Legislatura 19ª - Atto di Sindacato Ispettivo n. 4-02536
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Atto n. 4-02536
Pubblicato il 25 novembre 2025, nella seduta n. 364
RANDO, MARTELLA, BASSO, CAMUSSO, D'ELIA, DELRIO, MALPEZZI, ROJC, SENSI, TAJANI, VERDUCCI, VERINI - Al Ministro dell'istruzione e del merito. -
Premesso che:
secondo quanto riportato dalla trasmissione d’inchiesta “Report” e da diverse testate locali, presso il liceo scientifico “Benedetti” di Venezia era stato programmato per il 3 dicembre 2025 un incontro di approfondimento sul radicamento delle organizzazioni mafiose nel territorio veneto, iniziativa denominata “Cosa veneta”;
avrebbero partecipato la dottoressa Federica Baccaglini, sostituta procuratrice della Direzione distrettuale antimafia di Venezia, impegnata in numerose indagini su infiltrazioni di camorra e ‘ndrangheta nelle province venete, e il giornalista investigativo Walter Molino, autore di inchieste sulle attività criminali e sui rapporti tra mafie ed economia legale;
l’iniziativa aveva registrato un numero molto elevato di adesioni da parte degli studenti, al punto da valutare l’ipotesi di un secondo appuntamento, segno di un forte interesse e di un bisogno reale di approfondimento sul fenomeno delle mafie in Veneto;
in data inattesa, nella serata di lunedì 10 novembre, la scuola ha comunicato l’annullamento improvviso dell’incontro, ufficialmente motivato da “ragioni organizzative interne” e dalla “sovrapposizione con il calendario delle attività”;
l'assemblea studentesca autogestita “Tuwat” del liceo ha invece pubblicamente dichiarato che la cancellazione potrebbe essere riconducibile all’applicazione della recente circolare del Ministero dell’istruzione e del merito, relativa all’obbligo di garantire un “contraddittorio” per gli incontri e le testimonianze svolte nelle scuole, interpretata come possibile vincolo alla realizzazione dell’iniziativa antimafia;
gli studenti hanno chiesto chiarezza e trasparenza da parte della dirigenza scolastica e delle autorità competenti, sottolineando il rischio che un tema di così rilevante interesse civico venga silenziato o ostacolato da norme o prassi non chiare;
la diffusione della cultura della legalità e dell’impegno antimafia costituisce parte essenziale della missione educativa delle istituzioni scolastiche, come ribadito anche da numerosi protocolli tra Ministero e Direzione nazionale antimafia e antiterrorismo, e non può essere subordinata a logiche politiche o interpretazioni restrittive che disincentivano la partecipazione di magistrati, giornalisti e operatori dell’antimafia civile,
si chiede di sapere:
se il Ministro in indirizzo sia a conoscenza dei fatti e se ritenga adeguate e sufficienti le motivazioni addotte dalla dirigenza scolastica del liceo Benedetti per l’annullamento dell’incontro, in particolare se la circolare ministeriale sul “contraddittorio” sia stata utilizzata o interpretata, in questa o in altre occasioni, in modo da limitare o scoraggiare iniziative di educazione alla legalità e di testimonianza antimafia;
se non ritenga opportuno chiarire formalmente, con una nota interpretativa, che la promozione della cultura antimafia nelle scuole rientra pienamente nelle finalità istituzionali dell’istruzione e non richiede forme di “contraddittorio” che ne snaturerebbero la funzione educativa.