Legislatura 14 Atto di Sindacato Ispettivo n° 4-09396

Atto n. 4-09396

Pubblicato il 21 settembre 2005
Seduta n. 866

PASINATO , TREDESE - Al Ministro dell'interno. -

Premesso che:

un gruppo di dissidenti nella giornata del 6 settembre 2005 è penetrato all’interno del cantiere in cui sono in corso le opere di realizzazione del Mose a Venezia, provocando innumerevoli danni alle attrezzature e interrompendo i lavori del Consorzio Venezia Nuova;

la cosa ha creato sconcerto negli addetti ai lavori e nella popolazione, che vede nel compimento delle opere infrastrutturali la via alla salvaguardia di Venezia;

la farneticante rivendicazione (ANSA del 6 settembre 2005) del leader dei disobbedienti Luca Casarini, ancora a piede libero dopo l’azione di danneggiamento e sabotaggio di una delle infrastrutture più importanti nello scenario nazionale, giustifica come legittima l’impresa criminosa condotta a termine e ne annuncia il proseguimento, anticipando addirittura i prossimi scenari ed i prossimi obiettivi;

in tono di sfida delle istituzioni il leader dei disobbedienti ha ironizzato sulle modalità con le quali le squadre dei disobbedienti si sono divise “il lavoro” e, operando una grottesca e fuori luogo analogia con “Giochi senza frontiere”, ha sollecitato la squadra ultima arrivata a danneggiare e rifarsi nella prossima manche;

nella stessa ANSA Casarini prosegue con le minacce dirette al Presidente della Regione Veneto Galan;

considerando che :

tutti si augurano che nella prossima manche le istituzioni arrivino prima, e non solo per spirito nazionalistico;

non c’è nulla di goliardico nell’azione condotta dai disobbedienti, siamo invece di fronte ad un gruppo di persone che commette azioni perseguite come reato dal nostro ordinamento;

ritenuto che:

è doveroso esprimere solidarietà politica ed umana al Presidente della Giunta regionale del Veneto, on. Giancarlo Galan;

la gente che rappresentiamo ha la massima fiducia nello Stato, in questo Governo e nel suo Ministro dell'interno e attende urgentemente una risposta;

consapevoli che l'impegno e la sensibilità del Ministro si è dimostrata in più di una occasione nel reprimere fenomeni delinquenziali e si è pertanto certi che eguale sensibilità ci sarà per il caso di Venezia prima che sia troppo tardi, ovvero prima che si insinui il dubbio nella popolazione che lo Stato è inerte di fronte a queste manifestazioni criminali,

si chiede di sapere:

se e come il Ministro dell’interno intenda intervenire con una ferma azione repressiva al fine di impedire ulteriori incontrollate scorribande dei disobbedienti;

cosa intenda fare per garantire la sicurezza personale e la libertà politica del Presidente della Giunta regionale del Veneto.