Legislatura 14 Atto di Sindacato Ispettivo n° 4-09469

Atto n. 4-09469

Pubblicato il 5 ottobre 2005
Seduta n. 877

FRANCO Vittoria , BARATELLA , CHIUSOLI - Ai Ministri per le politiche comunitarie e delle attività produttive. -

Premesso che:

il consumo all’interno dell’Unione Europea di reti antinsetto in fibra di vetro ricoperta di PVC è in costante crescita e si aggira attualmente intorno ai 30 milioni di metri quadri l’anno;

sul mercato europeo sono commercializzati tessuti antinsetto prodotti oltre che nell’Unione anche da altri Paesi extraeuropei, in particolare la Cina;

i prodotti d’importazione contenenti PVC devono risultare conformi e sicuri ai sensi della normativa comunitaria vigente, vale a dire alla direttiva europea sulla sicurezza generale dei prodotti n. 2001/95/CE e più in particolare dei prodotti chimici, e alla direttiva sulle restrizioni n. 76/769/CEE che limita l’impiego del cadmio in diverse applicazioni, tra cui il PVC;

il prodotto cinese che arriva sul mercato europeo oltre a non essere autoestinguente al fuoco come i prodotti occidentali, da accurate analisi chimiche, condotte su campioni, risulta contenere quantità di cadmio 3 volte superiori ai limiti consentiti, 300 pmm (0,03% del polimero) contro i 100 pmm (0,01% del polimero) stabiliti dalle normative europee (l’allegato alla direttiva n. 91/338/CEE del Consiglio del 18 giugno 1991 recante decima modifica della direttiva n. 76/769/CEE, decreto legislativo n. 22 del 5.2.1997 e art. 11 della direttiva n. 94/62/CEE);

i prodotti cinesi commercializzati nel mercato europeo, perciò anche italiano, non essendo conformi agli standard previsti possono risultare pericolosi e comportare rischi per la salute e la sicurezza dei consumatori;

la commercializzazione di tali prodotti a un prezzo mediamente inferiore del 50% rispetto a quelli dei produttori europei sta sconvolgendo il mercato con conseguenti danni economici per le ditte e le attività del settore europee;

i prodotti non conformi alle disposizioni europee non dovrebbero venire commercializzati in nessuno Stato membro dell’Unione europea;

gli Stati membri dell’Unione europea hanno l’obbligo di garantire che i prodotti commercializzati sui rispettivi mercati siano conformi alle direttive pertinenti applicando le normative comunitarie con sanzioni efficaci, commisurate all’infrazione e dissuasive,

si chiede di sapere se il Governo sia a conoscenza della situazione e quali provvedimenti intenda adottare per vigilare sul mercato impedendo la commercializzazione di tali prodotti non regolari.