Legislatura 19ª - Atto di Sindacato Ispettivo n. 4-02517
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Atto n. 4-02517
Pubblicato l'11 novembre 2025, nella seduta n. 363
MALPEZZI, D'ELIA, CAMUSSO, DELRIO, GIACOBBE, IRTO, MANCA, NICITA, RANDO, ROJC, VALENTE, VERDUCCI, VERINI - Al Ministro dell'istruzione e del merito. -
Premesso che:
in data recente il Ministero dell’istruzione e del merito, Dipartimento per il sistema educativo di istruzione e formazione, ha diffuso una nota rivolta ai dirigenti scolastici e alle istituzioni scolastiche, avente ad oggetto l’organizzazione e lo svolgimento di “manifestazioni ed eventi pubblici all’interno delle istituzioni scolastiche”;
la circolare richiama formalmente i principi dell’educazione civica, del pluralismo e della libertà di opinione, affermando la necessità che tali eventi siano caratterizzati da equilibrio, presenza di ospiti di comprovata competenza e coerenza con gli obiettivi formativi delle scuole;
principi che tuttavia già ispirano quotidianamente l’attività educativa e progettuale delle istituzioni scolastiche, nel pieno rispetto dell’autonomia loro riconosciuta;
risulta pertanto agli interroganti non chiaro perché il Ministro ritenga necessario ribadire ciò che già costituisce prassi consolidata e dovere professionale dei dirigenti e dei docenti, se non per introdurre, in via indiretta, una forma di indirizzo politico-culturale, volta a scoraggiare determinate iniziative o la partecipazione di specifici ospiti o relatori, con un effetto potenzialmente limitativo del pluralismo educativo e della libertà di confronto che la scuola è chiamata a garantire;
nel testo si leggono passaggi secondo gli interroganti ambigui, che invitano le scuole a “rifuggire dalla logica della mera contrapposizione, a cui spesso si rifà il mondo dei social media”: formulazioni che, pur nella loro apparente neutralità, possono essere interpretate come una limitazione all’autonomia scolastica e alla libertà di programmazione delle istituzioni educative;
la Costituzione italiana (articoli 33 e 34) riconosce e tutela la libertà di insegnamento, l’autonomia delle istituzioni scolastiche e il pluralismo educativo come valori fondamentali del sistema democratico;
il decreto del Presidente della Repubblica n. 275 del 1999 affida alle scuole la piena autonomia didattica, organizzativa e di ricerca, che include la libertà di promuovere dibattiti, incontri e iniziative aperte al territorio e al confronto di idee, anche di segno diverso, come strumento di crescita culturale e civica degli studenti;
la genericità e la tempistica della nota ministeriale rischiano di generare, più che chiarezza, un effetto dissuasivo sul libero confronto di idee e sull’organizzazione di eventi che, per loro natura, fanno parte della funzione educativa della scuola;
non risulta, ad oggi, che la nota sia stata emanata in seguito a episodi specifici o a segnalazioni circostanziate che abbiano richiesto un intervento ministeriale di indirizzo;
a parere degli interroganti il compito dell’educazione civica e della scuola è favorire il pensiero critico, il dialogo e il confronto tra posizioni diverse, non limitarli o sorvegliarli,
si chiede di sapere:
quali motivazioni abbiano portato all’emanazione della suddetta nota e se essa risponda a episodi concreti verificatisi in specifiche istituzioni scolastiche, ovvero costituisca un atto di indirizzo di carattere generale;
quali criteri debbano essere utilizzati nella selezione di relatori e ospiti e in che modo il Ministero intenda evitare che tali criteri si traducano in forme di censura preventiva o di condizionamento politico-culturale.