avvenuto il 25 novembre 2004.
Copia del verbale, controfirmato dalle parti, è visibile sul sito: www.volasettala.org.
Nell’incontro, la Giunta Comunale, pur ammettendo l’esistenza di disfunzioni e contraddizioni nell’operato della Amministrazione Comunale, si è comunque difesa - peraltro con poca convinzione - sostenendo la mancanza di dolo, in quanto “non si sapeva dell’esistenza del provvedimento emesso dal Tribunale”, dal momento che “controllare se la causa era stata cancellata o meno dal ruolo non spettava agli amministratori”.
Una risposta veramente poco credibile (trattandosi di un atto – la decisione del T.A.R.- di grande importanza per l’assetto edilizio del Comune), anche e soprattutto alla luce di una palese contraddizione in cui l’allora sindaco, nel corso dell’incontro, è caduto: "la scelta di non includere il 20% della convenzionata nella realizzazione del Piano di Lottizzazione è stata effettuata per buona amministrazione al fine di evitare contenziosi e spese per l’Ente".
Tale motivazione, infatti, è in contrasto con l’asserita vigenza di sospensiva del T.A.R. che "continua a promanare i suoi effetti impedendo all’Amministrazione Comunale di imporre ai privati operatori il rispetto dell’applicazione della quota di edilizia convenzionata (...)",
si chiede di sapere se il Ministro in indirizzo sia a conoscenza dei fatti riportati e quali iniziative intenda eventualmente assumere.