Legislatura 19ª - Atto di Sindacato Ispettivo n. 4-02456

Atto n. 4-02456

Pubblicato il 16 ottobre 2025, nella seduta n. 355

ALOISIO, LICHERI Sabrina, MARTON, CROATTI, GAUDIANO - Al Ministro dell'interno. -

Premesso che:

ai sensi dell’articolo 4 del decreto-legge 20 febbraio 2017, n. 14, per sicurezza urbana si intende il bene pubblico che afferisce alla vivibilità e al decoro delle città, da perseguire anche attraverso interventi di riqualificazione, anche urbanistica, sociale e culturale, e recupero delle aree o dei siti degradati, l’eliminazione dei fattori di marginalità e di esclusione sociale, la prevenzione della criminalità, in particolare di tipo predatorio, la promozione della cultura del rispetto della legalità e l’affermazione di più elevati livelli di coesione sociale e convivenza civile, cui concorrono prioritariamente, anche con interventi integrati, lo Stato, le Regioni e gli enti locali, nel rispetto delle rispettive competenze e funzioni. Nello specifico, tale normativa pone anche l’obiettivo di coordinare e potenziare l’intervento integrato delle forze di polizia e degli enti territoriali nella lotta al degrado urbano. Sotto questo profilo, la questione della sicurezza urbana riveste un ruolo fondamentale nell’ambito delle politiche pubbliche locali;

nonostante il Comune di Napoli abbia assunto nel mese di giugno 2025 oltre 100 nuovi vigili urbani, il problema della sicurezza rimane persistente e si riscontra una carenza strutturale di forze dell’ordine presso il territorio cittadino. Analogamente in provincia di Napoli, dove mancano oltre 1.000 agenti delle forze di polizia, come denunciano gli stessi sindacati di polizia, una carenza gravissima che rende impossibile un controllo efficace del territorio, lasciando i cittadini esposti anche al fenomeno della criminalità. Secondo Felice Romano, segretario generale del SIULP, la principale organizzazione di rappresentanza del personale della Polizia di Stato, per il ripristino della legalità è fondamentale l’azione delle forze di polizia, ma essa, da sola, non può essere esaustiva. Occorre che tutta la “squadra-Stato” faccia la sua parte in egual misura;

gli interroganti segnalano un forte stato di degrado nei pressi della stazione di piazza Garibaldi, a Napoli, dove nelle ore serali si riscontra un mercato “delle pezze” e di merce di provenienza illecita, rubata ovvero recuperata dai cassonetti della raccolta rifiuti o contraffatta, che costituisce un fenomeno di degrado. Si osserva che l’offerta è prevalentemente promossa da cittadini di origine straniera con una domanda che tende ad essere fornita in maggioranza da migranti, pur non escludendo la partecipazione di residenti napoletani a tale contesto abusivo. Per alimentare questo mercato nero si registrano fenomeni di criminalità predatoria quali furti e scippi nei confronti di visitatori e residenti. Il marciapiede perimetrale laterale adiacente all’edificio del civico 3 di piazza Garibaldi e altre vie secondarie sono così utilizzate come sede del mercatino con esposizione di materiale eterogeneo, dando luogo a un contesto indicato da residenti e operatori commerciali come fattore di degrado cittadino e di alterazione della fruibilità e della sicurezza pubblica;

più precisamente in data 29 settembre 2025 l’assessore Lorenzo Iorio della seconda municipalità di Napoli ha riportato attraverso il social network “Instagram” quanto segue: “Anche stasera il quadrilatero di Corso Garibaldi, via Malvasi e Porta Nolana si è trasformato nell'ennesimo mercatino abusivo, fatto di merce recuperata dai cassonetti, rubata durante la giornata, e mescolata a droga e armi. Uno spettacolo indegno che i residenti sono costretti a vedere ogni giorno, dalle 17:30 fino a tarda sera, trasformando il quartiere in un territorio ostaggio della criminalità e dell'illegalità diffusa. Il terzo video che pubblichiamo, girato oggi pomeriggio alla luce del sole, mostra chiaramente come tra questi gruppi si scatenino anche litigi violenti. Prima o poi ci scapperà il morto - se non è già accaduto qualcosa di altrettanto grave senza che sia emerso. Ecco perché parliamo di un'urgenza non più rinviabile: restituire ai residenti, ai turisti, a chi entra in città da questo quartiere un senso di sicurezza che oggi manca completamente. Abbiamo denunciato questa situazione centinaia di volte, coinvolgendo Prefettura, Questura, Comune, Forze dell'Ordine. Eppure, vince sempre il degrado. È inaccettabile che l'ingresso a Napoli, che dovrebbe essere il quartiere del benvenuto, resti invece una ferita aperta che provoca nausea e rabbia. Come Assessorato e come Municipalità, insieme al Presidente, al Vicepresidente, alla Giunta e ai Consiglieri, torniamo a chiedere con forza un intervento immediato e deciso. Non possiamo più tollerare che un quartiere intero resti prigioniero di violenza, illegalità e abbandono istituzionale”;

gli interroganti, che pur condividono l’operato dell’amministrazione cittadina, ritengono essenziale rafforzare i presidi delle forze dell’ordine, soprattutto nelle ore serali, migliorare i sistemi di controllo, monitoraggio e repressione delle attività illegali, con un'attenzione particolare alle fasce orarie di maggiore afflusso turistico. Inoltre, si reputa necessario intervenire sull’igiene urbana e sul decoro: potenziare la raccolta differenziata, la pulizia delle superfici immediatamente interessate e l’igienizzazione delle aree pubbliche, nonché prevenire situazioni di degrado che possano favorire ulteriori criticità per la salute pubblica. Questo processo richiede anche una revisione della rete di illuminazione, maggiormente accentuata nei siti di maggior degrado, e sistemi di video sorveglianza collegati con le centrali operative,

si chiede di sapere:

nel rispetto di quanto prescritto dall’articolo 4 del citato decreto-legge, quali azioni concrete intenda adottare il Ministro in indirizzo per potenziare, in modo strutturale, l’intervento integrato tra forze di polizia ed enti territoriali, tenendo conto della carenza strutturale di personale nelle aree urbane cittadine e provinciali di Napoli;

quali misure immediate e a medio termine preveda per garantire la sicurezza dei cittadini, dei turisti e degli operatori economici, senza alimentare tensioni o stigmatizzazioni su base etnica;

quali strumenti di coordinamento interistituzionale (Prefettura, Questura, Comune, forze dell’ordine, Regioni e enti locali) intenda utilizzare per assicurare una programmazione integrata di controlli, monitoraggio e repressione delle attività illecite nelle aree segnalate, soprattutto nelle ore serali,

se condivida l’opportunità di rivedere e potenziare la rete di illuminazione pubblica e incrementare i sistemi di videosorveglianza collegati alle centrali operative, al fine di migliorare la percezione di sicurezza e facilitare l’intervento delle forze dell’ordine;

quali indicatori di risultato e quali scadenze precise preveda per valutare l’impatto delle azioni di decoro, controllo del territorio e prevenzione della criminalità nelle aree centrali di Napoli e, più in generale, nell’area antistante la stazione, per garantire che la sicurezza non sia solo promessa ma effettivamente realizzata;

relativamente alle criticità afferenti al decoro e all’igiene urbana, quali interventi di competenza intenda adottare per potenziare la tutela igienica delle aree pubbliche interessate dai descritti fenomeni di degrado.