Legislatura 19ª - Atto di Sindacato Ispettivo n. 3-02090

Atto n. 3-02090

Pubblicato il 30 luglio 2025, nella seduta n. 335

MISIANI, ROJC, CAMUSSO, TAJANI, LOSACCO, MANCA, GIACOBBE, ZAMBITO, RANDO, VERDUCCI, VALENTE, FRANCESCHELLI, LA MARCA, BASSO, MARTELLA - Ai Ministri dell'economia e delle finanze e della salute. -

Premesso che:

GPI S.p.A. è un'azienda italiana, partecipata da CDP Equity, che opera nel settore del software e si concentra sulla progettazione di soluzioni per i settori della sanità e dell'assistenza sociale. Quotata al segmento Euronext tech leaders di Borsa italiana, GPI tra l'altro si occupa di business intelligence e data warehousing, strumenti per siti web, sistemi di e-commerce e e-payment, soluzioni per la gestione integrata degli edifici, infrastrutture e servizi tecnici, soluzioni per call center e contact center sanitari, fornitura farmaceutica, domotica, assistenza domiciliare e sistemi informativi integrati. La società serve, tra gli altri, organizzazioni sanitarie locali, ospedali pubblici e privati, case di cura residenziali, cooperative sociali, enti locali, piccole e medie imprese, banche e grandi magazzini;

nel 2016 la Spac capital for progress 1 aveva comunicato la business combination con GPI portandola in borsa. Da allora, il valore del titolo, partito attorno ai 10 euro, è salito fino al massimo di 16,5 euro a inizio 2022 e il 16 luglio ha chiuso a 13,04 euro per 390 milioni di capitalizzazione, dopo aver guadagnato il 24,4 per cento da inizio anno;

secondo il sito della stessa GPI, gli azionisti che detengono partecipazioni superiori al 5 per cento dei diritti di voto sono FM S.p.A. (fa capo a Fausto Manzana) con il 47,94 per cento delle azioni e il 57,30 per cento dei diritti di voto, a seguire CDP Equity, che ha il 18,42 per cento delle azioni e il 22,32 per cento dei diritti di voto;

nel 2024, GPI ha registrato ricavi per 510 milioni di euro (più 17,7 per cento), con un EBITDA in crescita del 31 per cento a 105 milioni e un utile netto da attività operative pari a 15 milioni di euro;

considerato che:

diverse società statunitensi e inglesi avrebbero mostrato un forte interesse nei confronti di GPI. Tra queste la KKR & Co. L.P. starebbe valutando l’OPA e il delisting del gruppo italiano e ha incaricato l’advisor Rothschild di occuparsi della cessione. Secondo Bloomberg, se l’operazione andasse in porto, porterebbe un aumento delle operazioni di buyout in Europa, dove molte società di private equity stanno approfittando di valutazioni più contenute e di un ambiente finanziario più favorevole;

già a maggio 2025, la società statunitense aveva manifestato l’intenzione di espandersi fuori dagli Stati Uniti, puntando sull’Europa. Tra le operazioni più recenti del gruppo ci sono le acquisizioni di Karo Healthcare, in Svezia, e Osttra, ex joint venture fra S&P Global e CME group, specializzata in servizi post-trade;

tenuto conto che:

in una recente intervista Fausto Manzana, fondatore di GPI e attuale amministratore delegato del gruppo, ha riferito che "attualmente gestiamo una mole di dati sanitari importanti in tutta Italia e all’estero. Facciamo sistemi amministrativi della sanità, più di un terzo dei bilanci della salute italiana li gestiamo sui nostri sistemi, così come ci occupiamo di amministrazione delle produzioni, pronto soccorso e forme di accesso agli ospedali. Migliaia di operatori, medici, infermieri, assistenti, utilizzano le nostre cartelle cliniche digitalizzate. E ancora ci occupiamo di sistemi informativi territoriali, di vaccinazioni, psichiatria e tanto altro. Infine i dipartimentali, come radiologie, laboratori di analisi. E ancora forniamo i robot per le grandi farmacie degli ospedali, macchine in grado di prendere dagli scaffali in tempi velocissimi i farmaci necessari per un paziente";

la funzione istituzionale di CDP Equity è quella di sostenere lo sviluppo e la crescita delle aziende presenti nel proprio portafoglio azionario;

in caso di acquisizione della GPI S.p.A. da parte di una società estera, l’Italia sarà l’unico Paese occidentale a non avere aziende nazionali nel settore strategico del software e della progettazione di soluzioni per i settori della sanità e dell'assistenza sociale,

si chiede di sapere:

se il Governo sia a conoscenza dei fatti esposti e se sia stato tempestivamente informato dell’operazione da parte di CDP Equity, anche in considerazione della valenza strategica della GPI;

se intenda attivarsi al fine di evitare che l’Italia sia l’unico Paese occidentale a non avere aziende nazionali operanti nel settore strategico del software e della progettazione di soluzioni per i settori della sanità e dell'assistenza sociale;

se non ritenga necessario riferire tempestivamente sui possibili effetti negativi derivanti dal passaggio di GPI sotto il controllo di società estere, in particolar modo per quanto riguarda la sicurezza della notevole mole di dati sanitari degli italiani;

se preveda strumenti o clausole specifiche per la tutela della sensibilità delle informazioni detenute dal gruppo GPI.