Legislatura 14 Atto di Sindacato Ispettivo n° 4-10080
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Atto n. 4-10080
Pubblicato il 31 gennaio 2006
Seduta n. 948
TURRONI - Ai Ministri delle attività produttive e dell'ambiente e per la tutela del territorio. -
Premesso che:
la SNAM Rete Gas sta potenziando la rete esistente attraverso la realizzazione di una nuova struttura di collegamento tra il metanodotto della rete nazionale (Beralda - Brindisi DN 1050 nel comune di Massafra) con il metanodotto di potenziamento del Transemed (Campochiaro- Sulmona DN 1200 nel comune di Campochiaro);
per la realizzazione dell'opera, tra i lotti funzionali previsti da Massafra a Minerbio, quello Sulmona-Foligno attraversa le regioni Abruzzo, Marche, Lazio Umbria e consentirà di magliare la rete dei metanodotti delle regioni attraversate, incrementandone la potenzialità e l'affidabilità collegandole al sistema d'importazione dal Nord Africa (gasdotto Transmediterraneo);
il metanodotto in progetto interessa il settore centrale della catena appenninica e, in Umbria, attraversa la Valnerina e l'altipiano di Colfiorito con i comuni di Cascia, Norcia, Preci, Sellano e Foligno, tutti in provincia di Perugia;
la Valnerina è stata proposta all'UNESCO come patrimonio mondiale dell'umanità per le sue peculiari caratteristiche ambientali;
la SNAM in data 31 gennaio 2005 ha presentato alla Regione dell'Umbria il progetto definitivo del metanodotto, ai fini degli adempimenti previsti per l'espressione del parere regionale sulla compatibilità ambientale ai sensi dell'art. 6 della legge n. 349/1986;
nel corso della conferenza istruttoria svoltasi il giorno 8 marzo 2005 sono state evidenziate numerose criticità e sono stati espressi pareri negativi dal Servizio geologico della Regione Umbria, dalla Comunità montana della Valnerina e dal comune di Foligno;
la Regione Umbria con determinazione dirigenziale 6 maggio 2005 n. 3793, nell'esprimere il "Parere sulla compatibilità ambientale del Progetto", ha evidenziato gli ambiti di maggiore criticità e ha indicato la necessità di procedere agli opportuni approfondimenti nella sede nazionale di espressione del giudizio di compatibilità ambientale;
la Provincia di Perugia, nell'esprimere "parere di compatibilità con il P.T.C.P. ed in merito ad altre competenze provinciali" ha evidenziato grosse preoccupazioni sulle conseguenze negative che la realizzazione dell'opera provocherebbe sugli ecosistemi che interessano in particolare la valle del Pescia e le marcite di Norcia;
nel detto parere, tra l'altro, vengono evidenziate numerose criticità paesaggistiche, atmosferiche, ambientali e idrogeologiche riguardanti il torrente Pescia, sottostante ai suddetti rilievi; il Piano di S. Scolastica, Altipiano di Fiano di Abeto e di Colfiorito, le marcite di Norcia e la zona SIC IT 52100067 - Monte Pizzuto - Monte Alvagnano, dove tra l'altro l'opera, prevede un lungo tunnel che comporta rischi concreti per l'assetto idrologico ed idrogeologici dell'area;
gran parte del percorso del metanodotto nell'area umbra insiste su aree protette (Parco nazionale dei Monti Sibillini, Parco regionale di Colfiorito, zone S.I.C.) condizione questa che deve obbligare la SNAM a rispettare i vincoli previsti, alla stessa stregua dei comuni cittadini e delle istituzioni locali;
si è, inoltre, costituito un Comitato civico "Norcia per l’ambiente" finalizzato a sensibilizzare i cittadini, anche mediante la raccolta di firme, nonché a promuovere incontri con le autorità locali, con lo scopo di contrastare il percorso scelto dal progetto della SNAM Rete Gas,
si chiede di sapere:
se non si ritenga che il tracciato ipotizzato, il quale correndo parallelo ai corsi d'acqua della zona li interseca più volte, sia gravemente lesivo dell’integrità ambientale e della locale biodiversità e se non si ritenga pertanto di ottenerne la sospensione nelle more di una più approfondita valutazione tecnico scientifica e ambientale;
se non si ritenga necessario effettuare uno studio accurato sui flussi di traffico, anche di mezzi di notevoli dimensioni, che si andranno a determinare in considerazione della realizzazione dell'opera al fine di verificare l'impatto negativo che il transito di mezzi pesanti potrebbe determinare da un lato sulla circolazione, e dall'altro sui danni che potrebbero essere arrecati ad un sistema viario già di per sé critico, anche in considerazione del fatto che per tutto l'intervento è stata prevista un'unica area di stoccaggio nella Piana di S. Scolastica;
quali ulteriori indagini siano state o si intendano effettuare al fine di assicurare che le condutture non vengano compromesse in fase sismica per fenomeni locali, e se non si intendano verificare i rischi per le popolazioni locali in caso di fuga di gas dal momento che il metanodotto Sulmona-Foligno attraversa una delle aree più altamente sismiche d'Italia;
quali siano le valutazioni circa l'impatto dell'opera sulle numerose sorgenti che alimentano i corsi d'acqua e gli importanti acquedotti della zona nonché in relazione alla frammentazione degli habitat conseguente alla realizzazione del metanodotto che potrebbe arrecare danni irreversibili sulla componente vegetazionale;
quali iniziative si intenda assumere per assicurare che il corso naturale del torrente Pescia, il quale in soli 3 chilometri viene attraversato sei volte, non venga stravolto dagli sbancamenti e le marcite di Norcia, ambiente unico e vulnerabile, non subiscano un impatto irreversibile;
come si intenda tutelare gli aspetti idrogeologici dell'altipiano carsico del parco regionale di Colfiorito, nonché l'ambiente faunistico che esso ospita;
se non si intendano attuare, in accordo con le istituzioni locali interessate, tutti i provvedimenti utili ad evitare lo stravolgimento ambientale di aree di grande valenza naturale, culturale e paesaggistica, come la zona di Colfiorito nel comune di Foligno, la valle del torrente Pescia e le marcite nel comune di Norcia e indurre così la SNAM a mettere in atto tutti quegli interventi necessari al rispetto dell'ambiente compresa la possibilità di individuare, anche se risultasse più oneroso, un percorso alternativo al tracciato presentato, come richiesto anche dalle direttive comunitarie.