Legislatura 19ª - Atto di Sindacato Ispettivo n. 3-02053
Azioni disponibili
Atto n. 3-02053
Pubblicato il 15 luglio 2025, nella seduta n. 328
TURCO, LICHERI Sabrina - Ai Ministri delle imprese e del made in Italy e dell'ambiente e della sicurezza energetica. -
Premesso che:
in data 14 luglio 2025 il Ministro delle imprese e del made in Italy ha annunciato una nuova procedura di gara per la cessione degli impianti siderurgici ex ILVA, con avvio della presentazione delle manifestazioni d’interesse dal 1° agosto 2025 e conclusione prevista entro il mese di ottobre 2025;
l’iniziativa fa seguito alla mancata conclusione della precedente procedura di gara, che avrebbe dovuto definire entro giugno 2025 la privatizzazione degli impianti e il rilancio dell’attività produttiva, ma che invece si è arenata senza una chiara motivazione da parte del Ministro, nonostante questi avesse più volte espresso ottimismo sulla chiusura della trattativa, in particolare con gli azeri di Baku Steel;
negli ultimi anni, lo Stato ha impiegato oltre 1,5 miliardi di euro di risorse pubbliche per sostenere la gestione commissariale, la manutenzione straordinaria, la copertura delle perdite operative e i tentativi falliti di transizione industriale, senza che ciò abbia prodotto risultati concreti in termini di rilancio produttivo o di superamento delle criticità ambientali;
lo stabilimento di Taranto si trova oggi in condizioni estremamente critiche, con una produzione quasi ferma, impianti sotto sequestro e non operativi, numerose unità lavorative in cassa integrazione e una grave crisi dell’indotto locale;
considerato che:
il piano industriale di decarbonizzazione annunciato dal ministro Urso, fondato su forni elettrici e impianti alimentati a gas, richiederebbe investimenti per circa 6 miliardi di euro, senza che siano stati chiariti né i tempi, né le fonti di finanziamento, né la reale sostenibilità economica, alla luce degli attuali costi dell’energia, della crisi geopolitica e della guerra commerciale sui dazi avviata dagli Stati Uniti;
la questione ambientale e sanitaria legata al polo siderurgico di Taranto rimane irrisolta, con emissioni persistenti, bonifiche non completate e gravi conseguenze sulla salute pubblica, come evidenziato da dati epidemiologici consolidati e, in ultimo, dal parere negativo dell’Istituto superiore di sanità in merito alla proposta di rilascio della nuova autorizzazione integrata ambientale,
si chiede di sapere:
se i Ministri in indirizzo intendano fornire urgenti chiarimenti sui motivi del fallimento della precedente operazione di rilancio dell’ex ILVA, e su come sono stati spesi e impegnati gli oltre 1,5 miliardi di euro destinati alla continuità produttiva, chi ne abbia beneficiato e quali risultati concreti siano stati ottenuti;
quali siano i contenuti, i criteri e la tempistica previsti per la nuova procedura di gara, e come si intenda garantire trasparenza e tutela ambientale e sanitaria nonché il rispetto dei principi di un’effettiva concorrenza;
se intendano procedere con una valutazione di impatto ambientale e sanitario aggiornata, da un organo indipendente e con il supporto di ASL Taranto, ARPA Puglia e ISPRA, prima del rilascio della nuova autorizzazione integrata ambientale, e se ritengano responsabile rilasciare l’autorizzazione in assenza di un assetto proprietario e industriale definito;
se non si ritenga opportuno sospendere l’iter della nuova autorizzazione fino a quando non saranno accertate condizioni di sicurezza per la salute pubblica e una strategia industriale senza fossile;
quali garanzie intendano offrire in merito alla tutela dell’occupazione, dell’indotto, della salute e dell’ambiente nella nuova procedura di gara.