Legislatura 19ª - Atto di Sindacato Ispettivo n. 3-02097
Azioni disponibili
Atto n. 3-02097 (in 8ª Commissione)
Pubblicato il 31 luglio 2025, nella seduta n. 336
LOREFICE, FLORIDIA Barbara, BEVILACQUA, DAMANTE, SCARPINATO, NAVE, LOPREIATO, NATURALE, CATALDI, CROATTI, LICHERI Sabrina - Ai Ministri dell'ambiente e della sicurezza energetica e per la protezione civile e le politiche del mare. -
Premesso che:
la Sicilia tra il 21 e il 27 luglio 2025 è stata colpita da una devastante ondata di incendi, con oltre 740 roghi scoppiati in appena 48 ore e circa 2.000 ettari di boschi e vegetazione andati completamente distrutti;
le condizioni meteorologiche avverse determinate dalle alte temperature e dai forti venti di scirocco hanno facilitato notevolmente la propagazione delle fiamme, rendendo molti roghi difficili da domare, nonostante l’intervento dei Vigili del fuoco, del Carabinieri forestali e della protezione civile regionale;
secondo quanto riportato da fonti di stampa, la situazione nell’isola ha oramai assunto i connotati di una grave emergenza strutturale e ambientale, con danni irreversibili a biodiversità e paesaggio;
tra le aree maggiormente colpite dai roghi, vi sono anche la riserva naturale orientata dello Zingaro, la riserva naturale orientata di monte Cofano, la sughereta di Niscemi e la cava grande del Cassibile;
considerato che:
il dossier “L’Italia in fumo” di Legambiente rileva che dal 1° gennaio al 18 luglio 2025 si sono verificati sul territorio nazionale 653 incendi che hanno percorso ben 30.988 ettari di superficie, equivalenti a circa 43.400 campi da calcio, con una media di 3,3 incendi al giorno e una superficie media bruciata per evento di circa 47,5 ettari;
dei 30.988 ettari totali bruciati, 18.115 erano ambienti naturali (aree boscate), 12.733 aree agricole, 120 ettari aree artificiali e 7 di altra natura;
il dossier ha altresì evidenziato che la Sicilia risulta essere la regione maggiormente colpita con ben 16.938 ettari bruciati in 248 incendi, seguita da Calabria, Puglia, Basilicata, Campania e Sardegna;
oltre il 45 per cento dei roghi è classificato come doloso e legato ad attività ecomafiose;
Legambiente ha inoltre lamentato forti ritardi nell’attuazione dei piani antincendio boschivo (AIB), rilevando che ben 5 parchi nazionali hanno i piani scaduti o in fase di rielaborazione;
il CODACONS ha chiesto formalmente il commissariamento della gestione dell’emergenza incendi in Sicilia, sollecitando la nomina di un commissario straordinario nazionale, esprimendo forti dubbi sulla capacità ed efficacia dell’attuale governance regionale nella prevenzione, gestione e risposta agli incendi boschivi,
si chiede di sapere:
se il Ministro in indirizzo sia a conoscenza della gravità dell’emergenza in Sicilia, alla luce dei dati ufficiali resi da Legambiente al 18 luglio 2025 e confermati dagli ultimi rilevamenti regionali (circa 2.000 ettari aggiuntivi distrutti in una sola settimana);
quali misure urgenti intenda adottare, anche tramite la nomina di un commissario straordinario nazionale con pieni poteri, per la gestione unitaria dell’emergenza incendi in Sicilia, così come richiesto da CODACONS;
in che modo intenda intervenire per tutelare le aree naturali protette (riserva dello Zingaro, sughereta di Niscemi, monte Cofano, cava grande, eccetera), colpite da roghi devastanti, anche attraverso funzioni di presidio territoriale.