Legislatura 14 Atto di Sindacato Ispettivo n° 3-02404
Azioni disponibili
Atto n. 3-02404
Pubblicato il 15 dicembre 2005
Seduta n. 923
BUDIN , MACONI , CHIUSOLI - Ai Ministri delle attività produttive e dell'economia e delle finanze. -
Premesso che:
da notizie di stampa risulta che la società Terna abbia partecipato senza successo a negoziati multilaterali con i gestori esteri per l’importazione d’energia elettrica nel nostro Paese;
in particolare, risulta che Terna avrebbe ingiustificatamente osteggiato le richieste degli operatori sloveni, pur risultando queste motivate dal quadro complessivo dei rapporti fra l’Italia e i Paesi elettricamente interconnessi;
nel caso di specie Terna, adducendo motivazioni tecniche che non tengono conto delle capacità offerte dalla tecnologia odierna, ha ostacolato l’aumento della capacità commerciale alla frontiera italo-slovena, ignorando che il collegamento della rete di trasporto elettrico tra la Slovenia e l’Italia è uno snodo transfrontaliero di primaria importanza per garantire maggiore sicurezza al collegamento dell’Italia con l’intero sistema di trasporto transalpino e non tenendo in alcun conto la redistribuzione fra le diverse frontiere elettriche dell’aumento della capacità di interconnessione derivante dall’entrata in servizio della nuova linea elettrica San Fiorano – Robbia;
la posizione di Terna, oltre che tecnicamente confutabile, dimostra anche sottovalutazione del ruolo che la Slovenia potrebbe assumere nella prospettiva di incremento delle importazioni di energia elettrica dai Paesi dell’est europeo, dove anche l’ENEL sta orientando il suo impegno industriale;
sempre da notizie di stampa risulterebbe che alcuni produttori italiani abbiano esportato energia elettrica in Francia, a fronte di occasionali differenziali di prezzo, favorevoli ai produttori italiani;
la società Terna avrebbe consentito queste esportazioni, pur in assenza di una regolamentazione di queste operazioni e soprattutto in presenza di problemi per la copertura del fabbisogno nazionale di potenza ed energia elettrica, ovvero di copertura della domanda con adeguati margini di riserva;
per assicurare l’equilibrio fra domanda ed offerta sul mercato interno, sopperendo alle risorse italiane di generazione destinate al mercato estero, Terna sarebbe ricorsa ad acquisti sul mercato internazionale a prezzi superiori a quelli che i produttori italiani hanno applicato per la vendita all’estero;
nell’occasione Terna ha completamente ignorato gli impegni dei produttori ad assicurare la disponibilità per la copertura del fabbisogno interno, pagata dai consumatori italiani attraverso il cosiddetto capacity payment riconosciuto ai produttori;
questi comportamenti sono stati assunti da Terna in piena fase di transizione, a valle dell’unificazione di proprietà e gestione della rete, operativa con decorrenza 1° novembre 2005, e quando la stessa società si appresta ancora ad affidare gli incarichi di prima linea nel prossimo Consiglio di Amministrazione;
l’intera vicenda sembra comunque porre oneri aggiuntivi e non dovuti a carico dei consumatori italiani,
si chiede di sapere:
se il Governo ritenga che la società Terna, nell’ambito delle regole per l’importazione di energia elettrica in Italia, abbia adottato gli stessi parametri con tutti gli operatori e interlocutori esteri;
se ritenga corrispondente alle esigenze di una giusta funzionalità l’utilizzazione della linea di collegamento con la Slovenia ad una capacità fisica fino a quattro volte superiore alla capacità commercialmente definita, nonostante l’esistenza di altre infrastrutture idonee, e ciò a fronte di capacità commerciali garantite sulle altre frontiere pari, se non superiori a quelle fisiche;
se non ritenga utile adoperarsi, nell'ambito dei rapporti internazionali, affinché vengano promosse verifiche di realizzabilità di progetti di interconnessione transfrontaliera di interesse regionale che in fatto di impatto ambientale, costi e tempi di realizzazione, possono rappresentare soluzioni altrettanto valide e, nello specifico, consentire ad esempio la possibilità di collegamento interregionale (Slovenia-Friuli Venezia Giulia-Veneto-Altoadige), qualificando uno degli snodi come interconnessione virtuosa tra due distretti energetici privati interconnessi, anche, con le rispettive reti nazionali;
se non ritenga che dalle operazioni di esportazione di energia elettrica dall’Italia verso la Francia, verificatesi nella settimana dal 21 a 25 novembre, siano derivati oneri aggiuntivi per i consumatori italiani, in conseguenza degli acquisti operati da Terna per compensare le esportazioni dei produttori italiani;
se ritenga che il comportamento di Terna, quale concessionario pubblico del servizio di trasmissione, sia stato corretto e conforme alle regole ed alle direttive del Ministero delle attività produttive e dell’Autorità per l’energia elettrica e il gas;
se non ritenga opportuno che la società Terna si avvalga, a tutti i livelli organizzativi, per le attività di dispacciamento, trasmissione, trasporto d’energia elettrica, di personalità di comprovata esperienza e specifica competenza in materia.