Legislatura 19ª - Atto di Sindacato Ispettivo n. 4-02312

Atto n. 4-02312

Pubblicato il 29 luglio 2025, nella seduta n. 334

FREGOLENT - Al Ministro dell'interno. -

Premesso che:

organi di stampa riportano come, anche quest’anno, migliaia di persone hanno preso parte alla marcia di protesta del movimento “no TAV”, in val di Susa, dove è in corso il festival “Alta felicità”, durante il quale, come ormai sistematicamente accade, vi sono state inaccettabili azioni di violenza da parte dei manifestanti;

in particolare, un gruppo di manifestanti ha invaso e bloccato la sede stradale della A32 e incendiato un cumulo di erba secca, mentre sull'asfalto sono comparsi reti e assi di legno che sono state rimosse successivamente dagli automobilisti: inoltre, un altro gruppo di attivisti ha lanciato pietre contro la polizia ed è stato dato l'assalto al cantiere dell'autoporto di San Didero;

la protesta no TAV ha preso di mira anche il cantiere di Chiomonte, con un lancio di bombe carta e pietre contro le forze dell'ordine poste a protezione del cantiere;

la recrudescenza degli attacchi alle forze dell’ordine da parte dei manifestanti no TAV mette in luce, ad avviso dell’interrogante, quanto sia fallimentare, come ampiamente pronosticato, l’adozione del “decreto sicurezza” (decreto-legge n. 48 del 2025, convertito dalla legge n. 80 del 2025);

con tale decreto il Governo ha ritenuto, in modo a giudizio dell’interrogante sconsiderato, come la sicurezza dei cittadini derivi dall’aumento delle pene e dei reati, invece che dal rafforzamento degli organici delle forze dell’ordine, le quali, come noto, sono costrette a lavorare sotto organico e in condizioni estreme e pericolose, come dimostrano i fatti accaduti in val di Susa;

risulta del tutto evidente, anche il fallimento del “decreto anti rave” (decreto-legge n. 162 del 2022), che, secondo il Governo, avrebbe dovuto porre rimedio a non meglio precisate manifestazioni di illegalità, come quelle cui ha abituato l’organizzazione annuale del festival “Alta felicità”, il quale, alla luce degli scontri che si ripetono ogni anno in concomitanza del festival, non ha le caratteristiche di un evento musicale e culturale, bensì di un mero escamotage per compiere atti di vandalismo e violenza in val di Susa nei confronti dei cantieri e infrastrutture della treno ad alta velocità Torino-Lione;

è necessario quindi che il Ministro in indirizzo esponga per quali ragioni, anche quest’anno, il festival “Alta felicità” abbia rappresentato l’occasione per favorire atti di violenti e gravi nei confronti delle forze dell’ordine: inoltre, risulta indispensabile che lo stesso Ministro chiarisca come i manifestanti no TAV abbiano potuto invadere e bloccare una rete autostradale, nonostante l’entrata in vigore del suddetto decreto sicurezza,

si chiede di sapere se il Ministro in indirizzo non intenda chiarire come mai anche quest’anno il festival “Alta felicità” abbia fatto da sfondo alle manifestazioni violente e organizzate dei no TAV.