Legislatura 13ª - Disegno di legge N. 1597
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SENATO DELLA REPUBBLICA
———– XIII LEGISLATURA ———–
N. 1597
DISEGNO DI LEGGE
d'iniziativa dei senatori PEDRIZZI, COLLINO, MACERATINI, CURTO e PACE
COMUNICATO ALLA PRESIDENZA IL 30 OTTOBRE 1996
Trasformazione in ente pubblico economico dell'Azienda
ONOREVOLI SENATORI. - L'avvento del mercato unico europeo ha profondamente inciso sull'assetto del settore economico del tabacco imponendo sin dagli anni '70 l'abolizione dei diritti esclusivi per quanto concerne la coltivazione del tabacco greggio e l'importazione e la commercializzazione all'ingrosso dei tabacchi lavorati di origine comunitaria.
Il recente passaggio all'Unione europea sollecita ancor piu l'attuale Azienda dei monopoli di Stato a perseguire una maggiore duttilità operativa in un settore caratterizzato ormai dallo svolgimento di attività produttive e commerciali rivolte non solo al mercato interno, ma a quello europeo ed internazionale del tabacco, con connotati di mercato oligopolistico altamente competitivo.
Tale obiettivo di riforma é stato sin dal 1992 affrontato dai Governi nazionali attraverso l'emanazione di decreti-legge, piú volte reiterati, che prevedevano l'immediata trasformazione dell'Amministrazione autonoma dei monopoli dello Stato in società per azioni.
Questa procedura non ha ottenuto il consenso del Parlamento risultando cosí necessario sperimentare nuovi approcci che tenessero conto delle oggettive difficoltà di modificare con immediatezza una complessa struttura amministrativa pubblica avente una lunga ed apprezzata tradizione di operosità e di serietà gestionale.
L'assetto attuale é caratterizzato nel nostro Paese dalla esistenza di un monopolio fiscale, affidato all'Amministrazione autonoma dei monopoli di Stato, organo diretto dello Stato, la cui struttura risale alla legge istitutiva del 1927, che riorganizzó le attività del comparto nella speciale "Amministrazione autonoma" presieduta dal Ministro delle finanze, assistito da un consiglio di amministrazione, coadiuvato da un direttore generale.
Nel 1993, l'Amministrazione autonoma dei monopoli di Stato ha conseguito un fatturato di azienda di circa 3.130 miliardi, con un utile di gestione di circa 2.328 miliardi e, inoltre, ha procurato allo Stato un gettito erariale di circa 10.917 miliardi.
L'Amministrazione dei monopoli di Stato, nel quadro dell'esercizio del monopolio fiscale dei tabacchi lavorati, detiene nel territorio dello Stato l'esclusiva della fabbricazione dei tabacchi lavorati nonché di vendita al dettaglio degli stessi prodotti esercitata tramite privati concessionari.
L'indicato regime di gestione diretta del comparto ha finora consentito allo Stato di operare una politica fiscale incentrata su di una tassazione ad valorem sui prezzi finali di vendita e, attraverso la realizzazione di prezzi multipli dei tabacchi lavorati, di ottenere il costante incremento del relativo gettito erariale.
Quanto sopra evidenzia la singolarità del regime economico e giuridico del comparto che si estrinseca in attività ed attribuzioni che non possono trovare proficua collocazione in logiche aziendali privatistiche, in quanto funzionalmente collegate all'esercizio del monopolio fiscale nel "territorio" ed al perseguimento di rilevantissimi interessi pubblici.
Ció vale, soprattutto, per la vigilanza sul settore della distribuzione all'ingrosso dei tabacchi lavorati costituito dai depositi fiscali (depositi dei monopoli e magazzini vendita) nonché della vendita al dettaglio, esercitata tramite le rivendite generi di monopolio gestite in concessione da privati: vigilanza svolta dagli ispettori compartimentali cui compete, inoltre, l'attività amministrativa in materia di concessione nonché l'esercizio di potestà pubbliche concernenti la gestione dei contesti di contrabbando e la collaborazione con l'autorita giudiziaria in materia.
La commercializzazione e vendita dei prodotti da fumo nel territorio nazionale, come già accennato, é svolta in regime di esclusiva, salvo che per la distribuzione all'ingrosso dei tabacchi di provenienza comunitaria che viene esercitata dall'amministrazione su base pattizia, in quanto tutti i fabbricanti esteri non si sono avvalsi della facoltà di istituire una autonoma rete distributiva.
Ed invero, la gestione pubblica del descritto sistema di commercializzazione dei generi del mercato interno é tuttora essenziale in quanto é proprio tale regolamentazione che concretizza il monopolio fiscale nella fase dell'accertamento e della riscossione dei tributi (IVA e accisa) senza che vi sia la necessità di controlli di strutture statali diverse da quelle attualmente apprestate dall'Amministrazione dei monopoli come organo diretto dello Stato.
Da quanto precede risulta l'esigenza di conciliare la permanenza delle tipiche funzioni pubbliche connesse con l'esercizio del monopolio fiscale con una profonda riorganizzazione del sottostante impianto industriale e commerciale, che deve agire secondo logiche di mercato per competere con similari strutture di tutti i Paesi concorrenti.
La soluzione istituzionale, che sembra meglio corrispondere a questo connubio tra pubblico e privato, sia pure per una fase di medio periodo, é quella della trasformazione immediata dell'Azienda autonoma dei monopoli di Stato in ente pubblico economico prevedendo l'ulteriore trasformazione in società per azioni entro tre anni.
Come é noto, questa é la via che é stata seguita recentemente con la creazione dell'Ente poste italiane (decreto-legge 1º dicembre 1993, n. 487, convertito, con modificazioni, dalla legge 29 gennaio 1994, n. 71) e per l'Ente nazionale per le strade (decreto legislativo 26 febbraio 1994, n. 143).
L'articolato che é stato predisposto per la trasformazione dell'Azienda autonoma dei monopoli di Stato si ispira proprio ai princípi informatori di queste ultime esperienze e quindi si confida in una rapida approvazione dello stesso.
DISEGNO DI LEGGE |
Art. 1. 1. Il Governo della Repubblica é delegato ad emanare, entro diciotto mesi dalla data di entrata in vigore della presente legge, ai sensi dell'articolo 14 della legge 23 agosto 1988, n. 400, uno o piú decreti legislativi per regolare la trasformazione dell'Azienda autonoma dei monopoli di Stato in ente pubblico economico che sarà sottoposto alla vigilanza del Ministero delle finanze sulla base dei criteri e dei princípi direttivi di cui all'articolo 2. |
Art. 2. 1. I principi e criteri direttivi della delega di cui all'articolo 1 sono i seguenti: a) realizzazione di un assetto organizzativo strutturato su tre settori di attività: tabacchi, sali, gioco; con funzione di gover no dei processi articolata su amministrazione, finanza, controllo; personale e organizzazione; sistemi informativi; relazioni esterne; legale; d) l'Ente é dotato di un proprio patrimonio costituito da un fondo di dotazione e dai beni mobili e immobili dell' ex Azienda autonoma dei monopoli di Stato; |
Art. 3. 1. Restano monopolio dello Stato le seguenti attività produttive e commerciali in atto condotte dall'Amministrazione autonoma dei monopoli di Stato: a) la fabbricazione e la vendita dei tabacchi lavorati di cui alla legge 17 luglio 1942, n. 907, e successive modificazioni, ed alla legge 22 dicembre 1957, n. 1293, e relativo regolamento di esecuzione; 2. Le attività di cui al comma 1 sono affidate in concessione, con decreto del Ministro delle finanze, all'Ente di cui all'articolo 1, comma 1. a) l'esercizio delle lotterie nazionali, di cui alle leggi 10 agosto 1988, n. 357, e 26 marzo 1990, n. 62; 4. Le attività di cui al comma 3 sono attribuite al Ministero delle finanze e, con decreto del Ministro delle finanze, possono essere date in concessione a terzi. |
Art. 4. 1. Sono di competenza del Ministro delle finanze, anche quando l'ente pubblico autonomo sarà a regime, le attività inerenti: a) all'affidamento ed al controllo sull'esecuzione della concessione; 2. Ai fini di cui al comma 1, nell'ambito del Ministero delle finanze, é istituito un ufficio speciale con il compito di curare le attività riservate allo Stato, quelle di vigilanza e di controllo fiscale, di eventuale amministrazione delle partecipazioni societarie, nonché l'attività di gestione del personale già appartenente all'Amministrazione autonoma dei monopoli di Stato. |