Abolizione della tassa di possesso annuale sugli autoveicoli

• RELAZIONE
• DISEGNO DI LEGGE
• Art. 1. (Abolizione della tassa di possesso per autoveicoli)
• Art. 2. (Copertura finanziaria)
• Art. 3. (Regolamento d'attuazione)
• Art 4. (Decorrenza)

ONOREVOLI SENATORI. - Il nostro sistema fiscale puó essere descritto con una sola parola "inquietante". Esso ha raggiunto limiti di stoltezza e di iniquità difficilmente descrivibili.
Spulciando nei bilanci dello Stato e degli enti locali si giunge a censire quasi trecento imposte che pesano sugli italiani. Un numero impietoso che é diventato il simbolo di un fisco dispersivo ed inefficiente creato da persone poco portate al razionale.
La questione ha assunto una rilevanza tanto insopportabile che ormai quasi tutte le forze politiche hanno usato questi argomenti in campagna elettorale.
Sarebbe troppo facile e scontato ricavare da questo scenario impietoso la sola necessità della semplificazione in quanto un sistema fiscale troppo ramificato é condannato prima alla comicità e poi all'inefficienza. Tutti argomenti continuamente e purtroppo inutilmente ribaditi non solo da chi il sistema fiscale lo conosce, ma soprattutto da chi lo subisce con collera.
A rendere diversa questa nuova denuncia é la constatazione che si riparte da zero con una nuova legislatura e soprattutto con una nuova classe politica che ha fatto del fisco una questione centrale della campagna elettorale mettendo nei programmi tutte le proposte che la Lega Nord proclama da anni: la semplificazione in genere, la cancellazione dei tributi improduttivi, il federalismo fiscale.
Con questo disegno di legge intendiamo avviare l'eliminazione dei tributi inutili e la conseguente semplificazione partendo dal cosí detto bollo annuale di circolazione, oggi diventato tassa di possesso sugli autoveicoli.
Per individuare i tributi oggetto della manovra occorre considerare non solo il gettito ed i costi di esazione e di contenzioso, ma occorre valutare pure altri costi economici e non in genere molto pesanti anche se meno evidenti: l'esplosione del numero delle imposte porta gli uffici finanziari a frazionare il lavoro distogliendoli da compiti e controlli ben piú importanti, mentre nelle aziende l'onere amministrativo sostenuto per gestire balzelli ridicoli toglie spazi agli investimenti fra cui c'é anche l'occupazione. Non ultimo criterio di valutazione deve essere l'odiosità di certi prelievi che ricordano al cittadino la possibilità che, tradito nelle deleghe del patto sociale, esso possa tornare ad essere un suddito, se non di un monarca, di autocratici burocratici o peggio di ideologie nichiliste.
Nel caso dell'imposta di possesso per autoveicoli la copertura finanziaria in attesa che l'imposta di fabbricazione sui carburanti venga adeguata al livello europeo puó essere ottenuta mediante un aumento molto contenuto di quest'ultima.
Nella tabella che segue sono riportati i dati e le deduzioni di calcolo che individuano la percentuale di aumento della benzina.
Per ragioni di semplicità ci si é riferiti alla sola benzina in quanto le auto diesel in Italia sono marginali ed in ogni caso per il cosí detto bollo diesel occorrerà un altro provvedimento di semplice eliminazione da un lato e di eventuale restringimento della forbice dell'imposta di fabbricazione della benzina e del gasolio come nel resto d'Europa.
La relativa imprecisione del calcolo che segue puó essere facilmente aggirata mediante verifica su un primo arco di tempo ed in sede di bilancio d'assestamento:

Il costo di una esazione, piuttosto complessa per la verifica e per l'uso della sovrabbondante struttura dell'ACI, per la spartizione con le regioni, per l'uso incrociato di poste e di sportelli ACI viene stimato nel 15 per cento del gettito per cui la reale percentuale di aumento é inferiore al 13 per cento pari circa 200 lire al litro.
Con 250 lire di aumento al litro di carburante é possibile eliminare oltre all'imposta di possesso anche il bollo patente.