Legislatura 19ª - Atto di Sindacato Ispettivo n. 4-02319
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Atto n. 4-02319
Pubblicato il 30 luglio 2025, nella seduta n. 335
GAUDIANO, LICHERI Sabrina, NATURALE, LICHERI Ettore Antonio, MARTON, DAMANTE, CATALDI, PIRONDINI, CROATTI - Ai Ministri per la famiglia, la natalità e le pari opportunità, della salute e dell'istruzione e del merito. -
Premesso che:
negli ultimi anni si è assistito a una diffusione massiccia dei social network, che rappresentano uno spazio fondamentale di socializzazione e formazione per le giovani generazioni. Tuttavia, si è anche registrato un preoccupante aumento di contenuti che promuovono modelli di femminilità basati sulla mercificazione del corpo e su stereotipi dannosi per l’autostima e il benessere psicofisico delle adolescenti;
in particolare, molte ragazzine si trovano esposte a influencer che veicolano immagini distorte e irrealistiche, spesso caratterizzate da eccessiva sessualizzazione, perfezione estetica irraggiungibile e messaggi che incoraggiano la dipendenza dall’approvazione esterna attraverso like e follower;
l’uso massiccio e precoce dei social network da parte di bambine e ragazze ha fatto emergere nuove e allarmanti emergenze sul piano della salute mentale e del benessere psicologico. Numerosi studi e segnalazioni cliniche evidenziano un incremento significativo di disturbi legati all’autostima, ansia, depressione, disturbi alimentari e comportamenti autolesionistici, strettamente connessi all’esposizione continua a modelli di femminilità irrealistici;
questi fenomeni assumono particolare gravità nelle persone in fasce di età più fragili, comprese bambine in età preadolescenziale, che si trovano esposte a stimoli complessi e potenzialmente dannosi, mettendo a rischio il loro sviluppo emotivo e identitario;
considerato che:
le istituzioni scolastiche spesso non dispongono di programmi adeguati di educazione critica ai media e ai social network, né di percorsi strutturati di educazione affettiva e sessuale;
le famiglie possono trovarsi impreparate a gestire la complessità di questi fenomeni e necessitano di strumenti efficaci per accompagnare i figli nell’uso consapevole delle nuove tecnologie;
le piattaforme social non sempre garantiscono un controllo efficace sui contenuti potenzialmente dannosi, soprattutto per i minori;
è indispensabile adottare una strategia coordinata e incisiva che coinvolga istituzioni, scuole, famiglie, piattaforme digitali e associazioni, al fine di tutelare i minori dall’esposizione a modelli distorti e promuovere contenuti positivi e inclusivi,
si chiede di sapere:
se il Governo intenda prevedere campagne di sensibilizzazione rivolte alle famiglie, al fine di supportare i genitori nel ruolo di accompagnatori consapevoli nell’uso delle nuove tecnologie da parte dei propri figli, fornendo strumenti concreti per riconoscere e gestire i segnali di disagio psicologico;
quali interventi normativi e di regolamentazione delle piattaforme social intenda promuovere per garantire una maggiore tutela ai minori, limitare l’esposizione a contenuti potenzialmente dannosi e implementare sistemi di monitoraggio efficaci;
se intenda favorire la diffusione di contenuti e modelli positivi, volti a valorizzare l’autostima, la diversità e l’empowerment femminile, anche attraverso partnership con enti del terzo settore, associazioni culturali e figure di riferimento riconosciute;
quali iniziative intenda promuovere per informare e formare in modo capillare educatori e operatori sanitari sui nuovi rischi psicologici legati ai social network, favorendo una collaborazione sinergica tra scuola, servizi sanitari e realtà associative;
quali iniziative intenda adottare per promuovere, nelle scuole di ogni ordine e grado, programmi di educazione critica ai media e ai social network, integrati da percorsi di educazione affettiva e sessuale, finalizzati a sviluppare una maggiore consapevolezza nei giovani rispetto ai modelli di femminilità e alla mercificazione del corpo.