Legislatura 19ª - Atto di Sindacato Ispettivo n. 3-02082

Atto n. 3-02082

Pubblicato il 24 luglio 2025, nella seduta n. 333

TERZI DI SANT'AGATA, DE PRIAMO, CAMPIONE, RUSSO, RASTRELLI, PETRENGA, PELLEGRINO, ROSA, SPINELLI, ZEDDA - Ai Ministri della cultura, dell'interno e degli affari esteri e della cooperazione internazionale. -

Premesso che:

la disciplina spirituale nota come Falun Gong, o Falun Dafa, è una pratica che promuove i principi di verità, compassione e tolleranza, che si è diffusa in Cina negli anni '90 fino a quando, nel 1999, il Partito comunista cinese ha deciso di metterla al bando;

come denunciato dal Parlamento europeo, la persecuzione contro i praticanti del Falun Gong include intimidazioni, detenzioni arbitrarie, torture e altri abusi dei diritti umani;

nel 2006 il Falun Gong ha fondato negli Stati Uniti una compagnia teatrale di danza classica cinese denominata “Shen Yun” con l’obiettivo di far conoscere, attraverso esibizioni musicali, la storia millenaria della civiltà cinese prima dell’avvento del comunismo;

nell’edizione del 2024, Shen Yun si è esibita in 6 città italiane, per un totale di 28 spettacoli, registrando il tutto esaurito ad ogni esibizione, mentre per la stagione 2025 ha in programma quasi 300 spettacoli in totale in tutta Europa, per un pubblico record di 600.000 persone;

considerato che:

nel 2024 il Parlamento europeo ha adottato la risoluzione n. 2024/2504 per invitare la Repubblica popolare cinese a porre immediatamente fine alla persecuzione dei praticanti del Falun Gong;

nell’arco dell’ultimo anno, alcuni direttori teatrali risultano aver subito dirette pressioni da parte del consolato generale della Repubblica popolare cinese a Firenze, attraverso comunicazioni loro inviate, con contenuti diffamatori nei confronti della compagnia Shen Yun e dell’associazione culturale “Il Ponte” che ne sostiene le attività in Italia,

si chiede di sapere se i Ministri in indirizzo siano a conoscenza di tali pressioni esercitate da parte di funzionari del consolato generale della Repubblica popolare cinese a Firenze e se non ritengano che tali atti possano configurarsi come atti di ingerenza nella programmazione teatrale italiana.